Export Cucine Made in Italy: Spinge l’Alto di Gamma con gli USA in Prima Linea

Export Cucine Made in Italy: Spinge l’Alto di Gamma con gli USA in Prima Linea

15 Novembre 2023 Categoria: Design

Le esportazioni di cucine italiane nel 2022 hanno registrato un notevole aumento del 15%, consolidando ulteriori quote di mercato in Europa, Asia e negli Stati Uniti, con margini di sviluppo nel mercato di fascia alta.

Il mercato europeo dei mobili per la cucina ha mantenuto le sue dimensioni nel corso dell’anno, con un aumento significativo dei prezzi ma una diminuzione di circa il 2% nelle quantità, pari a circa 7 milioni di ambienti venduti. Questo risultato, tutto sommato positivo, tiene conto della crescita notevole del 2021, degli impatti dei conflitto russo-ucraino, dell’inflazione e del rischio di una riduzione della crescita economica, come attestato dalle elaborazioni di Csil sui dati Eurostat.

Le esportazioni italiane di mobili per la cucina sono cresciute del 15%, una performance inferiore al +20% della Spagna ma superiore al +9% della Germania, il principale esportatore mondiale. Le importazioni sono cresciute del 20% in Francia e nel Regno Unito.

Le esportazioni italiane si concentrano principalmente sulle fasce media e alta del mercato, con aziende di lusso come Boffi e Poliform, insieme ai leader della fascia media come Veneta Cucine e Scavolini. Nel 2022, le esportazioni italiane del settore hanno superato il miliardo di euro, con la Francia come principale mercato e gli Stati Uniti in seconda posizione, registrando un notevole aumento.

I primi 20 esportatori

Csil cita (in ordine sparso) i dati dei primi 20 esportatori italiani del settore cucina. Con volumi che variano all’incirca dai 15 ai 70 milioni di euro per azienda. Boffi, Veneta Cucine, Lube, Cubo Design, Cesar, Stosa, Arrital, sono fra le imprese che hanno mostrato i maggiori tassi di crescita all’estero (fra il 15%-20% e il 30% secondo i casi). Per Armony, il mercato principale è la Francia, destinazione di export molto importante (ad esempio) anche per Poliform, Cesar e Zecchinon. Una quota importante del giro di affari di Dada e Valcucine viene realizzato nei vari mercati europei. Negli Stati Uniti, Boffi e Scavolini hanno un punto di forza.

Veneta Cucine è presente all’estero con 250 punti vendita (circa 60 in Francia, 40 in Cina) di cui circa 70 monomarca. L’Europa rimane l’area più importante per Veneta Cucine (Francia in particolare), ma il trend in crescita si registra anche in Asia, con la Cina (secondo mercato estero) in primis. Snaidero è presente all’estero con oltre 200 punti vendita, inclusi 12 flagship store; Germania e Stati Uniti sono due mercati importanti. Dal punto di vista distributivo il canale del contract rappresenta circa il 25% del fatturato estero. Aran (con 400 punti vendita all’estero) è una delle aziende con una presenza all’estero maggiormente diversificata, e anche in questo caso il contract è un canale rilevante.

Prevalentemente europea (Francia, Germania, Gran Bretagna) anche la rete estera per Arredo 3, sempre citando (in ordine sparso) i primi 20 esportatori nazionali di mobili per la cucina. Per Lube, la crescita sui mercati esteri nel corso del 2022 è nell’ordine del 18%, con Francia, Spagna e Cina fra le destinazioni principali. Fra le aziende esportatrici di cucine per le quali il mercato asiatico ha un peso importante, citiamo Boffi, Arclinea, Scic, Euromobil.

Obiettivo Stati Uniti

Per gli Usa, l’Italia è “solo” il sesto Paese di provenienza delle importazioni di mobili per la cucina, ma è il primo importatore europeo e di alto gamma, con una crescita record nel 2022 (+26%) e oltre 100 milioni di USD di “vantaggio” italiano rispetto alla Germania (rispettivamente 155 e 50 milioni di USD). Ma è da rilevare che vi sono ancora praterie aperte negli States, basti pensare che le maggiori presenze italiane nel mercato del lusso americano (Arclinea, Boffi, Scavolini, Snaidero) vi detengono una quota di mercato limitata nell’ordine dell’1%.

Le aziende Italiane sono in genere partite da New York, seguita a ruota da Chicago e Los Angeles. Altri centri di rilievo per le nostre cucine in USA sono Boston, Houston, Washington, Miami. Location in cui troviamo in genere punti vendita dei brand italiani in posizioni prestigiose (dal Miracle Mile di Miami al River North District di Chicago) con dimensioni relativamente contenute (da 200 a 300 metri quadri), tra cui spicca lo showroom Boffi Soho con i suoi 800 metri quadri. Fra chi guarda con interesse al mercato statunitense, Csil ricorda inoltre il Gruppo Colombini, Veneta Cucine e Stosa.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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