Innovazione e Export: il Motore che Rilancia il Manifatturiero Italiano

Innovazione e Export: il Motore che Rilancia il Manifatturiero Italiano

27 Settembre 2024 Categoria: Digital Export

Il Terzo Rapporto sull’Innovazione Italiana evidenzia come l’industria manifatturiera italiana stia superando le aspettative, nonostante la crescente competizione globale. Grazie a significativi investimenti in innovazione tecnologica, le imprese italiane sono diventate più competitive e hanno aumentato la loro quota di mercato a livello internazionale.

In un contesto internazionale caratterizzato da una crescente competizione, l’industria italiana si distingue per la sua capacità di innovare e adattarsi ai rapidi cambiamenti del mercato. Il Rapporto Innovazione Italia 2024 di Assoconsult, presentato ieri a Lecco, ha evidenziato come l’industria italiana stia guidando la crescita economica europea grazie a una strategia di innovazione dirompente. Grazie a ingenti investimenti in tecnologie avanzate, le imprese domestiche hanno rafforzato la propria competitività a livello internazionale, conquistando quote di mercato sempre più ampie e superando molti dei loro competitor europei.

Il presidente di Confindustria Lecco e Sondro, Marco Campanari, ha inaugurato i lavori sottolineando la necessità di superare la narrazione negativa che spesso circonda l’industria italiana: “Esistono due Italie opposte: quella dei luoghi comuni e dei pregiudizi, l’Italia dell’autolesionismo mediatico che descrive una situazione in cui il sistema economico non funziona ed è in crisi. Poi, per fortuna, c’è l’Italia reale che si specchia nella manifattura, tutta un’altra storia che sarebbe bello veder raccontata con l’inoppugnabilità dei dati”. Un’Italia che ha sfidato le previsioni, uscendo rapidamente dalla crisi pandemica e registrando una crescita economica superiore a quella di Germania e Francia negli ultimi quattro anni. Un Paese che ha dimostrato resilienza e dinamismo, superando importanti traguardi a livello internazionale.

Mentre quasi tutte le principali economie esportatrici hanno visto ridursi la propria fetta di mercato globale nel decennio 2012-2022 (con un calo medio del 1,8%), l’Italia ha dimostrato una notevole resilienza, limitando la flessione allo 0,8%. Questa performance positiva, attribuibile in parte a politiche industriali mirate e alla diversificazione dei mercati, ha consentito al nostro Paese di consolidare la propria posizione tra i principali esportatori mondiali, attestandosi al sesto posto per valore e al quarto posto per numero di mercati raggiunti nei primi sei mesi del 2024.

L’innovazione e ItalyX

Questo successo non è casuale, ma frutto di una dinamica virtuosa che ha investito il nostro Paese negli ultimi anni. Grazie a iniziative come l’Industria 4.0, le imprese italiane hanno compiuto un balzo in avanti nell’innovazione tecnologica, superando Paesi storicamente più competitivi.

L’innovazione, dunque, è un fattore chiave per mantenere il vantaggio competitivo del Belpaese, come ha specificato Alberto Antonietti, vicepresidente di Assoconsult. Raddoppiando gli investimenti in innovazione, l’Italia potrebbe aumentare le esportazioni del +30% nel breve periodo.

ItalyX, l’ambizioso progetto di certificazione lanciato da Il Sole 24 ORE e Confindustria, mira a migliorare ulteriormente la reputazione del Made in Italy e in particolare, del manifatturiero italiano, riconoscendo e promuovendo imprese che incarnano i valori dell’eccellenza italiana. Lanciato a novembre dello scorso anno, il progetto ItalyX ha già coinvolto 78 aziende, di cui 62 hanno ottenuto la certificazione, per un valore complessivo di 2,8 miliardi di euro. Si tratta prevalentemente di piccole e medie imprese, molto orientate all’export e con una crescita media del +23,6% annuo. Tale iniziativa ha visto la partecipazione di 15 associazioni di Confindustria e sei camere di commercio estere, oltre ad Assoconsult e Aicec, e si concentra sui settori manifatturieri come plastica, metallo, legno, carta, arredamento, tessile, alimentare e farmaceutico.

Questi settori, come dimostra l’analisi condotta da Assoconsult, non si limitano ai tradizionali pilastri dell’export italiano. Anche i settori ad alta tecnologia, come la meccanica, la farmaceutica e la chimica, giocano un ruolo fondamentale e contribuiscono in modo significativo alla crescita economica del paese. Inoltre, lo studio rivela che le imprese europee operanti in questi settori hanno ottenuto risultati finanziari più soddisfacenti.

Il Made in Italy si conferma un pilastro dell’economia globale, dimostrando una straordinaria resilienza e capacità di adattamento. Grazie a significativi investimenti in innovazione e tecnologia, l’industria manifatturiera italiana continua a crescere e a conquistare quote di mercato a livello internazionale. Il progetto ItalyX, volto a certificare l’eccellenza delle imprese italiane, rappresenta un ulteriore passo avanti nel rafforzare la reputazione del marchio Made in Italy e nel promuovere l’export di prodotti di alta qualità. Nonostante le sfide poste dalla crescente competizione globale e dalla burocrazia, l’Italia dimostra di avere le carte in regola per mantenere la sua posizione di leader nel settore manifatturiero.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Chiara Magnolo, redazione@exportiamo.it

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