«Qual é il mercato più appetibile e profittevole per il tuo business? Dove e cosa esportare nel prossimo futuro? Scopriamolo insieme»

Non é sempre facile orientare il proprio business verso nuovi mercati. Il Rapporto Export 2014- 2017 del gruppo SACE individua le migliori occasioni per le esportazioni di beni per il periodo 2014-2017,  mettendo in risalto nuovi mercati promettenti per l’export Made in Italy. Vediamo insieme i suggerimenti per settore ed i mercati di riferimento:

Gomma e Plastica – Polonia

Secondo le stime le esportazioni italiane di prodotti in gomma e plastica in Polonia cresceranno annualmente dell’8,1% tra il 2014 e il 2017, sostenute principalmente dal segmento auto-motive, inclusi i pezzi di ricambio delle autovetture. Dopo l’alimentare, quello automobilistico é il secondo maggiore settore industriale polacco per volume di produzione. L’affermazione dell’industria automobilistica in questo Paese é il risultato di un ottimo rapporto costo/qualità e di un ampio bacino di manodopera altamente qualificata. La Polonia attrae investimenti stranieri anche grazie alla vicinanza con i mercati europei, ad un sistema di incentivazione vantaggioso ed a un’economia dinamica. Nel 2013 il Paese é stato il primo produttore di autobus per traffico urbano tra i Paesi Ue ed il terzo se si aggiungono anche Russia e Turchia. Le esportazioni italiane verso la Polonia di pneumatici di gomma per autoveicoli da turismo ed autobus, che rappresentano circa il 90% dell’export totale di pneumatici di gomma, hanno superato i 37 milioni di euro nel 2013. Le aspettative per i prossimi anni sono sostenute inoltre dalla crescita del mercato dei pezzi di ricambio per automobili e post vendita  e dalle importazioni di automobili usate.

Pasta – Brasile

Il Brasile si presenta come la settima economia al mondo, il terzo produttore e consumatore globale di pasta, rappresentando perciò un potenziale notevole per l’alimentare italiano. Le esportazioni di generi alimentari e bevande nel Paese aumenteranno in media dell’8,1% tra il 2014 e il 2017 in linea con l’evoluzione positiva registrata negli anni passati, nonostante la decelerazione dell’economia brasiliana. Questo settore ha infatti riportato dal 2007 al 2013 un raddoppio del valore dell’export verso il Brasile, mentre le esportazioni di pasta nello specifico hanno segnato una crescita ancora più elevata (+185,9%). Il Paese é il principale mercato del Sud America per la vendita al dettaglio di pasta con uno share superiore al 30%. Il comparto registrerà un’espansione media annua del 6% fino al 2017. Tra i fattori di traino della domanda brasiliana di pasta possiamo citare l’aumento del reddito pro-capite, la sostituzione del riso con la pasta e la lotta del Governo alla disuguaglianza con programmi come “Benefécio de Prestaééo Continuada”, “Bolsa Famélia” e “Brazil Sem Miséria”.

Arredamento – Emirati Arabi Uniti

Il settore dell’arredamento negli Emirati Arabi Uniti vede segnali di ripresa dopo il crollo del real estate nel 2009 con -50% sui prezzi degli immobili. Il ritorno in patria di cittadini dall’estero e l’evoluzione positiva dei settori di sbocco per l’arredamento traineranno la domanda nel Paese con un impatto apprezzabile sui prodotti esteri di qualità elevata: secondo le previsioni, tra il 2014 e il 2017, le esportazioni italiane di prodotti in legno verso gli Emirati aumenteranno in media del 9,8%. Tra i settori trainanti si segnalano quello delle costruzioni, con 45 mila nuove unità abitative attese per il 2015, il segmento ricreativo della nautica, infatti il Paese é il nono produttore al mondo di super-yacht, e l’alberghiero. L’Italia é il secondo Paese esportatore di prodotti di arredo destinati al settore turistico negli Emirati Arabi Uniti, dopo la Cina. Circa un quinto della domanda riguarda i mobili  e il 7% gli apparecchi elettrici per l’illuminazione. Queste due categorie rappresentano rispettivamente il 58,6% e 22,8% delle esportazioni di arredamento italiane negli Emirati Arabi Uniti nel 2013. Le prospettive di settore sono ancora più promettenti grazie all’Expo 2020 a Dubai: si attendono circa 17 milioni di turisti nel Paese ed oltre 81 mila nuove stanze d’albergo da costruire entro quell’anno.

Apparecchiature elettriche - Indonesia

Tra i Paesi emergenti l’Indonesia é certamente quello che si caratterizza per il forte orientamento alle tecnologie digitali. Con una popolazione giovane ed in crescita e consumi interni dinamici con aumento medio di circa il 5% negli ultimi 5 anni, le opportunità per le imprese esportatrici italiane di apparecchi elettrici sono principalmente individuabili nel comparto dei cavi, inclusi quelli in fibra ottica. Da alcune stime emerge che gli utenti in rete cresceranno del 20% annualmente, raggiungendo i 100 milioni nel 2016. L’Indonesia conta oltre 290 milioni di abbonamenti di telefoni cellulari ed ha registrato nel 2013 un incremento della domanda di prodotti italiani per la telefonia del +57,8%. Si stima che il mercato delle telecomunicazioni indonesiano abbia un valore di 15 milioni di dollari annui. L’esperienza delle imprese indonesiane con i prodotti Made in China non é stata sempre positiva: il vantaggio di costo si é rivelato inesistente data la minore qualità. Questo apre una serie di importanti opportunità per le nostre imprese tricolore. Le esportazioni di apparecchiature elettriche verso il Paese cresceranno dell’8,7% in media tra il 2014 e il 2017. Un altro settore interessante per le imprese italiane é quello delle energie rinnovabili: Il Paese detiene circa il 40% delle risorse mondiali di energia geotermica e dispone di un grandissimo potenziale per le rinnovabili allo stato attuale sostanzialmente inesplorato.

Nel nostro Paese la crisi é alimentata dal forte calo della domanda interna e come tale ne hanno risentito in primis le aziende orientate al mercato domestico. Al contrario le imprese italiane che operano anche sui mercati internazionali sono riuscite a limitare i danni. Ecco perché risulta sempre più necessario guardare all’estero ed intraprendere con attenzioni processi di internazionalizzazione pianificando, con operatori specializzati, il percorso di crescita oltre confine.

Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo su dati del Rapporto export 2014 - 2017 “Re-think” di SACE.

Barbara Alessandrini

b.alessandrini@exportiamo.it

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