Toscana ed Emilia Romagna rinnovano gli incentivi per le micro-piccole e medie imprese che intendono realizzare progetti di internazionalizzazione.

La Regione Toscana apre i termini del bando a tutte le MPMI iscritte al registro delle imprese, le domande possono essere presentate singolarmente oppure in forma aggregata, requisiti fondamentali sono la territorialità dell’unità operativa e l’appartenenza dell’attività prevalente a specifici codici ATECO 2007.

Le attività finanziabili sono riferibili a diverse realtà che vanno dalla fornitura di energia elettrica, gas e vapore (SEZ.D), all’approvvigionamento d’acqua, reti fognarie e attività di gestione dei rifiuti e risanamento (SEZ.E), costruzioni (SEZ. F) ed attività professionali, scientifiche e tecniche (SEZ. M).

Sono previste alcune eccezioni - sempre in base ai codici ATECO 2007 - per quelle che operano nell’estrazione di minerali da cave e miniere (SEZ.B), in attività manifatturiere (SEZ. C), trasporti (SEZ. H), servizi di informazione e comunicazione (SEZ. J); mentre per quelle che si occupano di servizi di alloggio e ristorazione (SEZ. I), agenzie di viaggio, noleggio e assistenza alle imprese (SEZ. N), attività artistiche e di intrattenimento (SEZ. R) e altre attività di servizi (SEZ. S) sono previste limitazioni.

Per le micro-piccole medie imprese interessate Regione Toscana finanzia specifici servizi quali la partecipazione a fiere internazionali, la promozione di prodotti e servizi su mercati esteri attraverso utilizzo di uffici o sale espositive, servizi promozionali, supporto all’innovazione commerciale per la fattibilità di presidio su nuovi mercati e supporto specialistico all’internazionalizzazione.

L’agevolazione consiste nell’erogazione di un contributo a fondo perduto che può coprire dal 30% al 50% delle spese su un investimento massimo per ogni impresa di 150.000 euro.
A seconda che si tratti di una micro, piccola o media impresa, il finanziamento, minimo, attivabile è di 10.000 euro, 12.500 euro o 20.000 euro.

Tutte le informazioni specifiche sono disponibili sul bando della Regione Toscana e già dal 15 aprile è possibile fare richiesta di finanziamento fino al prossimo 31 maggio.

La Regione Emilia Romagna invece attraverso il programma di internazionalizzazione “Go Global 2016-2020” integra tutte le iniziative regionali di internazionalizzazione per i prossimi 5 anni, dove per il 2016 i fondi stanziati risultano essere 17,5 milioni di euro, mentre per i successivi 4 anni i fondi ammonteranno a circa 12 milioni di euro/anno.

Il programma trova le sue fondamenta in attività come focus group di filiera, tavoli paese, cluster building ed economic intelligence per intervenire su diversi livelli attraverso azioni promozionali, acceleratori di internazionalizzazione, attrazione di investimenti esteri, comunicazione e formazione, coadiuvato da un’attenta attività di informazione.

Per il 2016 sono stati aperti diversi bandi annuali a fondo perduto per le PMI.

Le attività di finanziamento si incentrano su progetti di sistema, partecipazione a fiere, sviluppo di progetti e formazione di cluster e consorzi per l’internazionalizzazione.

I paesi di destinazione, a cui si rivolgono i finanziamenti sono il Sud Africa, Angola e Mozambico, USA, Canada, Perù e Colombia, Cina, Iran e Kazakhstan.

Il primo aprile è stato pubblicato il bando per la concessione di contributi a progetti di internazionalizzazione riservato a Società Fieristiche e agli organizzatori di manifestazioni con qualifica internazionale, con scadenza il 31 maggio 2016. Il contributo, massimo 150.000 € finanzia il 40% se è rivolto alla singola organizzazione, mentre se il progetto vede interessati più soggetti ha un’intensità pari al 50%.

I progetti che sono finanziabili devono avere raggio internazionale con la dovuta certificazione ISO 25639:2008 e si devono svolgere in Emilia Romagna con l’intento di supportare e incrementare le attività commerciali e imprenditoriali.

Il 30 settembre 2016, invece, è il termine ultimo per presentare domanda per il bando a supporto dell’export di imprese non esportatrici, volto a rafforzare le capacità manageriali delle imprese, per metterle nelle condizioni di affrontare i mercati internazionali, a tal proposito sono promosse attività di consulenza, Temporary Export Manager e partecipazione a fiere internazionali.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Fabio Traversa, redazione@exportiamo.it

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