SIMEST: dal 3 Maggio Ripartono i Finanziamenti per le Imprese Colpite dalla Crisi Ucraina

Riparte l’operatività Simest a sostegno delle imprese danneggiate dal conflitto in Ucraina con due linee di finanziamento a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40%.
Tornano anche nel 2023 le misure del Fondo 394/81 gestito da SIMEST a sostegno delle imprese italiane colpite dalla crisi provocata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Le linee di finanziamento saranno due: una dedicata alle imprese esportatrici dirette verso l’Ucraina e/o la Federazione Russa e/o la Bielorussia, e l’altra alle imprese con approvvigionamenti dagli stessi paesi.
Entrambi i finanziamenti, il cui rimborso è a tasso zero, dovranno essere restituiti in 6 anni (di cui 2 di pre-ammortamento) e prevedono una quota di cofinanziamento a fondo perduto, in regime di Temporary Crisis Framework, fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo, nei limiti di € 2.000.000 di agevolazione.
L’importo concedibile è pari al 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dell’impresa richiedente ed è compreso tra un minimo pari a euro 50.000 e un massimo pari a euro 2.500.000, graduato in relazione alla consistenza patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa richiedente.
In entrambi i casi l’impresa richiedente può destinare, in alternativa:
Sostegno alle imprese italiane esportatrici in Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia
Questa misura è rivolta alle PMI e Mid Cap italiane che abbiano un fatturato export medio nel biennio 2020-2021 derivante da esportazioni dirette verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 10% rispetto al fatturato estero totale, e che abbiano subito effettivamente un calo di fatturato per l’esercizio 2022 a livello aggregato verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia di almeno il 20% rispetto al fatturato medio estero realizzato nel biennio precedente verso le medesime geografie, come dichiarato e asseverato da un Revisore contabile.
L’intervento è finalizzato al recupero delle quote di fatturato estero perso e all’individuazione di nuovi mercati alternativi, per mantenere e salvaguardare la competitività delle imprese colpite sui mercati internazionali.
Rientrano tra le spese ammissibili quelle sostenute per:
Sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia
Si tratta di un finanziamento destinato alle imprese esportatrici verso qualunque geografia con approvvigionamenti – singolarmente, a livello di filiera o a livello di Gruppo – da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, per fare fronte agli impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o dai rincari degli approvvigionamenti, a seguito della crisi in atto in Ucraina.
Le spese ammissibili e finanziabili sono quelle elencate di seguito:
Modalità di presentazione della domanda
Dalle ore 09:00 del 3 maggio 2023 sarà possibile accedere al Portale finanziamenti Simest per la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento.
Per poter accedere al Portale è necessario acquisire una posizione nella coda virtuale. Una volta arrivato il proprio turno, sarà possibile effettuare le attività di compilazione della domanda entro una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda.
Le richieste di finanziamento potranno essere presentate fino alle ore 18:00 del 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
In ogni caso, la presentazione della domanda non comporta il diritto alla delibera dell’intervento, che resta subordinata al completamento dell’istruttoria SIMEST e all’effettiva disponibilità delle risorse finanziarie.
IBS ITALIA assiste le imprese nel processo di valutazione, preparazione, presentazione e istruttoria delle misure SIMEST. Per qualsiasi ulteriore informazione o per ricevere supporto nella presentazione della domanda, compila il form su questa pagina e verrai ricontattato/a.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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