L’ISTAT ha diffuso questa mattina il consueto aggiornamento mensile che riporta i dati relativi al commercio estero italiano extra europeo per il mese di giugno 2017. Vediamo insieme quali sono stati i trend principali.

Nel corso del mese di giugno il commercio estero italiano subisce una piccola battuta d’arresto rispetto al mese precedente con un calo molto più marcato per le importazioni (-5,3%) che per le esportazioni (-1,6%).

Per quel che riguarda la flessione dell’export essa deriva da un calo generale nelle vendite dei principali raggruppamenti di industrie, eccezion fatta per i beni di consumo durevoli (+3,1%) che segnano un andamento in controtendenza.

Sul lato import sono diminuiti sensibilmente gli acquisti di beni strumentali (-15,5%) mentre uno stop più modesto subiscono beni di consumo durevoli (-5,4%), beni di consumo non durevoli (-3,6%) ed energia (-3,1%).

Gli ultimi tre mesi comunque non hanno visto brillare l’export italiano extra UE che è infatti calato di 1,5 punti percentuali trainato dal rallentamento nelle vendite di energia (-16,3%) e di beni strumentali (-2,0%). Le vendite dei beni di consumo durevoli sono invece risultate in lieve aumento (+1,3%).

Fra aprile e giugno, le importazioni, sono invece sostanzialmente stabili (+0,1%) ma in forte crescita sono registrati gli acquisti beni di consumo durevoli (+13,5%) e beni strumentali (+7,9%).

Su base annua i dati sorridono invece al Belpaese con l’export in marcia (+8,2%) trainato da energia (+20,6%), beni di consumo durevoli (+11,1%), beni intermedi (+7,5%) e beni strumentali (+7,4%).

Rispetto a giugno 2016 anche le importazioni registrano una marcata crescita tendenziale (+12,0%), determinata principalmente da beni di consumo durevoli (+26,8%)ed energia (+21,5%).

Il surplus commerciale (+3.278 milioni) è in diminuzione rispetto a quello dello stesso mese del 2016 (+3.460 milioni).

Dettaglio Paesi

A giugno fra i Paesi più in crescita rispetto allo scorso anno si segnalano Cina (+32,9%), Russia (+26,8%) e Stati Uniti (+12,4%) mentre non decollano le vendite a Paesi OPEC (-2,8%) e Svizzera (-0,2%).

Sul lato import invece volano gli acquisti da India (+63,9%), Russia (+42,8%) e Paesi ASEAN (+20%) mentre calano quelli dai Paesi MERCOSUR (-1,6%).

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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