La meccanica italiana, il comparto che lo scorso anno ha prodotto più della metà del surplus commerciale italiano, non accenna a fermarsi e - come riportato nell’edizione odierna del Sole 24 Ore - cresce anche nel 2015 (+1,3%) arrivando a movimentare un giro d’affari pari a 44 miliardi di euro e dando lavoro a poco meno di 210.000 persone.

Anche gli investimenti realizzati nel settore meccanico sono stati ingenti negli ultimi dodici mesi sfiorando il miliardo di euro a livello complessivo e con un outlook positivo anche per il 2016, anno in cui si prevede un ulteriore crescita (+1%).

Un ruolo di primo piano nel rilancio del comparto lo ha giocato l’export ed in particolare sono tre i prodotti che hanno fatto registrare i rialzi più interessanti: macchine per il trattamento delle acque civili (+6,6%), macchine per la trasformazione della frutta (6,3%) e macchinari per l’industria dolciaria, per la lavorazione delle carni e per i carrelli industriali (4,9%). L’unica nota negativa è rappresentata dal settore Oil & Gas che ha subito una riduzione a livello di esportazioni.

L’Italia esporta questo tipo di prodotti soprattutto all’interno dei confini comunitari (42%) ma si certificano ottime perfomance anche nel continente asiatico (22%), in America del Nord (11%) ed in Africa (8%).

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