Secondo i recenti studi condotti da Cushman & Wakefield, società leader mondiale nel real estate, il volume investito in Italia nel primo semestre 2018 ha raggiunto circa 3,3 miliardi di euro, registrando una diminuzione del 40% rispetto allo stesso periodo del 2017, anno record per l’Italia, il cui volume è stato notevolmente superiore alla media decennale.

Tuttavia, la stessa società rassicura che i volumi resteranno superiori alla media decennale e che il secondo semestre sarà più dinamico.
Il settore direzionale ha registrato la flessione maggiore, prevalentemente a causa della limitata offerta di prodotto registrando un -58%.Le città di maggiore interesse rimangono Milano e Roma, dove gli asset ad uso uffici e high street esercitano una grande attrazione, principalmente nelle aree del centro, sebbene la mancanza di prodotto influisca negativamente sui volumi di investimento.

Claudia Buccini, Head of Research di Cushman & Wakefield in Italia ha commentato questo scenario dichiarando: “Gli investitori hanno iniziato ad ampliare e diversificare le loro strategie di investimento, valutando opportunità prime ma in posizioni secondarie dotate di solidi fondamentali immobiliari; oppure progetti di sviluppo o riqualificazione per creare nuovo prodotto di grado A, con la flessibilità e l’efficienza attualmente richieste dai conduttori. In altri casi ancora, gli investitori hanno spostato la loro attenzione su asset class alternative, come residenze universitarie, per anziani o strutture sanitarie assistenziali, che tuttavia rappresentano settori ancora poco maturi nel mercato italiano e possono richiedere una più lunga fase di analisi e valutazione dell’investimento”.

Il comparto che ha registrato la maggior quota di investimenti è il Retail. Questo settore continua ad essere un target per gli investitori con particolare riferimento a Centri Commerciali (55% del volume Retail) e High Street (30%), con investimenti che si sono distribuiti, quest’anno, in modo omogeneo su tutta la penisola, non concentrandosi esclusivamente al Nord Italia, come in passato.

La logistica (magazzini e centri di stoccaggio), che rappresenta il 12% sul totale degli investimenti, è il comparto che ha mostrato la maggiore crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a conferma del forte interesse generato dalla continua evoluzione dell’e-commerce e dall’espansione della grande distribuzione. Per quanto riguarda gli investimenti in questo settore, ci sono buone prospettive di crescita nella seconda metà dell’anno, poiché molte operazioni per le quali si prevedeva la chiusura nei primi 6 mesi del 2018 sono state spostate al secondo semestre. Per quanto riguarda il segmento out of town, il mercato è sempre più polarizzato, con una domanda crescente per i centri riconosciuti come “retail destination”, mentre soffrono i prodotti secondari.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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