Per avviare una start-up in India vi sono alcune procedure ufficiali da seguire presso l’MCA (Ministero degli Affari Societari, presso cui la registrazione è anche online) e presso il ROC (registro delle società, Register of Companies).

Le procedure presso l’MCA tendono a ottenere un certificato di firma digitale (DSC), il director Identity Number (DIN) ed il deposito del cosiddetto e-form (modulo elettronico di registrazione con cui, propriamente, si costituisce la società).

Secondo la section 3 del Companies Act la nuova società è un soggetto giuridico autonomo a tutti gli effetti, rispetto al quale la nuova azienda avrà due opzioni: registrarsi come Private company (società privata) oppure come Public company (società pubblica).

Una società privata può avere un massimo di 50 soci, mentre una società pubblica per azioni può avere un qualsiasi numero di soci.

Altra differenza riguarda il numero minimo di membri del Consiglio di amministrazione (directors): quelli richiesti per una società privata sono due, quelli per una società pubblica sette.

Una società privata può iniziare la sua attività non appena costituita, mentre la società pubblica non può avviare le proprie attività fino a quando non riceva il certificato di inizio attività.

La società privata non offre al pubblico la vendita delle proprie azioni, a differenza della società pubblica per azioni, che può invitare il pubblico alla sottoscrizione delle proprie azioni anche mediante l’emissione e pubblicazione di un semplice prospetto.

Per la PLC (private limited company), la più tipica forma di società prescelta dalle start-up, la procedura di registrazione segue 4 fasi:

  • Fase 1-> Acquisire il Director Identification Number (DIN)

Dal 2006 l’acquisizione di un DIN è obbligatoria per ogni amministratore (director), presentando il modulo elettronico DIN-1 al Ministero degli affari societari (MCA).

  • Fase 2-> Acquisire il certificato di firma digitale (DSC)

Il DSC occorre per garantire la sicurezza e l’autenticità dei documenti archiviati elettronicamente, internamente o presso il ministero MCA oppure il registro ROC.

  • Fase 3-> Creare una account presso il portale dell’MCA Portal – (registrazione di un nuovo utente)

Dal portale dell’MCA occorre scaricare il moduloeForm”, compilarlo e pagare un diritto di registrazione (fee payment). La registrazione occorre per la costituzione e per l’aggiornamento periodico della composizione societaria (per modifiche e cancellazioni).

  • Fase 4-> Presentare la domanda di registrazione della nuova società o start-up

Questa fase è quella veramente determinante in cui si procede alla vera e propria costituzione della società, registrando il nome, la sede legale, la nomina degli amministratori, dei manager e del segretario e, infine, l’emissione e sottoscrizione delle azioni qualificate.

Si possono menzionare i seguenti più rilevanti moduli (Form):

Form-1A: domanda per la registrazione di una denominazione societaria o per cambiarla;
Form-1: domanda di registrazione della società, una volta ricevuta l’assegnazione da parte del ROC (registro delle società) di un nome disponibile da parte del ROC tra la rosa di quelli proposti;
Form-18: modulo per notificare cambi di sede legale;
Form-32: modulo per notificare la nomina di Amministratori, Manager e Segretario.

Durante la costituzione della società occorre osservare anche le seguenti formalità:

1.Ottenere una TAN card (Tax Deduction Account Number), che è un numero di 10 cifre alfanumeriche rilasciato dal fisco locale per i pagamenti delle imposte e un Permanent account number (PAN) con analoghe finalità;

2. Ottenere documenti specifici di licenza per il particolare settore di operatività (se richiesti) come p.e. nell’import-export il codice rilasciato dal Director General of foreign trade oppure, nel settore R&S la licenza STPI dell’ente Software technologies Parks of India, o in alternativa, per quel che riguarda l’investitore industriale, l’approvazione della Banca Centrale Indiana (RBI).

Novità e sviluppi recenti

Si segnala che, a gennaio 2017, il Ministro del Commercio e dell’Industria Smt. Nirmala Sitharaman, ha tenuto una riunione con i vari incubatori e acceleratori di startup per raccogliere feedback, ascoltare le loro preoccupazioni e raccogliere le sfide lanciate all’ecosistema delle start-up tecnologiche indiane e straniere.

Alcuni dei punti chiave della discussione e delle proposte che sono emerse durante l’incontro sono stati:

1. Riconoscimento di una espressa tutela governativa ad incubatori, acceleratori, spazi di co-working e mentors come “costruttori di startup”;

2. Implementazione di una serie di esenzioni fiscali;

3. Creazione di finanziamenti ed agevolazioni ad hoc per startup ed incubatori (fra le varie misure si è pensato alla predisposizione di contributo di 200.000 rupie per ogni start-up in fase di avviamento);

4. Semplificazione burocratica, sempre a favore delle startup, soprattutto per quel che riguarda il tema degli appalti pubblici.

Non ci resta quindi che attendere per scoprire quali saranno i nuovi strumenti messi in campo dall’esecutivo indiano per sostenere la nascita e la crescita di startup ed incubatori che, ricordiamolo, oltre a promuovere la cultura dell’innovazione sono fondamentali per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Francesco Misuraca, redazione@exportiamo.it

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