Scopriamo insieme quali sono le principali categorie di prodotti richiesti da un mercato in forte ascesa e che offre alle Pmi italiane interessanti opportunità di business.

106 milioni di abitanti e oltre 7 mila isole. Questi sono due dei numeri chiave che descrivono la peculiarità ed al contempo l’ampiezza del mercato filippino, uno degli sbocchi più attrattivi di tutta l’area Asean.

Il Paese, nonostante sia guidato da un leader violento e potenzialmente molto pericoloso, continua a crescere ad una velocità invidiabile che, nell’ultimo triennio, ha superato il +6,5% annuo. Tuttavia, al momento, l’export Made in Italy si attesta su un livello contenuto e le Filippine rappresentano solamente il 66esimo mercato di destinazione per l’export italiano, anche se le previsioni diffuse da Sace indicano, da qui al 2021, una crescita complessiva delle vendite di prodotti italiani nel Paese asiatico superiore al 40%, per una cifra che dovrebbe arrivare a sfiorare il miliardo di euro, dai 670 milioni registrati nel 2017.

Va poi chiarito che i rapporti economici con Manila sono molto vantaggiosi per il Belpaese come si evince scorrendo i dati sul saldo commerciale storicamente favorevole al Made in Italy e che continua ad espandersi anno dopo anno superando abbondantemente i 400 milioni di euro.

Vediamo allora insieme quali sono i principali prodotti italiani venduti nelle Filippine e per quali categorie merceologiche è previsto un particolare incremento nella richiesta tenendo bene a mente che, fra le caratteristiche distintive di questo mercato, spicca l’elevato livello dei consumi che arrivano a pesare per circa il 70% del prodotto interno lordo. Un numero impressionante che rivela la presenza di una middle-class giovane e “spendacciona”, molto meno incline al risparmio rispetto a quelle di altri Paesi ubicati nella stessa area geografica.

Filippine: i principali settori in cui esportare

Meccanica strumentale

In cima alla lista non poteva che esserci il comparto che ad oggi rappresenta di gran lunga la principale voce dell’export italiano nel Paese asiatico (29%). Inoltre secondo Sace, lo sviluppo dell’industria manifatturiera dei prossimi anni genererà inevitabilmente nuova domanda di meccanica strumentale Made in Italy che già, nel 2018, ha subito una crescita del 5-6%.

Agroalimentare

I prodotti food&beverage Made in Italy sono apprezzatissimi dai consumatori filippini che acquistano sia prodotti di base che beni più specifici, come quelli gastronomici. Tutto ciò è confermato dal dato sull’export agroalimentare tricolore nelle Filippine, in aumento del 27,6% nei primi nove mesi del 2018. Si ricorda che il settore agroalimentare rappresenta l’11% del totale dell’export italiano nel Paese asiatico, per una cifra che oggi supera gli 80 milioni di euro e che, negli ultimi anni, ha quasi raddoppiato il suo valore. Infine una menzione particolare merita il mercato dei vini italiani che sta registrando incrementi vicini al 10% anche se per quel che riguarda gli alcolici la miglior performance spetta al segmento “acquaviti e liquori”, in crescita di quasi il 23%.

Abbigliamento e tessile

Anche se al momento rappresentano meno del 5% delle vendite italiane a Manila e dintorni si riscontra un incremento nella richiesta di questo tipo di beni, trainata anche dall’apertura di numerosi centri commerciali. Tale fenomeno sta agevolando le aziende straniere che commerciano con il Paese asiatico dal momento che una delle formule più utilizzate per la penetrazione commerciale di questo tipo di beni nelle Filippine è quella del franchising con soci locali, che si concretizza nell’apertura di punti vendita proprio all’interno degli shopping mall.

Mobili

La crescita nella richiesta di beni d’arredamento (attualmente ancora poco rilevante sul totale delle esportazioni italiane) è supportata dalla forte espansione registrata nell’edilizia residenziale e dalle buone performance del settore turistico che alimentano le richieste per prodotti di design fra cui rubinetteria, arredo-bagno, cucine, infissi ed illuminotecnica. La modalità d’ingresso in questo tipo di settore rimane quella di accordi di franchising con soci locali oltre alla partecipazione a fiere retail.

Inoltre, come evidenziato da Sace, “nell’ambito del Philippine Development Plan 2017-22, gli ingenti investimenti nel campo delle infrastrutture, delle attività industriali, del turismo e della filiera agroindustriale rappresentano opportunità interessanti per la fornitura di tecnologia e know-how da parte delle imprese italiane”.

Riassumendo dunque le Filippine rappresentano un mercato altamente appetibile per le imprese italiane intenzionate ad espandere i loro orizzonti commerciali nell’area asiatica fermo restando che, per togliersi delle soddisfazioni non effimere sui mercati internazionali, è necessario mettere in campo una strategia ponderata oltre a poter contare – nel proprio team o appoggiandosi a società di consulenza – su export manager esperti e capaci.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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