La Relazione consuntiva in materia di esportazione, importazione, transito intracomunitario ed intermediazione dei materiali d’armamento autorizzate dall’Italia relativa al 2016 e recentemente resa pubblica dal senatore Cotti del M5S apre per il Belpaese dei coni d’ombra su cui è bene riflettere.

In effetti da questo testo emerge un dato significativo: l’Italia, nel 2015, ha registrato un incredibile incremento nell’export di materiali d’armamento pari al +197,4% rispetto al 2014 mentre, nel 2016, la stessa voce è cresciuta dell’85%. Grazie a questi incrementi il giro d’affari annuo del comparto ha raggiunto circa 14,6 miliardi di euro.

A beneficiare della situazione sono molte aziende del settore ed in particolare quelle di proprietà o partecipate dal gruppo Leonardo (ex Finmeccanica). Notevole anche il boom della Rheinmetall che passa, nel giro di un anno, dal 19esimo al terzo posto nel ranking mondiale (preceduta solo da Leonardo e GE AVIO) decuplicando il proprio export passato da 52 a circa 500 milioni di euro.

La Relazione annuale evidenzia soprattutto la commessa relativa alla vendita di 28 Eurofighter della Leonardo al Kuwait del valore di 7,3 miliardi di euro. Proprio il Kuwait (7,7 miliardi) è al primo posto tra gli 82 Paesi destinatari di armamenti italiani seguito da Gran Bretagna (2,5 miliardi), Germania (1,1 miliardi), Francia (574 milioni), Spagna (444 milioni), Arabia Saudita (427,5 milioni), Usa (380 milioni), Qatar (341 milioni), Norvegia (226 milioni) e Turchia (133,4 milioni).

Per ulteriori info si può consultare la versione integrale della Relazione sia sul sito del Senato della Repubblica sia su quello della Camera dei Deputati.

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