Nel corso dell’Anno del Turismo Europa-Cina 2018, nasce il progetto “Italia 2018 Top Destination” promosso dal CITS, Chinese International Travel Service, volto alla promozione di un nuovo concetto di turismo italiano e che porterà ad un +10% dei flussi turistici in entrata in Umbria, Campania, Calabria e Puglia.

Secondo i dati elaborati dallAgenzia Nazionale del Turismo il 2017 è stato un anno di grandi successi per la destinazione Italia. Nella classifica mondiale per arrivi turistici internazionali, infatti, l’Italia si è posizionata al quinto posto dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina, crescendo di quasi il 10% nel periodo gennaio – ottobre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ed è proprio nell’ambito dell’anno Europa–Cina che le aziende della filiera turistica italiana dovranno riuscire a cogliere le opportunità provenienti dall’incremento dei flussi turistici dall’Oriente.

Le nuove opportunità derivano anche dall’accordo, raggiunto a Milano lo scorso febbraio durante la storica manifestazione “Borsa Internazionale del Turismo 2018”, tra Zhang Chunlei, general manager di CITS - primo tour operator di Stato in Cina che rappresenta il Ministero del Turismo nel mondo - e quattro regioni italiane ovvero Campania, Calabria, Puglia e Umbria.

L’accordo raggiunto prevede, oltre all’impegno di CITS per l’incoming di flussi turistici cinesi verso le regioni, la realizzazione di una campagna di comunicazione e promozione in Cina di notevole spessore in termini di contenuti mediatici e di risorse economiche impegnate, di cui più dell’80% a carico del tour operator cinese.
Secondo i dati raccolti dal CITS, in Italia i turisti cinesi sono 1,3 milioni l’anno, e si ritiene che la destinazione Italia abbia un grande potenziale di crescita e sviluppo. CITS, pertanto, intende ampliare la propria offerta con nuovi itinerari e pacchetti turistici che portino i viaggiatori asiatici a scoprire anche le regioni meridionali, prediligendo un turismo culturale e naturalistico. Questo è lo scopo di “Italia 2018 Top Destination”, progetto che prevede l’arrivo di circa 9-10 mila turisti asiatici nel biennio 2018/2019.

Il nuovo orizzonte dei tour operator del Celeste Impero è il viaggio “esperienziale” dove i luoghi di interesse sono borghi, campagne ed alcune cittadine meno conosciute del Belpaese. Ed è questo tipo di turismo che ha spinto 15 Top Manager di settore, guidati dallo stesso Chunlei, in Campania, Calabria, Puglia e Umbria. Il progetto, secondo le previsioni del CITS, condurrà ad un aumento dei flussi turistici in entrata del 10% ogni anno e comporterà un cambiamento anche nella qualità della permanenza. Non più un turismo “mordi e fuggi”, ma più di qualità e che permetta al turista asiatico di vivere “all’italiana”.

Altro obiettivo di “Italia 2018 Top Destination” è quello di incoraggiare il turismo cinese nei periodi al di fuori dell’alta stagione (da gennaio a marzo e da settembre a novembre), sfruttando le particolari festività locali, come il Capodanno cinese e il Guoqing- jie, ossia la Festa della Repubblica.

L’apertura dell’Italia allo scambio turistico con la Cina, tuttavia, avviene su più fronti. All’inizio dell’Anno del Turismo EU-Cina, infatti, è stato firmato a Venezia l’accordo di cooperazione turistica Italia-Cina, con lo scopo di favorire gli scambi e la collaborazione tra l’Italia e la Cina in ambito turistico, per sviluppare il turismo sostenibile e le destinazioni globali. In particolare, sono state individuate una serie di linee di cooperazione che prevedono la valorizzazione nei rispettivi Paesi delle destinazioni turistiche alternative ai tradizionali circuiti. Tali linee guida, nello specifico, mirano a:

● promuovere un turismo sostenibile, con particolare attenzione ai borghi ed ai siti UNESCO;
favorire lo sviluppo di strategie comuni per la promozione turistica e culturale, secondo le linee individuate dal Forum culturale Italia-Cina;
● incoraggiare lo sviluppo di iniziative congiunte per valorizzare la regione occidentale della Via della Seta Marittima, con Venezia al centro;
favorire lo scambio reciproco dei dati sui flussi turistici;
promuovere il miglioramento degli standard di accoglienza per facilitare la visita in Cina dei turisti italiani e in Italia da parte dei turisti cinesi.

E ancora, a prova della volontà reciproca di apertura, lo scorso 23 aprile a Roma la Provincia cinese di Guizhou si è presentata al mercato italiano, incontrando gli operatori del settore e raccontando le sue ricchezze culturali e turistiche.

Durante questo incontro Shen Yi Quin, governatrice della Provincia di Guizhou, ha affermato che la provincia è pronta ad inaugurare una cooperazione con l’Italia che possa costruire una via di flussi turistici e progetti di interscambio economico e culturale: un’opportunità non indifferente per il turismo italiano considerando anche che al Guizhou è stato riconosciuto nel 2017 il primato di provincia cinese con la più rapida crescita prolungata nel tempo.

Gli interventi, infine, stanno avvenendo anche sul fronte infrastrutturale con l’apertura a maggio di una nuova linea aerea di Asian Airlines (Pechino-Incheon-Venezia) con 3 voli alla settimana.

Come prepararsi allora a questa opportunità proveniente dal Celeste Impero? Oltre ad implementare le giuste strategie, le imprese italiane dovrebbero richiedere Certificazione Welcome Chinese, marchio autentico di garanzia riconosciuto da parte degli operatori turistici cinesi e dagli enti istituzionali preposti alla gestione del turismo outbound dalla Cina. I modi per ottenerla variano in base alla tipologia di struttura o di servizio che viene fornisce.

Per le strutture alberghiere, ad esempio, bisogna semplicemente andare sul sito e fornire la documentazione richiesta. Una volta approvata la Certificazione ufficiale verrà spedita direttamente all’indirizzo della struttura. Attraverso questa certificazione – alla quale possono accedere tutte le categorie aziendali, dagli hotel e ristoranti ai centri commerciali o società di tour ed escursioni – le strutture del turismo incoming hanno la possibilità di accedere ad un network riconosciuto, di distinguersi dalla concorrenza e di ottenere maggiore visibilità.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Emanuela Provenzano, redazione@exportiamo.it

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