Un'Italia da export: intervista con Lisciani

Un'Italia da export: intervista con Lisciani

09 Novembre 2016 Categoria: Un'Italia da Export

Nella nostra rubrica “Un’Italia da Export” abbiamo il piacere di ospitare i contributi delle eccellenze targate Made in Italy che con competenza e coraggio si affacciano sui mercati internazionali. Tra queste c’è il Gruppo Lisciani, una worldwide educational company di riferimento per gli individui, le famiglie, i professionisti e gli istituti che vogliono dedicare il proprio tempo ad attività educative, ludiche e sane per la mente. Lisciani crea, progetta e realizza prodotti e servizi a carattere ludico-educativo investendo nell’innovazione ed esplorando nuove tecnologie sempre nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro, elementi che hanno portato l’azienda a conseguire la certificazione integrata qualità-ambiente-sicurezza (ISO 9001 e ISO 14001). Ne abbiamo parlato con Franco Lisciani, AD della società, che ha spiegato come il Gruppo Lisciani svolga da ormai quarant’anni ma con immutata passione attività di ricerca e sperimentazione sulle strategie di apprendimento dei più piccoli.

Ci racconti brevemente la storia della Sua Azienda…

Il Gruppo Lisciani viene fondato nel 1970 dal professor Giuseppe Lisciani con la pubblicazione di guide didattiche per gli insegnanti. In seguito, l’azienda diversifica il proprio business ed oggi Lisciani crea, produce e distribuisce più di 6,5 milioni di prodotti costituendo un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie che guardano con attenzione alla formazione dei propri figli.

Quali sono gli elementi e le condizioni che hanno decretato il successo della Sua Azienda sul mercato attuale?

E’ stato fondamentale riuscire ad unire l’eccellenza nella qualità della didattica all’investimento verso l’innovazione e la tecnologia. Ad esempio, siamo stati i primi a realizzare uno smartphone tutto per i bambini, Mio Phone. A nostro parere oggi la tecnologia deve essere capace di sposarsi con la didattica e noi abbiamo lavorato in questa direzione.

In questi anni di crisi, quanto la ricerca del successo sui mercati internazionali è stata una scelta e quanto una necessità per la Sua azienda?

In Italia Lisciani è una azienda leader. Oggi il nostro piano industriale prevede una forte espansione sui mercati esteri dove già registriamo i primi successi. La nostra mission infatti è: “Vogliamo essere una worldwide educational company capace di rendere l’apprendimento efficace e divertente”.

Quale metodologia di ingresso avete adottato per fare business all’estero e in quali mercati siete oggi presenti?

Come in Italia, anche all’estero vogliamo che il consumatore riconosca la nostra validità didattica insieme all’utilizzo di materiali di elevata qualità con prezzi accessibili.
I Paesi core per la nostra espansione sono Francia e Polonia, dove abbiamo aperto le nostre filiali. La Francia è un mercato maturo ma al tempo stesso molto grande e con un’ampia fetta di consumatori avvezzi all’educazione precoce. La Polonia è un mercato dinamico ed effervescente, in forte crescita. Ma, con importanti accordi di distribuzione, siamo presenti su quasi tutti i mercati europei: Germania, Inghilterra, Spagna, Russia, Ungheria, Grecia, Turchia e molti altri.

Qual è il “peso” delle attività internazionali oggi sul vostro business?

Il peso è importante e sarà sempre crescente: dobbiamo abituarci a pensare in modo internazionale. Lavoriamo costantemente per crescere sempre di più, affermandoci nei Paesi sopra citati e cercando di aprirci verso altri mercati. Questo grazie allo sviluppo di piani di comunicazione importanti da una parte e investimenti commerciali dall’altra.

Nel Vostro percorso di espansione all’estero siete stati supportati da strutture pubbliche e/o da società di consulenza private?

Siamo supportati dalle più importanti società di consulenza privata - come Ernst & Young - crediamo nell’importanza di avere i migliori al nostro fianco per raggiungere determinati obiettivi.

Com’è il rapporto con la burocrazia all’estero e, più in generale, quali sono state le principali difficoltà riscontrate?

Non abbiamo avuto nessun tipo di difficoltà con la burocrazia nei diversi Paesi, lavoriamo a stretto contatto con tutti i nostri collaboratori supportandoli in ogni momento.

Quali sono i vostri piani futuri di sviluppo? Avete già in mente nuovi mercati da conquistare?

Tra pochi giorni uscirà un nuovo prodotto che promette di rivoluzionare, ancora una volta, il mondo del giocattolo hi tech. Si chiama “Mio Amico Robot”, un automa dall’altissima strumentazione tecnologica che interagisce con i più piccoli (3-8 anni). Un vero e proprio amico che cresce, si emoziona, insegna e cammina veramente: in poche parole la tecnologia al fianco della didattica!

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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