Negli ultimi anni il mercato italiano delle macchine per costruzioni é in calo, ma il 2014 potrebbe essere l’anno della ripresa. 

Nel 2013 le imprese italiane hanno prodotto 6.192 mezzi, - 18% rispetto all’anno precedente: le vendite di macchine movimento terra sono state 5.990 (-17%), 104 le macchine stradali (-32%) e 98 i macchinari per il calcestruzzo (-53%). Ma quest’anno il trend sembra essere cambiato. Secondo le rilevazioni effettuate da VDMA, l’Associazione Tedesca dei Costruttori di Macchine da Costruzione, nel Bel Paese si é registrato un aumento degli ordini del 7% che fa ben sperare le imprese italiane. Il dato é confermato da Enrico Prandini  Vicepresidente di UNACEA, Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments, che in una intervista ha dichiarato “I primi quattro mesi di quest’anno, stando alle rilevazioni che svolgiamo a livello europeo sui vari mercati dell’Unione evidenziano una ripresa del 20% rispetto allo stesso periodo del 2013. Questo dato potrebbe significare che dopo aver raggiunto il punto più basso del ciclo, adesso la ripresa potrebbe consolidarsi”. 

Il mercato costruzioni in Europa. Analizzando più da vicino alcuni dei mercati europei più interessanti in termini di costruzioni, un occhio di riguardo spetta alla Russia e alla Romania. Nel primo semetre del 2013 in Russia le importazioni di macchine movimento terra ha raggiunto l’83,2% del mercato, ovvero 2,63 miliardi di euro; nel 2014 si stima che la necessità di potenziare e modernizzare la rete stradale e l’inadeguatezza della produzione delle imprese locali, implicherà una maggiore importazione di macchine. Stessa situazione in Romania, dove il numero delle case in costruzione dopo quattro anni consecutivi di calo é di nuovo in aumento. Nel 2013 a Bucarest, per esempio, la crescita é stata di oltre il 16% e anche sul fronte delle infrastrutture stradali ed autostradali la Romania ha in programma investimenti per circa 1,5 miliardi di euro nei prossimi mesi con una necessità di rulli, livellatrici e finitrici. In questi contesti le imprese italiane hanno una preziosa opportunità. Nella tabella 1 sono riportati i dati relativi agli investimenti in costruzioni nei principali Paesi europei dal 2011 al 2017: 

Tabella 1. Principali Paesi Europei investimenti in costruzioni miliardi di Euro 2012

 

Fonte: Elaborazioni Exportiamo su Rapporto Euroconstruct e dati Cresme/SIMCO 2013

Come si nota dalla Tabella 1 estrapolata dall’ultmo rapporto di Eurconstuct, rispetto al 2012 e guardando al 201, gli investimenti complessivi in costruzioni si ridurranno fortemente in Repubblica Ceca (-9%) e soprattutto in Portogallo (-21%) e Spagna (-31%). A questi si contrappongono le dinamiche positive attese in Germania, Svezia e Slovacchia, dove la crescita cumulata nei prossimi tre anni sarà superiore al 4%.

…e nel resto del mondo. Il mercato africano é quello che mostra le aspettative di breve termine più positive. Tra il 2013 e il 2017 le previsioni indicano una crescita degli investimenti del 7% ogni anno, da contrapporre con l’1,3% annuo previsto per i Paesi europei (nonostante l’inclusione della Russia e della Romania). 

Grafico 1. Investimenti in costruzione: media 2013/2017 variazioni % annue a prezzi costanti

 

Fonte: Elaborazioni Exportiamo su Rapporto Euroconstruct e dati Cresme/SIMCO 2013

Spostandoci sull’area del Medio Oriente, l’Iran é il Paese più interessante. Nonostante l’embargo economico, il governo di Hassan Rohani ha provato a migliorare le relazioni politiche, ma anche economiche con i Paesi europei attraendo investimenti nel settore costruzioni. L’Iran, secondo quanto riportato da Imports Books ha un piano di sviluppo delle infrastrutture (ferrovie, porti e autostrade soprattutto) molto significativo e parallelamente ha un assoluto bisogno di sviluppare l’edilizia residenziale. Tra i macchinari più richiesti: scavatrici, gru e macchine movimento terra. Per quanto riguarda i Paesi ASEAN (Association of South East Asian Nations) considerando gli alti tassi di crescita economica dei Paesi considerati e la necessità di infrastrutture, il settore edilizio risulta particolarmente interessante in Indonesia, Vietnam, Thailandia e Singapore. Secondo l’Asean Business News il settore privato ha continuato a dominare l’attività edile della Regione con un aumento del 70% nel primo quadrimestre del 2013. Infine, secondo le ultime rilevazioni della VDMA, il mercato mostra segnali incoraggianti oltreché in Medio Oriente anche in Usa e Canada, mentre si registra una leggera flessione di domanda in Brasile.

In conclusione, considerata la necessità di infrastrutture e di crescita nel il settore edilizio, l’Est Europa, l’Africa e il Medio Oriente sembrano essere i mercati su cui puntare presentando maggiori opportunità per il nostro comparto macchine per costruzioni.

Per maggiori approfondimenti sui mercati internazionali e sulle previsioni del settore per il prossimo futuro ricordiamo ai lettori di Exportiamo che é imminente l’appuntamento con Samoter (Verona 8-11 Maggio), il Salone internazionale per le macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia che in collaborazione ad Asphaltica, Salone delle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture, rappresentano il punto di incontro per gli operatori del settore. 

 

 Fonte: rielaborazione dati da IlSole24Ore

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