Malta é si un miscuglio di varie culture innanzitutto per la sua particolare posizione geografica a contatto con la cultura europea, araba, e più in generale mediterranea essendo praticamente quasi attaccata alla Sicilia, ma ha una sua identità ben definita.

 

C’é un simpatico - e al contempo macabro - aneddoto legato alla movida di Malta. Esiste un Pub chiamato “The Ollie’s Last Pub”. Il perché di tale insegna deriva dal fatto che durante le riprese del film “Il Gladiatore” di Ridley Scott uno degli attori, il grande Oliver Reed, morì di attacco cardiaco proprio mentre si trovava nel succitato locale, fino a quel momento semplicemente “The Pub”.

 

Tale aneddoto può, in verità non senza una forzatura interpretativa, ergersi ad emblema del Paese in questione caratterizzato da una levità umana che coesiste con un forte orientamento al business e il tutto trova riscontro nella solidità del sistema economico maltese.

 
Colonia inglese fino al 1964 quando dopo l’indipendenza divenne - adottando il “Modello Westminster” e mantenendo comunque l’influenza dell’ex madrepatria - una repubblica parlamentare; Malta rappresenta per estensione uno degli stati più piccoli al mondo e può contare oggi su un’economia solida che deve molto alla leva turistica ma può a giusto titolo considerarsi tra le più avanzate dell’Europa meridionale.


Naturalmente l’agricoltura contribuisce in minima parte nella composizione del PIL compensata però - oltre che dal turismo - dalla crescita costante di finanza e telecomunicazioni.

 

Membro dell’Unione Europea dal 2004 e paese aderente all’area Schengen, Malta ha adottato l’Euro nel 2008 e ha saputo reagire in maniera impeccabile alle difficoltà derivanti dalla crisi mondiale e, salvo il temporaneo rallentamento nell’enigmatico 2009, l’economia é in crescita costante da ben 8 anni.

 

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I numeri degli ultimi anni parlano chiaro e se nel 2012 il PIL é cresciuto del 3% con inflazione e disoccupazione rispettivamente del 2,4% e del 6,6% e quasi tutti i settori produttivi in crescita, l’anno successivo la crescita é stata del 2,4% e anche il deficit di bilancio pari al 2,8% é migliorato rispetto al 2012 (3,3%).

 

Secondo i dati più recenti - come conferma l’Ambasciata d’Italia a La Valletta -  la crescita nel 2014 ha segnato un +3% (percentuale sensibilmente superiore alla media dell’area euro) e secondo le stime UE, tale andamento positivo continuerà con tassi di crescita previsti nell’ordine del 2,9% anche nel biennio 2015-16.


Tra le virtù dell’economia maltese - per diverse ragioni - va sicuramente menzionato l’alto grado di apertura agli investimenti stranieri.

 

In primis, sicuramente per la stabilità economica e sociale e la già citata posizione al centro del Mediterraneo resa ancora più strategica dalla presenza di collegamenti aerei anche da parte di compagnie low-cost.

 

Importanti sono poi gli incentivi fiscali e il poter contare su un costo del lavoro inferiore rispetto alla media europea (la retribuzione media annua alla fine del 2013 ammontava a poco più di 16.000 euro).


Secondo le ultime stime pubblicate dal locale Ufficio Nazionale di Statistica – NSO, al dicembre 2013 gli IDE in termini di stock ammontavano a 9,6 miliardi di euro, di cui il 70,6% derivanti da società finanziarie e assicurative.

 

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Il porto di La Valletta negli ultimi anni é diventato inoltre tra i più movimentati scali commerciali europei e sicuramente tra i più importanti nel Mediterraneo.


Le autorità maltesi negli ultimi anni hanno puntato ad accrescere la competitività del Paese nel commercio internazionale con sforzi diretti principalmente a migliorare la qualità del capitale umano, investendo sull’economia della conoscenza e sulla flessibilità del mercato del lavoro.

La limitata estensione del territorio, la mancanza di risorse naturali ed una agricoltura non sufficiente a garantire il fabbisogno interno, rendono Malta fortemente dipendente dall’importazione di materie prime e energia, ma anche di beni strumentali, di consumo e strumentali, rendendo la bilancia commerciale maltese strutturalmente negativa.

A livello europeo nell’ambito del Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020, Malta ha ottenuto uno stanziamento per circa 1,13 miliardi di euro, di cui 914 milioni a valere sulle politiche di coesione e per l’agricoltura e 120 milioni per la migrazione e la sicurezza interna, oltre a 94 milioni nell’ambito della “Connecting Europe Facility”.

In ragione delle ridotte dimensioni e della condizione d’insularità, Malta potrà inoltre beneficiare di una serie di misure che faciliteranno l’utilizzo dei fondi UE, tra cui l’estensione da tre a quattro anni del periodo per l’implementazione dei progetti.

A Malta ci sono due lingue ufficiali, il maltese e l’inglese e circa i 2/3 della popolazione parla italiano.

 

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L’Italia rappresenta tradizionalmente il principale fornitore e partner commerciale dell’arcipelago maltese con una crescita significativa del nostro export registrata in maniera ampia dal 2004 al 2008.

Secondo i dati dell’ISTAT elaborati dall’Agenzia ICE, nel 2012 anno più intenso dal punto di vista commerciale, il volume dell’interscambio bilaterale ha sfiorato i 2 miliardi di euro, con esportazioni italiane per circa 1.7 miliardi di euro (in crescita del 16,1% rispetto al 2011).

Nel biennio successivo invece si é registrata una flessione e i dati del 2014 registrano un interscambio di circa 1,65 miliardi di euro, con un calo delle nostre esportazioni del (-4,1%) rispetto al dato del 2013 anch’esso negativo (-8,4%) rispetto all’anno di grazia 2012.

L’importanza della leva turistica é invece nei numeri: nel 2012 sono stati circa 1,5 milioni i turisti che hanno visitato Malta (+ 2,1% rispetto al 2011) e tra questi oltre 200.000 italiani secondi solo agli inglesi con 440.000 presenze. Nel primi nove mesi del 2013 sono stati oltre 1.243.000, registrando un incremento dell’8,6 % rispetto al corrispondente periodo del 2012 e i turisti italiani continuano a mantenere il secondo posto con 190.000, dopo gli inglesi (353.000).

Inoltre aumentano i collegamenti come quello marittimo giornaliero con catamarano veloce della Virtu Ferries per Pozzallo, 90 minuti in mare e collegamento in pullman per Catania; mentre é sempre attiva la tratta Salerno-Augusta-Malta per passeggeri e cargo, garantito dalla Grimaldi Holdings, con cadenza tri-settimanale.

Nel ventaglio dell’offerta turistica maltese non vanno poi dimenticati il turismo da crociera e le migliaia di studenti stranieri che eleggono l’arcipelago maltese come soggiorno di studio ideale per migliorare le proprie competenze linguistiche, vivacizzando la vita stessa dell’isola.

Nell’arcipelago ne sono convinti, “Malta is more”, e il piccolo grande paese - per chi vuole provare a coglierle - ha da offrire tante opportunità e sarà anche facile sentirsi a casa in un microcosmo accogliente e che conosce e apprezza l’Italia e gli italiani.

 

Fonte: a cura di Exportiamo, di Alessio Cacciapuoti, redazione@exportiamo.it

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