Sfilate di carri allegorici, pantomime storiche, antichi riti propiziatori e chi più ne ha più ne metta. Stiamo parlando del Carnevale italiano, anche se sarebbe più corretto parlarne al plurale, dal momento che si contano numerose manifestazioni carnevalesche, ognuna caratterizzata da celebrazioni legate al territorio e a maschere allegoriche legate alle tradizioni.

Tra tutti, il Carnevale di Venezia e Viareggio sono tra i più famosi nel mondo.

Quello di Venezia è un appuntamento internazionale che trasporta i suoi visitatori in una dimensione magica che solo la città dei Dogi può offrire, facendoli partecipare alla “Festa” e ai suoi riti, come il celebre Volo dell’Angelo o la Festa del Gentil Foresto. D’altra parte il carnevale di Viareggio è famoso per la sfilata dei carri, realizzati in cartapesta, accompagnati da gruppi in maschera che si muovono in corteo lungo il viale principale della città, il tutto, sotto gli occhi di Burlamacco, la maschera simbolo del carnevale viareggino creata dal pittore e grafico Uberto Bonetti nel 1930.

Ogni anno queste manifestazioni richiamano visitatori da tutto il mondo e nel caso del Carnevale di Viareggio, ad essere attratti sono stati i cinesi.

Nel mese di ottobre dell’anno scorso all’International Carnival di Ningbo, il più grande Carnevale cinese che si sia mai svolto, il Carnevale di Viareggio è stato l’unico italiano invitato. Si è trattato di una manifestazione durata sei giorni consecutivi che ha visto spettacoli, tredici sfilate tra esibizioni diurne e notturne, delegazioni internazionali, musica, maschere, balli, coreografie e proiezioni. Oltre un miliardo di persone ha potuto ammirare in diretta i famosi carri di Viareggio e conoscere così l’esperienza italiana del fare Carnevale. Per la città toscana è stata anche un’occasione per stringere relazioni internazionali forti, sia con le autorità cinesi, sia con gli altri Carnevali europei presenti. Inoltre, grazie anche alla collaborazione con il Console italiano a Shangai Michele Cecchi sono state gettate le basi per una nuova presenza del Carnevale nel Sud Est della Cina ed è stata stretta una collaborazione con la Uisec, l’Unione italiana sviluppo economia e cultura East China, per creare pacchetti turistici per Viareggio in occasione del Carnevale.

Questi sono solo i primi passi di un progetto molto più ampio: internazionalizzare il Carnevale Made in Italy.

In questa direzione va l’accordo che la fondazione sta cercando di concludere con un’agenzia di entertainement cinese interessata a portare la manifestazione in Cina.

A prescindere dal fatto che l’accordo andrà in porto o meno, una cosa è certa: ben presto il format del Carnevale dello Stivale sarà un altro vanto del Made in Italy.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Francesca Simonelli, redazione@exportiamo.it

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