Parmigiano Reggiano: nei Primi 9 mesi 2022 +1,3% di Vendite Estere

Parmigiano Reggiano: nei Primi 9 mesi 2022 +1,3% di Vendite Estere

14 Ottobre 2022 Categoria: Food & Beverage

Dopo un giro d’affari al consumo pari a 2,7 miliardi di euro nel 2021, nei primi nove mesi di quest’anno il Consorzio Parmigiano Reggiano registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un incremento delle vendite totali del 2,9% (95.079 tonnellate vs 92.366 tonnellate), con un aumento dei volumi anche nei mercati internazionali, che crescono dell’1,3% (43.887 tonnellate vs 43.331). E’ quanto emerso dall’assemblea generale del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Segno positivo anche per le vendite nel mercato italiano: +4,4% (51.191 tonnellate vs 49.035), grazie alla ripresa del canale della ristorazione e delle vendite dirette che aumentano del 4% (10.990 tonnellate vs 10.570 tonnellate). Prima nello sviluppo la Spagna (+12,4% con 999 tonnellate vs 889 tonnellate del terzo trimestre 2021), bene anche Stati Uniti, primo mercato estero per la Dop Parmigiano Reggiano (+8,2% con 10.326 tonnellate vs 9.539 tonnellate), e Francia (+7,2% con 9.323 tonnellate vs 8.697 tonnellate). Buoni i risultati anche Oltreoceano, con il Giappone che cresce del 51% (632 tonnellate vs 419) e l’Australia che segna un +12,7% (381 tonnellate vs 338 tonnellate).

Le aziende del Consorzio Parmigiano Reggiano “hanno reagito bene alla pandemia, alle incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica accesasi con l’invasione russa del 24 febbraio, al caro energia e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati”, scrive in una nota il consorzio. “Il terzo trimestre 2022 conferma il sostanziale ‘premio’ dei consumatori, che dalla pandemia continuano a dimostrare fedeltà ai valori della nostra Dop, con un +2,9% di crescita a volume – ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – Nonostante i risultati positivi, siamo preoccupati dalla situazione economica italiana e dalle difficoltà che stanno affrontando le famiglie per l’aumento dei prezzi e per il caro energia. Per questo motivo, il Consorzio ha adottato un pacchetto di azioni straordinarie per un importo pari a 850mila euro: si tratta di attività promozionali in collaborazione con le più importanti insegne della Gdo mirate a sostenere la domanda in un periodo di grande incertezza che potrebbe portare a una contrazione dei consumi del nostro prodotto”.
Sempre in un’ottica di esigenza di equilibrio tra domanda e offerta da consolidare nel mercato e di tutela ulteriore del prodotto, l’assemblea ha affrontato il tema delle norme che regolano la produzione di formaggi similari/comparabili al Parmigiano Reggiano, modificando lo statuto e introducendo il divieto di produrre, nei caseifici della filiera, altri formaggi comparabili/confondibili con la Dop.

L’assemblea ha infine deliberato di portare la franchigia di esenzione contributiva al 3% rispetto alla contribuzione aggiuntiva prevista dal piano di regolazione dell’offerta come misura di avvicinamento al nuovo piano. In sostanza, la franchigia va a stabilire il volume dell’eccedenza produttiva non assoggettata alla “contribuzione aggiuntiva” fissata dal Consorzio a carico dei caseifici in caso di superamento degli obiettivi assegnati.

Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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