La stima preliminare dei dati relativi al Commercio Estero Extra-UE nel mese di maggio 2015 diffusi oggi dall’ISTAT, fotografano un andamento in chiaroscuro con una lieve crescita congiunturale dell’export e un contestuale calo dell’import e un avanzo commerciale di 2,857 miliardi di euro.

L’aumento congiunturale delle vendite verso i paesi Extra-UE (+0,9%) é causata principalmente dalla crescita delle vendite di energia (+30,6%) e dei beni di consumo durevoli (+1,9%) mentre risultano in calo le vendite di beni strumentali (-1,3%) e prodotti intermedi (-2,5%), al netto dell’energia le esportazioni sono in lieve calo (-1,1%).

Nel caso degli acquisti - sempre a livello congiunturale - la flessione (-1,9%) é dovuto alla flessione di acquisti in energia (-6,6%) e beni strumentali (-8,2%), mentre in questo caso sono in crescita gli acquisti di beni di consumo (+0,9%) e prodotti intermedi (+4,2%)

A livello trimestrale la dinamica congiunturale dell’export verso i Paesi Extra-UE si conferma ampiamente positiva (+3,1%) ed é estesa a tutti i raggruppamenti principali di beni con l’energia che registra la crescita più ampia (+17,0%).

Nello stesso periodo l’import cresce in maniera più sostenuta (+7,1%) e anche in questo caso investe tutti i comparti e in particolare i prodotti energetici (+15,6%) e i beni di consumo durevoli (+9,0%).

A livello tendenziale si rileva una lieve crescita dell’export (+0,2%) condizionata però da una differenza nei giorni lavorativi (20 nel 2015 e 21 nel 2014) e al netto di questa distorsione il dato é più positivo (+4,0%), mentre a livello settoriale riguarda tutti i comparti esclusi i beni strumentali (-6,1%)

Anche le importazioni registrano una buona crescita tendenziale (+6,3%) che al netto della contrazione degli acquisti di energia (-9,8%) risulta in ben maggiore (+14,2%) e diffusa a tutti i comparti.

Andando all’analisi dei mercati più dinamici, nel mese di maggio 2015, per quanto riguarda le vendite sono rappresentati da Giappone (+9,4%) e Turchia (+9,4%), mentre continua la marcata flessione delle vendite verso la Russia (-30,6%) e si registra un calo significativo nei confronti del MERCOSUR (-12,2%). 

Per quanto riguarda invece gli acquisti sono sempre in calo quelli da Russia (-20,8%) e OPEC (-12,1%) mentre crescono significativamente quelli da Stati Uniti(+19,2%) e ASEAN (+14,7%).

 

Infografica

imm

 

Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it

 

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