In seguito al seminario “Bulgaria: grow your business”, organizzato da Confindustria e a cui abbiamo partecipato, vi proponiamo un approfondimento sul Paese e sulle ragioni che possono spingere gli imprenditori a fare business qui.

Ecco le principali: 

1. Posizione strategica: la Bulgaria, anzitutto, si colloca in una posizione centrale, un crocevia tra Europa e Asia. Basti pensare che Sofia é a sole tre ore di volo dalle maggiori destinazioni europee, così come dalla Russia e dalla regione del Mediterraneo. È inoltre un’ottima base export per servire l’intera regione.  

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2. Stabilità macroeconomica e finanziaria: é caratterizzata da un ambiente macroeconomico e politico stabile, dotato di procedure burocratiche snelle e un livello di tassazione tra i più bassi in Europa. Il Pil é cresciuto nel 2013 dello 0.9%, che seppur bassino é comunque positivo rispetto ai valori negativi registrati dalla maggioranza dei Paesi Europei travolti dalla crisi economica. Il tasso di inflazione resta basso (2013: 0.4%), una forza lavoro qualificata e competitiva, bassi costi operativi (capitale minimo per l’apertura di una società é 1 €). Unico tassello negativo é l’alta disoccupazione che ancora affligge il Paese (2013: 11.8%).

3. Forza lavoro qualificata: circa 60.000 studenti si laureano ogni anno nelle università bulgare ed é stato stimato che circa 80.000 studenti bulgari studiano all’estero, rappresentando quindi una forza lavoro molto competitiva. Il costo del lavoro é poi significativamente contenuto, € 327/mese é lo stipendio medio, mentre l’affitto di un ufficio varia da € 9-19 al mq.

4. Bassi costi di business: procedure burocratiche estremamente snelle, si impiegano cinque giorni per aprire una società. Tassazione tra le più basse in Europa, 10% irpef e ires, azzerandola totalmente in alcune zone dove vi é una disoccupazione molto alta.

Secondo il rapporto di A.T.Kearney sulle opportunità globali in termini di attrattività, la Bulgaria si classifica al 17° posto nel mondo per facilità di fare business, con uno score di 5.37. Se comparata con gli altri Paesi del Sud Est Europa, conquista la prima posizione, mentre la quinta se consideriamo solo l’Europa, come notiamo dalla tabella che segue.  

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Principali settori

- Macchinari: il settore crescerà notevolmente nei prossimi anni. Attualmente impiega circa 205 mila persone generando un fatturato pari a € 3.12 miliardi.

- Ingegneria elettrica: impiega circa 45 mila persone suddivise in 2300 compagnie. Attualmente in Bulgaria si produce: batterie per congelatori e frigoriferi commerciali e familiari, finimenti e cavi in ferro, trasformatori ad alta potenza, trasduttori e censori, amplificatori, condensatori, semiconduttori, ecc. Più del 75% delle attrezzature elettroniche prodotte in Bulgaria viene esportato.

- Automotive: la Bulgaria é al centro per così dire di un cluster europeo delle quattro ruote. Ospita un notevole numero di piccole e medie aziende che producono componentistica per l’esportazione. Vengono impiegati più di 15 mila persone.

- Information Technology: la Bulgaria possiede una forte tradizione nel settore IT. Il 50% delle attività sono export oriented  e sono presenti nel Paese più di 900 aziende nel settore, impiegando circa 39 mila persone. Uno stipendio mensile medio in tale settore si aggira intorno ai 900 €. Secondo uno studio condotto da Bloomberg, la Bulgaria é tra i top ten per la velocità di internet, collocandosi al quinto posto in Europa.

- Industria chimica: impiega circa 85 mila persone e genera un fatturato pari a € 2.81 miliardi. La Bulgaria possiede importanti riserve e campi di sale, sabbia, argilla, calcare e caolino.

- Agroalimentare: il settore impiega 93 mila persone e contribuisce al PIL del Paese per il 24%. Le condizioni climatiche favorevoli e la presenza di foreste e risorse naturali fanno della Bulgaria il luogo ideale per l’agrobusiness.

- Turismo: nel 2013 il turismo ha generato circa il 13.6% del PIL. Impiega circa 36 mila persone. Più di 9 milioni di persone hanno visitato la Bulgaria lo scorso anno. Il turismo é molto variegato, si passa dal mare alla montagna, senza trascurare il turismo culturale e quello legato al benessere e alla bellezza grazie alla presenza di terme naturali.

In tutti questi settori non mancano ovviamente le opportunità per le nostre PMI che godono dei rapporti favorevoli che i due Paesi hanno instaurato nel corso degli anni. Sia l’import che l’export da e verso il nostro Paese é infatti aumentato. Non ci resta che cogliere le opportunità partendo da una buona idea imprenditoriale e seguendo un approccio ben strutturato.

Non dimenticare di consultare la nostra scheda paese prima della partenza!

 

 

Fonte: a cura di Exportiamo, su dati di Invest in Bulgaria, di Francesca D’Agostino, redazione@exportiamo.it

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