Expatriamo in Tunisia: lo Stato africano più vicino al Belpaese

Expatriamo in Tunisia: lo Stato africano più vicino al Belpaese

19 Settembre 2017 Categoria: Expatriamo Paese:  Tunisia

Quali sono le principali ragioni che rendono la Tunisia un Paese attrattivo per chi vuole trasferirsi e/o fare impresa? Esaminiamole insieme nel nuovo approfondimento di Exportiamo.it!

La Repubblica Tunisina è il più piccolo degli stati del Nord-Africa e conta poco più di undici milioni di abitanti di cui il 99% è di religione islamica.
La Tunisia è stato il primo Paese del Maghreb a compiere la grande rivoluzione chiamata “Rivoluzione dei Gelsomini” (14 gennaio 2011), che ha provocato la caduta del regime del Presidente Ben Ali, al potere da 23 anni (1987-2011).

La lingua ufficiale è l’arabo, nella sua variante locale, la lingua tunisina, mentre la lingua veicolante è il francese, parlato dalla maggioranza della popolazione. Anche le indicazioni sono bilingue (arabo e francese) mentre l’unità monetaria è il dinaro tunisino (Dt).

Tunisi è la capitale economica e commerciale dello stato (2 milioni e mezzo di abitanti), si trova nel Nord del Paese ed è suddivisa in molteplici quartieri.

La Tunisia, è il Paese del Nord Africa più vicino all’Italia ed è da sempre considerata come uno Stato amico ed un partner privilegiato.

A meno di tre ore di volo dalle metropoli europee e dalle grandi città del Medio Oriente, la Tunisia offre una serie di vantaggi a chi decide di installarvisi:

  • prossimità geografica, culturale e linguistica con l’Europa;
  • economia competitiva e aperta;
  • infrastrutture sviluppate ed in costante miglioramento;
  • buona qualità della vita.

I connazionali italiani iscritti all’Aire sono circa 4000, concentrati tra la capitale e le città costiere. Ci sono italiani residenti anche nelle regioni interne, dove in genere gestiscono imprese offshore.

Pratiche burocratiche ed ottenimento della residenza

Per il trasferimento in Tunisia, un cittadino italiano può richiedere il permesso di soggiorno dopo aver abitato per almeno 6 mesi sul territorio del Paese (anche non continuativi), oppure se ha un contratto di lavoro o se si sposa con un cittadino/a tunisino/a.

Al momento della richiesta del permesso di soggiorno (da richiedere presso l’Ufficio di Polizia competente più vicino all’indirizzo presso il quale ci si trasferisce) viene rilasciata una carta di soggiorno provvisoria che poi viene sostituita dopo circa 3-4 mesi con la carta di soggiorno definitiva. Il primo permesso è valido per un anno e rinnovabile di anno in anno dietro presentazione di tutta la documentazione, che varia a seconda della natura della carta.

Il clima

A rendere la Tunisia molto apprezzata dagli stranieri contribuisce il suo clima piacevole, con giornate soleggiate durante tutto il corso dell’anno. Sulla costa il clima è infatti di tipo mediterraneo, con inverni miti anche se a volte piovosi. I mesi di gennaio e febbraio sono quelli più freddi e si verificano anche precipitazioni nevose sulle montagne (nel nord-ovest del Paese).

Le estati sono calde, talora afose, ma mitigate dalla brezza marina. In questa stagione, le spiagge sono molto affollate (ultimamente soprattutto la regione del Cap Bon) sia dai locali tunisini che dai turisti.

Il clima è invece molto arido o desertico nelle zone interne, dove in estate si raggiungono temperature molto elevate (anche al di sopra dei 45°) e le piogge sono scarse. I periodi ideali per viaggiare in Tunisia sono la primavera e l’autunno.

Un’economia aperta

Grazie agli accordi preferenziali con numerosi Paesi, la competitività della sua economia e la posizione centrale nel Mediterraneo, la Tunisia offre un accesso diretto ai mercati circostanti.

Si tratta di un’economia piuttosto aperta con libertà di investire nella maggioranza dei settori. La Tunisia è la prima destinazione turistica nel Sud del Mediterraneo, il primo esportatore mondiale di datteri, secondo esportatore mondiale di olio d’oliva verso l’Unione Europea, il secondo Paese esportatore di prodotti bio, il quinto fornitore di abbigliamento verso l’UE ed il secondo verso la Francia.

In base ai dati più recenti, il tessuto industriale della Tunisia conta 5.444 imprese aventi un organico pari o superiore a 10 persone, di cui 2.383 sono totalmente esportatrici, principalmente in questi settori: agroalimentare, materiali da costruzione, ceramica e vetro, industria meccanica, elettrica e chimica, tessile e abbigliamento, industria del legno, del sughero, del mobile, del cuoio e della calzatura.

I principali partner commerciali della Tunisia sono la Francia, l’Italia, la Germania e il Belgio.

Il costo della vita in Tunisia

Il costo della vita in Tunisia è molto variabile: per i salari medi tunisini la vita è abbastanza cara, se invece si considerano i salari europei, il costo della vita è decisamente più basso e permette di vivere agiatamente (ragione per la quale anche molti pensionati italiani decidono di trasferirsi nel Paese).

Il costo della vita cambia notevolmente in funzione del quartiere in cui si vive. Affittare appartamenti di grandi metrature, duplex o villette può costare oltre duemila euro al mese ed anche acquistare prodotti non locali, come caffè, biscotti, formaggi, detersivi e tutto ciò che viene importato è piuttosto dispendioso.

Per risparmiare, occorre recarsi nei mercati souk e nei centri dislocati. I prezzi di alcuni beni di prima necessità (pane, pasta, latte) sono calmierati.

Quanto ai trasporti pubblici, hanno un costo basso, in taxi per percorrere un paio di km si spendono circa 2dt (meno di un euro), mentre la benzina è a circa 70/80 centesimi al litro.

La sanità e i suoi settori di eccellenza

Una menzione va fatta per i costi in ambito sanitario. Il settore medico infatti gode di livelli di eccellenza, tanto che la Tunisia è una meta affermata per il turismo sanitario. Qui arrivano moltissimi stranieri europei, ma anche i vicini libici, che si recano nel Paese per curarsi (soprattutto per cure dentistiche e chirurgia estetica). I costi sono più ridotti rispetto all’Europa (20-25 euro in media per una visita specialistica) ed i servizi offerti sono al pari di quelli europei.

Malgrado l’attuale situazione macroeconomica del Paese sia molto fragile per via dei disagi sociali dovuti alla disoccupazione, alle disparità regionali e alla caduta del dinaro, il governo ha messo in atto numerosi provvedimenti anticrimine per garantire la sicurezza della popolazione e tutti i cittadini stranieri presenti sul territorio.

Il regime fiscale

Il numero di persone che si trasferisce in Tunisia è in continua crescita e questo fenomeno è da associare alle numerose agevolazioni che il sistema fiscale offre e al costo delle vita più basso.

Per chi vuole investire in Tunisia le agevolazioni fiscali e burocratiche sono numerose, le procedure semplificate, la tassazione sulle esportazioni è ridotta.

Anche ai pensionati italiani che si trasferiscono in Tunisia, la legge concede importanti vantaggi fiscali che portano a un aumento della pensione netta percepita. La legge tunisina n. 2006-85 del 25 dicembre 2006 (art. 35) ha infatti sancito, a partire dall’anno 2007, un regime di abbattimento della tassazione dell’80% sulle pensioni percepite dai cittadini di vari Paesi (tra cui anche l’Italia) e con i quali la Tunisia ha stipulato le convenzioni contro la doppia imposizione.

Grazie a tali convenzioni, sulla pensione lorda la Tunisia prevede una deduzione dell’imponibile pari all’80%, tassando quindi solo il 20% rimanente.

Fonte: a cura di Alina Gianfrancesco corrispondente da Tunisi di ItalianiOvunque.com, redazione@exportiamo.it

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