Il Made in Italy va forte anche in Australia, uno dei Paesi - almeno geograficamente - più complicati da raggiungere per le nostre produzioni.

Recentemente la Colmar Brunton, agenzia internazionale che produce ricerche di mercato, ha presentato i risultati di una indagine volta ad evidenziare quali siano i settori maggiormente interessanti per il Made in Italy a Melbourne e dintorni.

La ricerca attribuisce enormi potenzialità a calzature, pelletteria e abbigliamento italiani seguiti da design e articoli per la casa.

Ma a spiccare è soprattutto un dato: le calzature made in Italy sono il bene di consumo più interessante per il consumatore australiano!

In effetti quasi il 60% degli intervistati prenderebbe in considerazione l’acquisto di scarpe nostrane, oltre il 40% pagherebbe un prezzo più elevato rispetto ad altre calzature ed il 30% sarebbe addirittura disposto a spostarsi dal proprio quartiere per acquistarle.

Al di fuori del comparto tessile-abbigliamento un buon risultato è stato riscontrato anche per elettrodomestici e articoli per la casa e la cucina anche se si è notata una sotanziale differenza nella percezione della qualità, non considerata elevata come quella delle calzature Made in Italy.

In generale emerge che quasi la metà degli australiani è disposta all’acquisto di prodotti italiani ma solamente il 10% sarebbe disposto a pagare un prezzo più elevato. Anche l’arredo di design si posiziona bene nelle preferenze dei consumatori, ma soltanto per chi ha un reddito elevato (> $ 78.000 annui).

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