Assica: Italia leader mondiale nell’esportazione dei salumi

Assica: Italia leader mondiale nell’esportazione dei salumi

16 Giugno 2018 Categoria: Food & Beverage

Il 2017 è stato un anno positivo per il settore delle carni suine. Questo è quanto è emerso durante l’assemblea di Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi.

Durante l’anno, infatti, la domanda di carni suine da parte dei Paesi emergenti, in primis la Cina, è rimasta sostenuta esercitando una forte pressione sul mercato delle materie prime e determinando una crescita dei prezzi di suini e tagli. Nel complesso, nel 2017 la produzione di conserve animali e quella di grassi lavorati è incrementata del 4%, passando dai 1,439 milioni di tonnnellate del 2016 ai 1,445 milioni di tonnnellate del 2017.

L’associazione ha posto al centro dell’assemblea il tema dell’internazionalizzazione e presentato dati e trend di consumo del settore che torna a crescere nel fatturato e nell’export, che nel 2017 è aumentato del 3,3% raggiungendo 179.318 di tonnellate, per un valore di 1,5 miliardi di euro (+6,9% rispetto il 2016).

Vivace la dinamica dell’export verso i Paesi terzi, dove sono tornate a crescere le spedizioni verso gli USA, discreta quella delle spedizioni verso i Paesi Ue. Nel corso dell’anno sono risultate ancora in crescita le importazioni di salumi, salite a 56.373 di tonnellate (+4,4%) per un valore di 216,5 milioni di euro (+9,4%). Il saldo commerciale del settore ha registrato un incremento del +6,5%, attestandosi a circa 1,3 miliardi di euro.

Grazie a questi dati siamo il leader mondiale nell’esportazione dei salumi”, ha detto il presidente di Assica Nicola Levoni. “Un settore il vostro, punto di riferimento per l’economia regionale, che sosterremo con convinzione. Per questo all’interno dell’assessorato all’Agricoltura abbiamo individuato una specifica delega relativa al comparto del cibo”, ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana intervenendo all’assemblea. “Inviteremo il presidente al nostro consiglio generale – ha annunciato Levoni – perché cerchiamo la collaborazione con le istituzioni sia sul fronte tecnico sanitario che su quello della diplomazia economica. Disinnescare le clausole di salvaguardia che prevedono l’aumento dell’Iva – ha aggiunto Levoni – è un passo necessario e abbiamo colto positivamente le dichiarazioni in merito rilasciate dal governo. Il futuro dell’industria alimentare e del settore è strettamente legato alla capacità di crescere all’estero, quindi poniamo grande attenzione all’affacciarsi di neo-politiche daziarie”.

Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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