I banner pubblicitari online sono fastidiosi, mentre milioni di persone comuni ogni giorno postano sui social network fotografie che involontariamente raccontano le aziende in modo creativo e coinvolgente: perché non unire le due cose?

È da questa intuizione che nasce Friendz, la startup che ha creato un sistema per monetizzare i post che vengono condivisi con gli amici e dare visibilità ai brand. Un modo per guadagnare con i social network, insomma, senza dovere necessariamente essere degli influencer.

Il meccanismo è tanto semplice quanto geniale: Friendz fa svolgere ai suoi utenti la produzione, su richiesta dell’azienda, di contenuti fotografici, che prendono il nome di«User Generated Content», dando in cambio crediti spendibili nei principali e-commerce.

Un modello che sembra funzionare: 270mila utenti registrati in Italia, in pochi mesi in Spagna ha già raccolto 50mila nuovi iscritti. L’esercito social di Friendz è formato da persone tra i 18 ed i 55 anni, rappresentative della popolazione italiana connessa a internet. È una vera potenza a cui le aziende possono attingere: grazie a tutte le sfide e alle attività social di cui è protagonista, la community compie mensilmente 9.742.000 interazioni, 1.000.000 azioni social e risponde a 1.350.000 survey answers.

In poco meno di 4 anni Friendz è passata da un’idea da “salotto” a un’impresa da ICO (Initial Coin Offering) – lanciata per immettere sul mercato la propria cryptovaluta (i FriendzCoin) che ha permesso di raccogliere i fondi necessari per ampliare e strutturare l’azienda -, fino a diventare una realtà imprenditoriale che oggi conta collaborazioni con oltre 200 brand multinazionali e un team in continua espansione di oltre 50 dipendenti, distribuito tra gli uffici di Chiasso, Milano, Madrid e Roma.

Tra i programmi per il futuro c’è l’idea di diversificare le linee di business, creare lo spazio per altre attività come una sorta di ricerca di mercato basata sul contributo di migliaia di partecipanti, ma anche unire il mondo fisico a quello digitale estendendo le attività che svolgono gli utenti oltre i social network. Nei punti fisici, nei negozi, nei centri commerciali: ciò che nasce in rete, naturalmente, si sviluppa anche fuori.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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