Negli ultimi anni c’è un Paese che sta entrando nei desideri di tantissimi imprenditori italiani, sia per quanto riguardo la qualità della vita che per il dinamismo e la multiculturalità: parliamo del Canada, mercato in continua evoluzione che si sta ritagliando un ruolo importante nell’economia mondiale. Pur essendo un Paese poco popolato (35 milioni di abitanti) a dispetto dell’ estensione (2° stato più grande al mondo dopo la Russia), si colloca all’ 8° posto mondiale per PIL pro capite (52.300$) e al 6° posto per l’ISU (Indice Sviluppo Umano), grazie soprattutto alle abbondanti risorse naturali e alle sviluppate reti commerciali.

Il Canada è tra i primi posti al mondo anche per alfabetizzazione, trasparenza del sistema politico, qualità della vita, libertà civili ed economiche. Non a caso Toronto è diventata, dopo New York, la città più importante del Nord America sia in termini di popolazione e sia per i vari indicatori economici. In questo approfondimento si analizzeranno nove elementi che un’azienda dovrebbe prendere in considerazione se vuole investire in Canada e più precisamente nella regione dell’Ontario.

1 . Economia solida e in crescita - Il Canada è un Paese stabile a livello economico, in netta crescita anche nei prossimi anni per quanto riguarda stime su PIL (+2,1% nel 2017) e reddito pro capite (attualmente all’ottavo posto mondiale). Ha retto benissimo alla crisi globale del 2007 e mantiene eccellenti rapporti commerciali con gli Stati Uniti, che nel 2015 hanno assorbito il 77% dell’export canadese. Anche le stime sulle importazioni sono positive: nel 2016 il tasso di variazione rispetto al 2015 si è attestato al +8.5% del totale importato in valore (372 miliardi di euro) e le previsioni per il prossimo triennio sono ancora in crescita.

2 . Il Made in Italy che piace - Il dato più rilevante riguarda la crescita esponenziale delle esportazioni italiane verso il Canada nell’ultimo quinquennio (+18,8%). Le previsioni SACE seguono questa linea, con un incremento nel prossimo triennio pari al +8,5% (circa 3,8 miliardi di €). Ciò dimostra il successo del Made in Italy in Canada, dove risiedono circa 1,5 milioni di italiani che hanno contribuito e contribuiscono in maniera significativa al successo e alla crescita economica del Paese. La presenza italiana, al contrario di quello che si può pensare, non riguarda soltanto la parte “europea” e francofona del Québec, ma anche quella anglofona dell’Ontario.

3. Punto strategico - Il Canada (e precisamente la regione dell’Ontario) è anche un punto strategico, poiché si trova a circa 700km dalle città più importanti del Nord America (New York, Boston e Chicago per citarne alcune). Inoltre la città di Toronto conta su rotte aeree giornaliere per tutti i Paesi più importanti del mondo e il Pearson è tra i 50 migliori aeroporti del mondo secondo World Airport Awards.

4. L’Ontario come la Silicon Valley - Avete letto bene, per quanto riguarda innovazione e R&D la regione dell’Ontario è al secondo posto dopo la Silicon Valley in California per valore degli investimenti. Questa crescita esponenziale sta attirando negli ultimi anni tantissimi talenti dal mondo dell’ITC, facendo del Canada una delle mete più ambite per gli esperti del settore. Ciò viene confermato dai dati di INFOTECH, secondo cui gli occupati nel settore IT in Canada durante il 2016 sono stati 270.000, mentre 18.000 sono attualmente le compagnie attive, $3.18 miliardi gli investimenti in R&D nell’ultimo anno e ben 30.000 i nuovi laureati ogni anno nei college dell’Ontario in matematica, ingegneria e scienze.

5. Costi ridotti ed euro forte - Collegato al punto precedente è il fattore decisivo che può far scegliere l’Ontario come base strategica della propria azienda in Nord America, vista la vicinanza geografica con uno dei poli economici più importanti del mondo. Ovviamente diventa difficile per le imprese Italiane lavorare con un fuso orario di 6 ore, quindi perché non investire per una presenza fissa sul mercato nordamericano? La tassazione media in Ontario è di circa il 26,5%, mentre nei Paesi del G20 è del 29,9% e negli Stati Uniti arriva al 39,2%. Ma i costi sono ridotti anche in altri campi, come quello dell’ assistenza medica (costa la metà rispetto agli USA) e tutti quelli correlati al lavoro e alla proprietà. Non per ultimo è il valore (forte) dell’euro rispetto al dollaro canadese (1€ = 1.46CAD), che favorisce la capacità d’ investimento, ma occhio alla valuta in cui si ricevono pagamenti! (Il dollaro canadese è di per sé una moneta abbastanza instabile).

6. Il CETA, una grande opportunità per l’Europa – Parliamo dell’Accordo Economico e Commerciale Globale, ovvero un trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea che, se entrerà in vigore nel 2017, vedrà la soppressione di circa il 98% delle barriere tariffarie tra le parti. Ciò potrebbe essere una grandissima opportunità per l’Italia che è tra i primi partner del Canada in settori strategici come l’agroalimentare, la meccanica, le costruzioni, l’arredamento e la moda.

7. Trasparenza e velocità burocratica - Mediamente si impiega meno di una settimana per aprire una nuova impresa in Canada, è molto semplice e c’è chiarezza e trasparenza a livello burocratico. Inoltre la politica degli ultimi anni è proiettata verso un’attrazione continua di investimenti, attraverso agevolazioni per le imprese nei vari territori in cui si decide di aprire la propria centrale operativa.

8. Un Paese multiculturale – Il Canada è un Paese formato da tanti piccoli mercati: basta guardare alle etnie presenti per accorgersi di questa importante caratteristica. Sui 35 milioni di abitanti i canadesi sono 10 milioni, seguiti da inglesi (6,5 milioni), francesi (5 milioni), scozzesi (4,7 milioni), irlandesi (4,3 milioni), tedeschi (3,2 milioni), italiani (1,4 milioni) e cinesi (1,4 milioni). In crescita le comunità di portoghesi, indiani e nordafricani, anche perché il Canada sta recentemente adottando politiche favorevoli all’immigrazione. Secondo le stime, la GTA (Great Toronto Area) aumenterà la popolazione del 50% entro il 2036, arrivando a superare i 9 milioni di abitanti.

9. In Canada la qualità della vita è elevata - Nota che ha a che fare con la vivibilità, il grado di civiltà e l’assenza di corruzione che caratterizzano questo Paese. Non a caso l’Economist classifica Vancouver tra le città al primo posto per qualità della vita, seguita da Toronto al 4° posto. Tale classifica prende in considerazione vari elementi, come la presenza e l’efficienza dei servizi, i rischi personali dei cittadini e lo sviluppo infrastrutturale.

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Fonte: a cura di Exportiamo, di Anthony Pascarella, redazione@exportiamo.it

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