Torna a crescere il turismo nel nostro Paese con l’emergenza Covid-19 che finalmente torna a far respirare i flussi turistici, con importanti incrementi sia per gli arrivi che per le presenze nel Belpaese.

Secondo un’analisi condotta da Demoskopika in occasione della Bit, Borsa Internazionale del Turismo, i flussi turistici nel nostro Paese vedranno nel 2022 circa 343 milioni di presenze e poco più di 92 milioni di arrivi, rispettivamente con un incremento del +35% e del +43% rispetto all’anno scorso.

Numeri interessanti che vedono le previsioni della spesa turistica dell’anno in corso a un ammontare di 26 miliardi di Euro, in crescita del +11,8% rispetto al dato del 2022.

Tuttavia, pesa fortemente sul comparto la guerra in Ucraina e lo studio evidenzia come i numeri siano ancora lontani da quelli del periodo pre-pandemia, con i pernottamenti che continueranno a segnare un calo del -21,4% e gli arrivi un -29,6% rispetto ai dati del 2019. Infatti, per l’anno in corso si stima una perdita di oltre 300 mila turisti ucraini e russi, pari a una riduzione di 2,4 milioni di presenze e una minore spesa turistica di quasi 180 milioni di euro.

Una tendenza emersa con la pandemia è stata l’esplosione del “turismo sostenibile”. Infatti, il presidente di Demoskopika Raffaele Rio ha spiegato che “è necessario sfruttare consapevolmente le risorse del Pnrr per sostenere la ripresa del turismo dirigendo risorse anche verso aree individuate sulla base della concentrazione di un’offerta di servizi integrati e della capacità di attrarre le nuove tendenze. Il turismo come lo abbiamo conosciuto fino a qualche tempo fa è probabilmente, se non definitivamente, in letargo. Il sistema ha necessità di subire una profonda trasformazione in chiave di sostenibilità per rispondere adeguatamente ai nuovi comportamenti di acquisto. Gli individui, al momento della scelta della vacanza prestano sempre maggiore attenzione al rispetto delle comunità locali, all’interesse di vivere esperienze uniche immersi nella cultura e nella specificità dei territori”.

L’analisi riporta anche i dati dell’Istat sul turismo degli italiani, che certificano come l’emergenza Covid-19 sia ancora pressante sulla ripresa della domanda turistica. Nel 2021, infatti, i viaggi dei residenti in Italia sono stati 41 milioni e 648mila (281 milioni e 491mila i pernottamenti), che si avvicinano ai livelli del 2020 ma sono ancora lontani da quelli precedenti alla pandemia del 2019.

Timidi segnali di ripresa si registrano per le vacanze di 4 o più notti (+25%) e per le vacanze estive. Le persone che hanno fatto almeno una vacanza tra luglio e settembre sono il 33,9%, contro il 30,9% del 2020. In ripresa rispetto al primo anno di pandemia (+29%), i viaggi all’estero sono solo il 26% di quelli registrati nel 2019 mentre è stabile la scelta di località italiane (89,3% dei viaggi).

Oltre la metà degli italiani (51%) avrebbe deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi, con il 16% che ha già prenotato. Al netto di chi ci sta pensando, ma manifesta ancora un livello di indecisione (18%), gli italiani pronti sarebbero circa 30 milioni.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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