A marzo 2018, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali presentano un incremento, più marcato per le esportazioni (+4,5%) rispetto alle importazioni (+2,1%).

L’incremento congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è esteso a tutti i raggruppamenti principali di industrie, con l’eccezione dei beni intermedi (-3,9%) e dell’energia (-2,8%). Dal lato import, la crescita rispetto a febbraio 2018 è più ampia per l’energia (+5,0%) e i beni di consumo durevoli (+3,8%), di intensità minore per i beni di consumo non durevoli e i beni strumentali (+1,4% entrambi).

Gli ultimi tre mesi non hanno visto brillare l’export verso i paesi extra Ue: è infatti calato di 3.4 punti percentuali in conseguenza del rallentamento nelle vendite di beni di consumo non durevoli (-5,6%) e beni strumentali (-5,2%). Le vendite dei beni intermedi sono invece risultate in lieve aumento (+0,6%).

Nello stesso periodo, anche le importazioni sono diminuite (-0.7%), a causa di un netto calo dei beni di consumo non durevoli (-5,5%), dei beni strumentali (-3,0%), e in misura minore, dei beni intermedi (-1,1%).

Su base annua il calo è evidente per l’export (-2,2% che si riduce a -1,0% eliminando l’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi). La flessione è marcata per i beni strumentali (-5,4%), ma è comunque rilevante per i beni intermedi (-3,7%) e i beni di consumo durevoli (-3,3%).

Nello stesso arco temporale si evidenzia anche un calo delle importazioni (-0,5% che si riduce a +0,9% dopo la correzione per i giorni lavorativi), particolarmente esteso per i beni di consumo non durevoli (-14,5%) e i beni strumentali (-6,5%).

Il surplus commerciale (+3.832 milioni) è in netta diminuzione – di circa 300 milioni di euro – rispetto a marzo 2017, mentre aumenta nell’interscambio di prodotti non energetici (da +7.049 di marzo 2017 a +7.195 milioni a marzo 2018).

Dettagli Paesi

Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, le vendite di beni verso Paesi OPEC (-11,5%), Russia (-11,1%), Svizzera (-4,2%) e i paesi ASEAN (-3,9%) risentono di uno stop significativo mentre cresce l’export verso i Paesi MERCOSUR (+12,9%) e gli Stati Uniti (+1,6%).

Per quel che riguarda gli acquisti, essi sono aumentati dalla Russia (+24,9%), Turchia (+9,6%), Cina (+7,1%), India (+3,6%) e paesi OPEC (+1,9%). Male invece Svizzera (-24,4%), Stati Uniti (-21,3%), paesi ASEAN (-20,9%), Giappone (-15,6%) e paesi MERCOSUR (-13,2%).

Fonte: a cura di Exportiamo, di Morvarid Mahmoodabadi, redazione@exportiamo.it

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