Forse non tutti la conoscono ma la Cabina di Regia per l’Italia Internazionale - co-presieduta dal Ministro degli Affari Esteri e dal Ministro dello Sviluppo Economico e che vede inoltre la partecipazione dei principali attori governativi ed economici nazionali - si sta sempre più rivelando uno strumento fondamentale nella promozione del processo di internazionalizzazione delle nostre PMI.

Essa rappresenta l’impegno concreto di Governo, istituzioni territoriali e mondo delle imprese per coordinare al meglio le politiche e le strategie di internazionalizzazione del Paese, mettendo a sistema iniziative per la promozione, strumenti di analisi e penetrazione sui mercati e concentrando l’uso delle risorse finanziarie verso obiettivi specifici e condivisi.

La quinta riunione della Cabina di regia si è riunita lo scorso 27 ottobre e, nel corso della stessa, sono state prese una serie di importanti decisioni (clicca qui per leggere il documento conclusivo):

- definizione delle aree geografiche considerate prioritarie fra cui spiccano: economie emergenti, con particolare attenzione nei confronti del canale e-commerce in Cina, gli USA ed i Paesi UE (Germania in primis). Si è poi manifestata la forte volontà di riallacciare i rapporti commerciali con la Russia, precipitati a seguito delle sanzioni, con particolare riferimento al supporto del settore dei beni strumentali;

- messa a punto di una nuova strategia promozionale per il Brand Italia che si pone l’obiettivo di valorizzare, in modo integrato, il patrimonio imprenditoriale, manifatturiero, scientifico, tecnologico, culturale e turistico del nostro Paese;

- organizzazione di numerose missioni imprenditoriali già nei primi mesi del 2017 (Iran, Russia, Australia, Indonesia e India);

- conferma dello stanziamento di 200 milioni di euro per il Piano straordinario per il Made in Italy che saranno investiti per attività variegate che puntano su un rafforzamento della digital economy, il lancio dell’industria 4.0, sui roadshow per l’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione degli investimenti, sulle campagne contro l’italian sounding, sull’ingresso dei prodotti italiani nella grande distribuzione all’estero, sulla formazione e consulenza alle PMI e sul potenziamento delle fiere italiane;

- focalizzazione, in termini settoriali, sui seguenti comparti: meccanica strumentale, tecnologia industriale, agroalimentare;

- potenziamento dei servizi di supporto a sostegno dell’export, con un incremento dei fondi su attività di formazione e consulenza (voucher Temporary Export Manager, Alti Potenziali, e-commerce, ecc.).

- ulteriori strumenti saranno messi a disposizione dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti attraverso Sace e Simest (circa 15 miliardi di euro l’anno), dalle Regioni e dalle Camere di Commercio.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in occasione del meeting ha voluto evidenziare come da anni il commercio internazionale attraversi un periodo di crisi caratterizzato da tassi di crescita inferiori a quelli del PIL e dal riaffermarsi di spinte protezionistiche: “Globalizzazione ed internazionalizzazione sono fenomeni polarizzanti. Dobbiamo proseguire e rafforzare le attività di sostegno al nostro export perché possa raggiungere tutto il potenziale ancora inespresso”.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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