La nautica italiana si conferma in grande slancio, con un portafoglio ordini mondiale che certifica il primato: oltre il 50% delle nuove imbarcazioni è costruito in Italia.

“Il Made in Italy, come export, pesa per oltre 626 miliardi di euro. Un terzo del prodotto interno lordo italiano passa da qui, dalla vendita all’estero dei nostri prodotti e delle nostre manifatture. E il mondo dell’industria nautica, a sua volta, vale oltre 10 miliardi di questa quota”. Matteo Zoppaspresidente dell’ICE, l’agenzia per la promozione internazionale delle imprese italiane – fotografa un settore che scoppia di salute durante la presentazione del nuovo Salone Nautico di Genova. E che conferma il trend di crescita degli ultimi anni, quando la pandemia ha paradossalmente fatto da detonatore di un mercato mai così ampio e ricco.

I principali mercati per la nautica italiana si confermano gli Stati Uniti e le isole Cayman (+59% di vendite nel 2023 rispetto al 2022), e poi Francia, Malta, Turchia e Hong Kong. Continua Zoppas: “Il Mimit (Ministero delle imprese e del Made in Italy) lavora per individuare le migliori occasioni per aumentare la competitività, e il nostro ruolo si esprime nella creazione di una ‘diplomazia della crescita’ in accordo con la Farnesina. Con oltre ottanta sedi esterel’Ice riesce a identificare i migliori target per i vari segmenti produttivi, e i numeri registrano come la nautica e il diporto in generale stiano mostrando numeri davvero importanti”.

Secondo i dati dell’agenzia, infatti, nel 2023 il settore della cantieristica ha dato occupazione a oltre 30.000 addetti a livello nazionale, pesando per il 3,23% del PIL. Ma guardando più in profondità, i numeri raccontano di una nicchia – quella del diporto e delle barche sportive, che si attesta a una quota di oltre 4 miliardi di euro di valore per l’export (con un significativo +15,9% sul 2022, e addirittura un +74% sul 2019).

I numeri del 2023 e del 2024

L’Italia si presenta quindi alla nuova stagione dei saloni internazionali come primo paese esportatore, con una quota mondiale del 20%, seguito dai Paesi Bassi (19%), Stati Uniti (10%), Francia (7%) e Germania (6%). Le tante e ricercate unità prodotte in Italia andranno poi a solcare mari e laghi di tutto il mondo, se consideriamo che i principali mercati di destinazione sono gli Usa (+1,2%, con una quota di 773 milioni di euro), Isole Cayman (+59%), Francia, Regno Unito, e poi Malta, Turchia, Hong Kong e Spagna. Da sottolineare anche la crescita dell’esportazione del 2023 verso gli Emirati Arabi Uniti, con una quota pari a 58 milioni di euro, in crescita del +91,8% rispetto al 2022.

Tra gennaio e maggio di quest’anno, riporta sempre l’Ice, la nautica ha già segnato nuovi punteggi idilliaci per il settore. L’export italiano, in soli cinque mesi, ha prodotto in questo segmento un valore di 1,6 miliardi di euro (distaccando lo stesso periodo dello scorso anno del +15,3%), mentre i mercati di destinazione si confermano analoghi, con una contrazione decisa negli Stati Uniti (-14,8%), Francia (-17,4%) ed Emirati Arabi Uniti (-35,2%), ma con una forte crescita in Spagna (+63,4%), Uk (+61,7%) e Isole Cayman (+133,7%).

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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