Vino Made in Italy: Export al +12% nel Primo Quadrimestre 2022

Vino Made in Italy: Export al +12% nel Primo Quadrimestre 2022

02 Agosto 2022 Categoria: Food & Beverage

Il vino Made in Italy cresce nei mercati esteri con un incremento del +12% dell’export nonostante la guerra in Ucraina e le prime avvisaglie di recessione. Tuttavia, sulle aziende pesa l’aumento dei costi delle materie, dalle bottiglie ai tappi, dalle etichette agli imballaggi. Questo il quadro che emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Istat sui primi quattro mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Secondo le stime di Coldiretti, il valore delle vendite estere di bottiglie italiane potrebbe sfiorare per la prima volta gli 8 miliardi di Euro nel 2022, trainate in particolar modo dalla crescita negli Stati Uniti che sono il principale mercato al di fuori della UE. Sul continente europeo invece – sottolinea Coldiretti – il vino Made in Italy trova nel mercato tedesco il suo maggior consumatore, ma cresce anche in casa dei nostri primi concorrenti visto che la Francia registra un forte incremento degli acquisti di bottiglie italiane (+37%) e nel Regno Unito, nonostante la Brexit, i consumi sono balzati del +31% nel primo quadrimestre trainati dal grande successo delle bollicine, ma non solo.

A frenare la corsa del vino italiano è soprattutto la crescita esponenziale dei costi con un +35% in media a causa delle tensioni su energia e materie prime generate dalla guerra in Ucraina con incrementi unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega la Coldiretti – arrivano a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di Euro con anche difficoltà a reperire materiali per l’imbottigliamento. Una bottiglia di vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali.

Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%.

Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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