La recente pubblicazione del Report ISTAT con i dati 2013 su Ricerca e Sviluppo (R&D) in Italia, ci offre l’immagine di un Paese che – anche se in maniera lieve - vede crescere gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte di imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit ed università. Rispetto al 2012 la spesa in innovazione è aumentata sia in termini nominali (+2,3%) che reali (+1,1%), per un valore complessivo di circa 21 miliardi di euro.

I maggiori investimenti si riflettono naturalmente in un’incidenza positiva maggiore anche sul PIL della quota destinata agli investimenti in R&D (+1,31%, dato in crescita rispetto al 2012 1,27%).

Dall’analisi dei dati emerge poi come in ragione del valore di spesa globale in R&D sostenuta nell’anno considerato, è il settore privato (57,7%) a prevalere su quello pubblico (57,2%), con una somma complessiva del privato pari a 12,1 miliardi di euro (+3,4%) rispetto agli 8,9 miliardi di euro del pubblico (+1,0%).

Analizzando nello specifico il valore per ogni categoria di riferimento, si rileva che è il mondo delle imprese a contribuire maggiormente (54,7%) alla spesa complessiva in ricerca e sviluppo, mentre rimangono indietro università (28,3%) e istituzioni pubbliche (14%), quest’ultime in flessione (-0,8%) rispetto al 2012.

Le spese sostenute in R&D, per ogni categoria considerata, derivano da diverse fonti di finanziamento e a seconda dell’origine e della destinazione, incidono in maniera rilevante nella previsione di spesa.

Se per il settore privato la fonte di finanziamento ha origine da altre imprese o altri soggetti privati con una quota pari all’80,9% del totale della spesa, in misura ancora maggiore nel settore pubblico la quasi totalità dell’investimento (86,9%) è sostenuto dallo stesso settore pubblico.

Esiste poi un processo di osmosi di risorse tra pubblico e privato, con quest’ultimo che riceve dal pubblico una cifra pari al 6,4%, mentre in senso contrario, il settore pubblico trae finanziamento dal privato con una quota del 6,1%. Emerge anche l’importanza relativa delle fonti di finanziamento provenienti dall’estero che contribuiscono alla sostenibilità di spesa in innovazione per entrambi i settori (12,6% nel privato e 6,6% nel pubblico).

Un dato significativo ed interessante segnalato dal report, è l’aumento considerevole della spesa sostenuta dalle piccole e medie imprese rispetto alla somma complessiva investita dalle grandi imprese con 500 e più addetti in leggero calo (-1,2%) e da quelle fra i 250 e i 499 addetti che segnano un calo ancora più considerevole (-4,9%).

Sono le PMI a trainare il settore privato con un aumento di spesa importante per le imprese che impiegano fra i 50 e 249 (+21,7%) e per le piccole imprese (+18,8%), dato positivo avvalorato dalla crescita numerica delle PMI che investono in ricerca e sviluppo sul totale delle imprese attive, passate dall’84% del 2012 al 86% del 2013.

Più in generale invece, pur registrando un aumento della quota di imprese che investono (+3,4%), la situazione risulta più frammentata per le diverse classi dimensionali con una diminuzione della spesa - passata dal 65,4% nel 2012 al 62,5% nel 2013 - da parte delle grandi imprese con più di 500 addetti e delle imprese intermedie con un numero di addetti compreso tra 250 e 499, passate dall’11,7% al 10,8%; mentre si rileva un aumento di spesa delle imprese con un numero di addetti compreso tra 50 e 249 che passano dal 14% al 16,4% e delle piccole aziende con un numero di addetti inferiore che passano dal’8,9% al 10,3%.

A livello settoriale si riscontra un’attenzione maggiore a investire in ricerca e sviluppo nel settore manifatturiero che contribuisce alla spesa totale nel 2013 con una quota pari al 72,1%, seguito dai servizi di informazione e comunicazione (11,3%) e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (8,9%).

Nel settore manifatturiero, in particolare, la spesa cresce dello 0,3% e i settori che registrano gli incrementi maggiori in ricerca e sviluppo risultano essere la fabbricazione di carta e prodotti di carta (+20,7%), la fabbricazione di prodotti in metallo (+17%), in controtendenza invece la fabbricazione di mezzi di trasporto (-10,6%) e la metallurgia (-7,8%).

Per quanto riguarda il settore Costruzioni si registra un aumento di spesa generale (+15,4%), mentre nei Servizi si assiste ad un crollo nelle attività immobiliari (-70,3%), mentre nel commercio all’ingrosso il trend è positivo in particolare per la riparazione di autoveicoli e motocicli (+17,3%) e per i servizi di informazione e comunicazione (+14,8%).

A livello di distribuzione geografica - rispetto al 2012 - la spesa per R&S intra-muros cresce in tutte le aree territoriali, con una buona dinamica nel Mezzogiorno che registra un aumento di spesa (+5,3%), seppur la sua quota percentuale (16,5%) sia quella meno significativa in ordine di grandezza rispetto alle altre zone geografiche del Paese. Seppur in lieve diminuzione rispetto al 2012, il Nord-ovest continua a dominare la classifica (36,5%), seguito da Nord-est (23,8%) e Centro (23,2%).

A livello di risorse investite rimane stabile la ripartizione regionale con il 59% della spesa totale concentrata in sole 4 regioni (Lombardia, Lazio, Piemonte ed Emilia-Romagna), mentre il 67,7% delle sole imprese che investono in ricerca e sviluppo si concentrano nelle 4 regioni a più alta vocazione imprenditoriale e manifatturiera (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto).

E nel 2015? Le stime ISTAT basate sulle previsioni fornite direttamente dalle imprese, indicano un aumento sia per il 2014 (+0,7%) sia per il 2015 (+1,0 %) e un aumento dei margini di spesa solo per imprese (+0,7%) e Pubblica amministrazione (+2,3%), mentre calano gli investimenti nelle università (-5,9%) e nel no profit (-2,7%).

Fonte: a cura di Exportiamo, di Annarita Summo, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
  • Digital Export manager
  • Missione Commerciale in Sud Africa
  • Yes Connect
  • CTrade

Hai un progetto Export? Compila il Form

Pubblicità
  • Servizi Digital Export
  • FDA
  • Exportiamo Academy
  • Esportare in Canada
  • Uffici negli USA
  • Missione Commerciale in Sud Africa
  • CTrade
  • Vuoi esportare in sudafrica?