I numeri del 2023 hanno raggiunto i 2,5 miliardi di euro e i primi sette mesi 2024 fanno +12,7%. Nel quinquennio è il mercato extra-Ue a trainare la ripresa grazie soprattutto agli Stati Uniti.

Torna nettamente ai livelli pre-pandemia il mercato italiano delle macchine per bevande, enologia e imbottigliamento. Una fetta di made in Italy che vale quasi 2,5 miliardi di euro di esportazioni nel 2023, con una bilancia commerciale in positivo per 2,1 miliardi di euro. Lo scorso anno, il segmento è cresciuto del 18,5% sul 2022 e del 13,2% sul 2019, secondo i dati dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini. Il trend resta positivo anche nei primi sette mesi del 2024, con vendite fuori confine cresciute del 12,7%, per un valore di quasi 1,6 miliardi di euro.

Secondo il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti, il saldo delle esportazioni nette di fine 2024 dovrebbe toccare almeno i 2,2 miliardi di euro: “Un altro primato del made in Italy e un asset per l’intero settore vino e bevande che trova il suo punto di forza nella tecnologia e nell’innovazione”.

L’extra-Ue sostiene la ripresa

I dati, diffusi a poche settimane dalla 30esima edizione di Simei, salone internazionale delle macchine per l’enologia e l’imbottigliamento, in programma a Fiera Milano Rho, dal 12 al 15 novembre, dicono anche che la ripresa del comparto negli ultimi 5 anni è sostenuta dai mercati extra-Ue, che nel 2023 rappresentavano quasi i due terzi delle vendite all’estero di macchine per bevande, enologia e imbottigliamento, e che hanno registrato una crescita del 15% rispetto sul 2019.

Considerando sempre il quinquennio, gli Usa (che al Simei conteranno su una delegazione di 70 buyer) hanno trainato l’export, passando da una quota di mercato del 10,5% al 15,5% (vendite a +67,5%). Al Simei, prenderanno parte 575 aziende e marchi, in più di 30mila metri quadrati espositivi e delegazioni estere da 32 nazioni.

Il quadro dei primi 7 mesi 2024

In Unione europea, le vendite 2023 hanno registrato +9,9% sul 2019, grazie soprattutto a Germania e Francia (+16,8% e +14,7%), che tuttavia hanno rallentato tra gennaio e luglio 2024. Nell’anno in corso, l’Ue cresce del 2,4% ma emerge il dato negativo per la Francia (-16,2%) con la Germania stabile che, per valore delle vendite, cede il posto alla Spagna (+11,5%). Prosegue, invece, la corsa dei mercati extra-europei, con un +18,4% tra gennaio e luglio 2024, con l’Asia a +31,6%, l’America settentrionale a +11% (Usa +9,9%), e l’America centro-meridionale +9,8 per cento.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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