Molti punti vendita storici in Giappone ultimamente stanno chiudendo i battenti a causa del calo delle vendite, ma per sopravvivere il settore retail nipponico sta evolvendo verso un nuovo business model che integra online e offline in una prospettiva di multicanalità.
Secondo i dati resi disponibili dalla Japan Department Stores Association (JDSA), le vendite dei grandi magazzini in Giappone nel 2022 sono aumentate del 13,1% rispetto all’anno precedente. La crescita sarebbe dovuta all’aumento del numero di persone che ha ripreso a uscire per fare shopping e ad un ritorno dei visitatori stranieri dopo l’abolizione delle misure restrittive per la prevenzione della diffusione dei contagi da Covid-19.
Nonostante ciò, non pochi grandi magazzini stanno chiudendo i propri punti vendita, non solo nelle aree rurali ma anche nei centri città. Basti pensare che il 31 gennaio, il negozio principale dei grandi magazzini Tokyu (Tokyu Honten), nel quartiere di Shibuya a Tokyo, ha chiuso i battenti dopo 55 anni di attività. Lo stesso giorno anche Takashimaya di Tachikawa, una cittadina alla periferia di Tokyo, ha cessato l’attività. Anche Fujimaru, l’unico grande magazzino dell’Hokkaido orientale, ha chiuso dopo 120 anni. Stando ai dati della JDSA, alla fine del 2022 il numero di punti di vendita dei grandi magazzini in Giappone era pari a 185 per 71 società, con un calo del 40% rispetto al picco del 1999, quando i negozi erano 311 relativi a 140 società. Anche il valore delle vendite, per quanto sia in risalita rispetto al periodo pandemico (4.981,2 miliardi di yen, circa il 90% del livello del 2019), è pari soltanto alla metà del picco raggiunto nel 1991 (9.713 miliardi di yen) e non c’è dubbio che le vendite dei grandi magazzini si stiano riducendo.
Cambiamento nello stile dello shopping
Un altro fattore del quale i grandi magazzini devono tener conto è che i consumatori tendono a ridurre il numero di visite nei loro negozi. Secondo un’indagine condotta nel 2021 dalla società di ricerca online My Voice.com, la percentuale di intervistati che ha risposto di “andare raramente” o “non aver mai usato” i grandi magazzini è aumentata di anno in anno, raggiungendo la percentuale del 54,7% negli anni oggetto dell’indagine. Considerato che lo shopping online si è diffuso durante questi ultimi anni caratterizzati dalla pandemia, si prevede che la tendenza a recarsi saltuariamente nei grandi magazzini continuerà.
Riforma del “business model” tradizionale
Un grande magazzino, tuttavia, continua a rimanere sempre sulla cresta dell’onda: nel 2022 le vendite del negozio principale dei grandi magazzini Isetan a Shinjuku (Tokyo), che vanta le migliori vendite annuali per punto vendita tra tutti i grandi magazzini del Giappone, sono cresciute di un significativo 30,6% su base annua, nonostante il numero di visitatori stranieri in Giappone non fosse ancora tornato ai livelli del periodo prepandemico. Si prevede, infatti, che le vendite per l’anno fiscale 2022 (01/04/2022 - 31/03/2023) supereranno il record di circa 304 miliardi di yen registrato nell’anno fiscale 1993. Isetan Mitsukoshi Holdings afferma: “Abbiamo cercato di proporre prodotti che corrispondono agli interessi del singolo cliente e modificato la strategia per i clienti VIP. Così facendo, siamo riusciti a migliorare non solo il tasso di acquisto ma anche il prezzo unitario di acquisto per singolo cliente. L’importante è utilizzare strategie diverse e focalizzarsi su “legami personalizzati” con il singolo cliente, evitando di trattarlo in modo anonimo”.
Sebbene Isetan continui a dare la massima priorità al supporto diretto ai clienti da parte del personale specializzato del negozio, contemporaneamente si sta concentrando anche sulla digitalizzazione, utilizzando l’Intelligenza Artificiale al fine di dotare di valore aggiunto i servizi offerti i clienti. Il progetto di digitalizzazione include l’introduzione di un’app dotata di IA che rende possibile la fornitura di servizi personalizzati ai clienti basati sulle loro preferenze, nonché la creazione di una versione virtuale del negozio per smartphone. La nuova svolta tecnologica intrapresa dal negozio ha riscosso grande consenso da parte della clientela.
Il cambiamento nello stile dello shopping rende difficile per i grandi magazzini competere con i vari rivenditori che emergono sul mercato, come ad esempio le piattaforme internazionali di e-commerce, i siti di aste online etc. D’altro canto, i grandi magazzini godono ancora di un’assoluta fiducia da parte dei clienti soprattutto per l’acquisto di prodotti di fascia alta. In particolare i consumatori molto abbienti tendono a preferire i grandi magazzini in quanto in un unico negozio possono effettuare acquisti di prodotti molto diversi tra loro, dai generi alimentari all’abbigliamento dei marchi internazionali. Quando si tratta di acquistare oggetti dal valore elevato, incluse opere d’arte, gioielli o orologi - spesso di note maison internazionali - per questo tipo di clientela i grandi magazzini ricoprono il ruolo di “concierge”. Essi garantiscono infatti non solo la qualità del prodotto ma offrono il vantaggio esclusivo di fornire servizi di post-vendita a lungo termine, costituendo un punto di riferimento affidabile anche dopo decenni dall’acquisto effettivo. Non è un caso che le vendite dei prodotti della fascia altissima sono state molto positive anche durante il periodo della pandemia.
Il punto chiave per la sopravvivenza dei grandi magazzini risiede quindi su strategie mirate ai consumatori estremamente abbienti nonché sull’ampliamento dei servizi digitali su misura per le esigenze del singolo cliente in una prospettiva di multicanalità.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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