Negli ultimi anni, l’Africa si è affermata come una delle aree a più alto potenziale di crescita a livello globale. Secondo l’African Development Bank, il PIL del continente crescerà del 3,8% nel 2024 e del 4,2% nel 2025, trainato da urbanizzazione, digitalizzazione, innovazione agricola, transizione energetica e sviluppo infrastrutturale. Entro il 2050, la popolazione africana raddoppierà, superando i 2,5 miliardi di abitanti, con una classe media in forte espansione e una domanda crescente di beni di consumo, tecnologie, logistica, formazione, energia, salute.

Dove investire?

Alcuni Paesi si stanno distinguendo per stabilità, crescita e visione strategica:

🇲🇦 Marocco: piattaforma industriale con solidi legami con l’Europa; automotive, energie rinnovabili, agroindustria.

🇰🇪 Kenya: hub tecnologico dell’Africa orientale; fintech, agritech, logistica.

🇪🇬 Egitto: 110 milioni di abitanti, posizione strategica sul Mediterraneo; infrastrutture, edilizia, energia.

🇿🇦 Sudafrica: economia diversificata e sviluppata; manifattura, servizi, automotive.

🇨🇮 Costa d’Avorio: forte crescita (oltre il 6%), pro-business, investimenti in agroindustria e infrastrutture.

🇳🇬 Nigeria: primo mercato africano per popolazione e PIL; grande potenziale nei settori tech, energia, beni di largo consumo.

Perché puntare sull’Africa ora?

  • Domanda crescente di prodotti e know-how europei
  • Spazio per portare tecnologie, modelli organizzativi e servizi
  • Relazioni bilaterali in rafforzamento (G2G, piani UE, Piani Mattei)
  • Contesto competitivo ancora favorevole
  • Supporto concreto da parte delle istituzioni italiane

Con questo scenario all’orizzonte, le PMI italiane hanno l’opportunità di anticipare la concorrenza e posizionarsi in un continente dove servono prodotti di qualità, competenze, formazione e tecnologie.

Per accompagnare le imprese italiane in questo percorso, SIMEST ha attivato una misura finanziaria dedicata: “Potenziamento mercati africani”. Di seguito, una guida chiara e sintetica per capire se e come accedere al supporto.

Chi può accedere?

  • PMI italiane, incluse microimprese, start-up innovative, reti di impresa
  • Altre imprese italiane fornitrici o partner di imprese attive in Africa

Requisiti principali:

  • Sede legale e operativa in Italia
  • Almeno 2 bilanci depositati (o 2 dichiarazioni dei redditi)
  • Regolarità contributiva (DURC), fiscale e legale
  • Nessuna situazione di crisi o difficoltà finanziaria
  • Settori ammessi (escluse banche, assicurazioni, pesca, agricoltura primaria)

Quali attività sono finanziabili?

Al centro della misura c’è il rafforzamento della presenza italiana in Africa: la PMI deve investire almeno il 30% dei fondi in almeno un Paese africano.

Investimenti ammissibili:

  • Rafforzamento patrimoniale e produttivo (anche in Italia)
  • Apertura o potenziamento di sedi, impianti, uffici commerciali in Africa
  • Acquisto di macchinari, impianti, tecnologie digitali e green
  • Formazione e assunzione di personale africano
  • Progetti di sostenibilità ambientale e sociale
  • Studi di fattibilità, certificazioni, promozione, consulenze ambientali

Quanto si può ottenere?

Tipo impresa Importo massimo richiedibile
Microimpresa € 500.000
PMI, startup, PMI innovative € 2.500.000
Altre imprese € 5.000.000

L’importo complessivo NON può superare il 35% dei ricavi medi degli ultimi 2 bilanci.

Struttura del finanziamento

  • Finanziamento agevolato (tasso fisso ridotto)
  • Cofinanziamento a fondo perduto (con delle limitazioni)

Cofinanziamento massimo:

  • 20% dell’importo (fino a € 200.000) → se la sede operativa è in Sud Italia
  • 10% (fino a € 100.000) → resto d’Italia

In entrambi i casi, entro i limiti “de minimis”

Durata e rimborso

6 anni complessivi:

  • 2 anni di preammortamento
  • 4 anni di rimborso
  • Rimborso in 8 rate semestrali
  • Possibilità di estinzione anticipata

Modalità di erogazione

  1. 25% a titolo di anticipo (dopo stipula)

  2. 25% dopo la prima rendicontazione (entro 12 mesi)

  3. 50% a saldo, entro 4 mesi dalla fine del progetto

Condizioni alternative per accedere

Per accedere alla misura, la PMI deve:

  • Presentare un piano di investimenti in Africa (min. 30% dell’importo richiesto)
    oppure dimostrare almeno uno dei seguenti requisiti:
  • Fatturato export ≥ 5% + sede stabile in Africa o
  • Esportazioni verso Africa ≥ 2% del fatturato totale
  • Importazioni dall’Africa ≥ 2% del fatturato totale
  • Fatturato da fornitura a imprese italiane attive in Africa ≥ 10% del fatturato

Come si presenta la domanda? Contattaci per ricevere assistenza info@exportiamo.it

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it - Autore: Alessio Gambino

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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