Puntare sui paesi ASEAN è la strategia vincente. Non è retorica, ma pura realtà.

Mentre luglio dello scorso anno c’ stato segnato dalla firma del memorandum bilaterale tra Italia e Singapore, sempre 2013 si è consluso con la missione imprenditoriale che ha toccato Singapore e Malesia e che ha visto la partecipazione di circa 40 imprese italiane provenienti principalmente dal settore delle infrastrutture, delle costruzioni e dell’energia, senza tralasciare il settore bancario e le associazioni di categoria nazionali e locali.

Una regione con oltre 600 milioni di consumatori non può essere trascurata dal nostro Made in Italy, così come ha anche sottolineato il Vice Ministro per lo Sviluppo Economico, Calenda, che ha partecipato alla missione accompagnato anche dal Vice Presidente di Confindustria, Paolo Zegna, tra gli altri. La Malesia in particolare è un mercato (oltre 25 milioni di consumatori) che rappresenta un ottimo sbocco per i nostri prodotti apprezzati e ricercati.

Dunque, infrastrutture, fondi sovrani, oil&gas, accordi commerciali, questi e tanti altri i temi affrontati. Di particolare rilievo il master plan per lo sviluppo urbanistico di Singapore, per rafforzare l’immagine del paese come città interamente dedicata al business, senza trascurare la qualità della vita dei suoi abitanti. Un approccio eco-compatibile, sia nelle infrastrutture che nelle abitazioni provate. Si prevede ad esempio l’istituzione di water taxi, la creazione di nuove aree a verde pubblico e di nuove piste ciclabili. Si è discusso anche della black list, che rappresenta sicuramente un ostacolo per l’espansione delle imprese italiane in loco ed è stato anche sottolineato l’impegno a favore di una risoluzione alla questione. 

E’ essenziale cogliere le opportunità e rafforzare la nostra presenza in loco, in paesi che crescono (e continuano a farlo) a ritmi davvero interessanti e non bisogna dimenticare che sia nel caso di Singapore che della Malesia si configurano come hub e dunque come punto di partenza per l’intera regione del Sud est Asiatico.

Fonte: rielaborazione dati da Diplomazia Economica Italiana.