Secondo il report di IHS Markit Economics e FERF il 2016 è stato un anno molto positivo per l’industria del franchising nel grande mercato a stelle e strisce. Per il 2017 ci si aspetta un ulteriore balzo in avanti, in particolare per numero di attività aperte, crescita occupazionale e ricavi.

Entriamo nel dettaglio dei numeri registrati nel 2016 e delle previsioni per il 2017:

- le attività in franchising aperte negli USA hanno toccato quota 732.842 unità, con una crescita dell’1.7% rispetto al 2015. Nel 2017 si prevedono circa 12.500 nuove aperture (+1.6%);

- si è registrata una notevole crescita degli occupati che hanno raggiunto quota 7,3 milioni segnando un +3.5% rispetto all’anno precedente. Nel 2017 i ritmi saranno altrettanto sostenuti e gli occupati dovrebbero arrivare a 7,8 milioni (+3.3%);

- sul fronte ricavi l’industria del franchising ha prodotto $674 miliardi di dollari (+5.8% sul 2015). Per il 2017 le previsioni parlano di una crescita dell’output totale del 5.3%, fino a $710 miliardi;

- il settore ha contribuito per $405 miliardi alla crescita del PIL statunitense (+5.7%), mentre nel 2017 questo dato dovrebbe salire fino a $426 miliardi (+5.2%).

Lo studio inoltra segnala in particolare il dinamismo degli Stati meridionali e della parte West della Federazione, grazie alla ripresa economica e all’impatto positivo di immigrazione e turismo.

Nevada (+7.4%), Utah (+7.3%), Florida (+6.6%), Colorado (+6.3%), Virginia (+6.1%) e Texas (+6.1%) sono gli Stati che hanno messo a segno i risultati più importanti in termini di ricavi provenienti da attività in franchising.

Il record di imprese aperte spetta alla California (75.840 nel 2016, con una previsione di crescita dell’1.6% nel 2017), seguita da Texas (62.126 nel 2016, +2% in previsione nel 2017) e dallo stato di New York (29.072 con una previsione di crescita dello 0.8% per l’anno in corso).

Focus sui settori

Infine un riferimento ai settori più importanti nell’industria del franchising a stelle e strisce e le previsioni per il 2017 che possono aiutare a comprenderne i trend principali.

Il segmento food è ancora una volta quello più importante col 37% sul totale della attività e una crescita prevista per il 2017 in termini di ricavi che viaggia attorno al 6% ($343 miliardi il totale output in previsione). I fast food in questo caso rappresentano ben il 26% (circa 190.494) di tutti i franchising attualmente operativi sul territorio americano, ma si segnala anche la crescita dei ricavi fino a 67,5 miliardi per le catene di ristoranti (+7.3% nel 2016 e +6.8% nel 2017).

Segue il settore dei servizi personali e business (29%) che è in crescita del 5% per quanto riguarda il giro d’affari complessivo che ammonta a 131,4 miliardi. In questo caso si segnala il forte dinamismo dei format dedicati ai servizi personali (+6.1% la previsione di crescita dell’output per il 2017) e il periodo di stasi relativo ai servizi commerciali e residenziali.

• Per quanto riguarda invece l’apertura di nuove attività nel 2017 si prevede la forte crescita dei seguenti settori: servizi personali (+2.3%), fast food e ristoranti full service (+1.9%), prodotti retail (+1.7%) e servizi business (+1.5%).

Infine quello che emerge da questo studio è che l’industria del franchising sta vivendo un periodo di forte crescita dal 2014 ad oggi e i dati del 2017 sono incoraggianti sotto gli aspetti dei ricavi, occupazione, apertura nuove attività e contributo al PIL nazionale.

Il franchising è un tipo di investimento che negli Stati Uniti è molto utilizzato, soprattutto grazie alle grandi risorse economiche e finanziarie che gli investitori nazionali e internazionali mettono a disposizione per penetrare questo importante mercato.

Un grande catalizzatore di investitori e stakeholder è sicuramente l’International Franchise Expo di New York che quest’anno si terrà dal 15 al 17 giugno presso il Jacob Javits Center di New York, un’occasione importante per presentare il proprio format nella patria del franchising.

Per la prima volta i franchisors ed i concepts italiani (ancora poco presenti nel mercato) saranno ospitati all’interno dell’Italian Pavilion, un’area completamente dedicata al nostro Paese che si aggiunge a quelle previste da altre nazioni (Brasile, Giappone, Turchia, etc.). L’obiettivo comune sarà quello di attirare gli investitori e mostrare loro il meglio della creatività e della capacità di fare impresa italiana. Partner esclusivo del Pavillion tricolore è la IBS North America, società di consulenza strategica ed operativa con sede a New York ma raggio d’azione anche su Messico e Canada ed in grado di sviluppare progetti retail oltre oceano.

Exportiamo.it sarà media partner dell’evento e documenterà con interviste e reportage i lavori della tre giorni di fiera.

Per info e prenotazioni scrivere a info@ibsna.us

Fonte: a cura di Exportiamo, di Anthony Pascarella, redazione@exportiamo.it

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