Crescita record per l’olio di oliva Made in Italy

Crescita record per l’olio di oliva Made in Italy

24 Luglio 2018 Categoria: Food & Beverage

Dalle analisi condotte da Coldiretti, l’Italia ha registrato una crescita record di consumi di olio d’oliva nel mondo. Negli ultimi 25 anni si è calcolata una crescita del 49%, dovuta anche all’incremento delle esportazioni favorite dal consumo dei cittadini di molti Paesi, come il Giappone, la Russia e la Germania che fino a qualche anno fa sconoscevano questo prodotto.

Lo studio è stato condotto in occasione della presentazione del più grande contratto di filiera per l’olio Made in Italy, per un quantitativo di 10 milioni di chili ed un valore del contratto di filiera di oltre 50 milioni di euro, sottoscritto da Coldiretti, Unaprol, Federolio e Filiera agricola italiana che coinvolge le principali aziende di confezionamento italiane, da Farchioni a Monini, da Coricelli a Castel del Chianti e molti altri ancora.

L’ulivo in Italia è presente su oltre 1 milione di ettari di terreno coltivato con il maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 DOP e 4 IGP). La Penisola è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con un patrimonio di 250 milioni di ulivi ed è l’unico Paese con 533 varietà di olive. L’olio italiano è anche il più sicuro al mondo grazie a 9 livelli diversi di indagine sulla qualità e l’origine del prodotto e mediamente 20.000 controlli all’anno da parte del Ministero della Salute.

Si aprono enormi potenzialità per la produzione Made in Italy che è il secondo produttore mondiale dopo la Spagna, ma che può contare sul primato qualitativo con 47 oli Dop/Igp riconosciuti dall’Unione europea e 533 diverse varietà di olive nei 250 milioni di ulivi presenti sul territorio nazionale. In Italia nove famiglie su dieci consumano olio d’oliva tutti i giorni secondo uno stile alimentare fondato sulla dieta mediterranea che ha consentito al Belpaese di conquistare primati mondiali di longevità: tanto che la speranza di vita degli italiani è salita a 82,8 anni, 85 per le donne e 80,6 per gli uomini” ha affermato Coldiretti.

Il contratto partirà con la campagna olivicola in corso e avrà durata pluriennale proprio per garantire la stabilità e la sostenibilità economica degli imprenditori agricoli che prendono parte al contratto di filiera. È prevista, infatti, una soglia minima di prezzo sufficiente a coprire i costi per la produzione e la tracciabilità di filiera con delle maggiorazioni anche in base a parametri qualitativi.

L’obiettivo prioritario è riunire le imprese italiane per dare un futuro al settore e difenderlo dalle attività minacciose delle multinazionali che acquisiscono marchi italiani per sfruttarne l’immagine sui mercati nazionali e internazionali e dare una parvenza di italianità alle produzioni straniere con l’inganno, anche attraverso irrilevanti e poco trasparenti accordi.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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