“Nel primo semestre (del 2014, ndr) l’economia cubana ha mantenuto una discreta crescita, il PIL é aumentato dello 0,6%, il che svela un rallentamento del ritmo di crescita di questo indice a causa della mancanza d’ingressi esterni, così come la persistenza di carenze interne nella gestione economica”. Con queste parole il presidente cubano Raòl Castro ha aperto lo scorso 5 luglio l’ottava legislatura dell’Assemblea nazionale del potere popolare, spiegando le difficoltà economiche di Cuba e sottolineando come l’apertura agli investimenti stranieri sia indispensabile per ridare nuova linfa all’economia cubana. In quest’ottica, La “Ley de Inversion Extranjera”, approvata il 29 marzo ed entrata in vigore il 28 giugno, ha introdotto diverse novità rispetto alla precedente (la numero 77 in vigore dal 1995) presentando vari tagli fiscali e una vasta gamma di opportunità per attrarre investimenti in quasi tutti i settori economici, soprattutto nel turismo, nel sistema industriale, nelle energie rinnovabili, nel settore minerario e nella realizzazione di una zona economica speciale a ovest della capitale, l’Avana, dove dovrebbe sorgere il grande porto di Mariel. Rimangono proibiti, invece, gli investimenti stranieri nell’istruzione, nella sanità e nelle forze armate.

Una novità importante della nuova normativa é l’introduzione di un regime fiscale speciale per gli investitori stranieri, che prevede una riduzione dell’imposta sugli utili al 15% e l’eliminazione della tassa sull’impiego di manodopera. Per quanto riguarda le tasse sui profitti da estrazione mineraria, petrolio e altre imprese di materie prime sono limitate al 22,5%(nella legge 77 erano al 45%). A tutto ciò si aggiunge che gli investitori sono esenti da imposta sul reddito e dal pagamento d’imposta sui profitti per otto anni, dalla firma dell’accordo, anche se, il Consiglio dei Ministri potrebbe estendere questo periodo. Gli imprenditori stranieri, però, non potranno assumere direttamente i lavoratori cubani e non potranno associarsi con aziende private dell’isola. Il personale cubano o straniero residente permanente, che fornisce servizi nelle imprese miste, dovrà essere assunto da un datore di lavoro “facilitatore”, proposto dal Ministero del Commercio e Investimenti Esteri, autorizzato dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. La normativa chiarisce inoltre, che sono esenti dal pagamento della tassa doganale le imprese miste, gli investitori nazionali e stranieri che importano attrezzature, macchinari e altri mezzi conseguiti durante il processo d’investimento.

Per rendere più comprensibile alle istituzioni e agli imprenditori europei la legge e  quali saranno i vantaggi e le nuove modalità di investimento nei giorni scorsi una delegazione cubana si é recata in visita in diversi Paesi dell’Europa, tra cui Spagna, Inghilterra e Italia.  “Abbiamo bisogno di intercettare le risorse finanziere e attirare investimenti nei nostri settori strategici”, ha tenuto a precisare durante uno degli incontri i il vice-ministro del Commercio Estero Ileana Nòòez Mordoche. Nella visita a Roma del 30 Giugno il tema centrale dell’incontro é stato il piano di sviluppo per attrarre gli investimenti italiani, specie in ambito tecnologico per favorire il comparto delle piccole e medie imprese. Durante l’incontro intitolato
" target="_blank">“Presentazione della nuova normativa sugli investimenti esteri a Cuba e opportunità di business”
, tenutosi alla Farnesina (foto evento Exportiamo), il focus ha infatti riguardato i settori specifici dove sono previste  agevolazioni per gli imprenditori italiani: energia rinnovabile, innovazione tecnologica,  costruzioni, biotecnologia e farmaceutica. “Il piano di crescita presentato dalla delegazione cubana – ha dichiarato Fabio De Furia, presidente del Consorzio Roma Ricerche – é un chiaro segnale per il nostro mondo delle imprese ad alto tasso d’innovazione che vogliono esportare all’estero il loro talento e il loro know-how tecnologico”.

Ricordiamo ai lettori di Exportiamo che dal 3 al 9 novembre 2014 si terrà FIHAV , la Fiera Internazionale de L’Avana, organizzata dal Ministero del Commercio Estero e dalla Camera di commercio di Cuba. La manifestazione, una delle più importanti dell’America Latina e dei Caraibi, é destinata a promuovere beni di consumo, macchine, attrezzature, tecnologia, materie prime ed un’ampia gamma di servizi. Un’occasione utile per i nostri imprenditori per stabilire nuovi contatti per future contrattazioni e stringere relazioni fra i soci commerciali dell’Isola.

 

Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo su dati  da“Presentazione della nuova normativa sugli investimenti esteri a Cuba e opportunità di business” Farnesina, Roma 30/06/2014, di Fabio Iacono, f.iacono@exportiamo.it.

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