Indimenticabile per tutti gli italiani la scena di “Un americano a Roma” in cui Alberto Sordi, nel ruolo di “Nando Moriconi”, di fronte ad un piatto di spaghetti esclamò: “Macarò… m’hai provocato e io te distruggo, macaroni! me te magno!” Il protagonista di questa scena sono gli spaghetti, piatto amatissimo a tal punto da esser celebrato il 25 ottobre in occasione del “Pasta Day”.

Tutti gli anni il mondo infatti celebra questa giornata con una serie di eventi e quest’anno il principale sarà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

Tuttavia ancora non si sa ancora con certezza chi fra cinesi e italiani abbia inventato la pasta, anche se secondo alcuni studiosi i Romani furono i primi con la creazione della lasagna. A prescindere da chi fu il primo ad inventarla il dato certo è un altro: dopo 2 mila anni ancora non abbiamo smesso di mangiarla!

Errori da evitare quando si cucina la pasta

Probabilmente tutti pensiamo di essere in grado di cuocere la pasta ma ci sono alcuni piccoli dettagli a cui è sempre bene prestare attenzione:

  • Acqua e sale: alcuni di noi aggiungono il sale appena mettono a bollire l’acqua, alcuni quando buttano la pasta però il momento giusto è quando l’acqua comincia a bollire. La formula giusta è la seguente: ogni 100 grammi di pasta, un litro d’acqua e 7 grammi di sale;
  • Pasta fredda: sciacquare la pasta sotto l’acqua o, ancora peggio, lasciarla scuocere in pentola per fare la pasta fredda è un grande errore perché così facendo questa diventa sciapa e appiccicosa. La giusta cosa da fare, quando la pasta è pronta, è scolarla e trasferirla in una insalatiera sigillata con pellicola trasparente;
  • Coperchio: trattenendo il vapore nella pentola e riducendo la dispersione termica esso velocizza il riscaldamento dell’acqua portandola ad ebollizione più rapidamente ma, una volta “calata” la pasta, è bene toglierlo per evitare di far fuoriuscire l’acqua sui fornelli.

Consumi in Italia

In media ogni italiano consuma 24 chili di pasta all’anno dal momento che la mangiamo 4-5 volte a settimana e che per il 48% di noi, essa rappresenta il nostro alimento preferito. Al Sud viene preferita la pasta secca mentre nel Nord Ovest si preferisce quella fresca.

Le varietà di pasta

La pasta in Italia oltre ad avere una lunga tradizione ha anche forme differenti nelle diverse regioni. Ogni forma è stata studiata per accompagnare una determinata salsa. Oggi sono oltre 300 i tipi di pasta consumati in Italia, classificabili in paste secche e fresche (piene o bucate), corte, fini, lisce e rigate.

Come riconoscere la qualità?

Forse neanche gli appassionati di pasta conoscono le strategie più efficaci per riconoscere un alimento di qualità: è fondamentale identificare la percentuale di proteine presenti, che non deve essere inferiore al 10,5% (o all’11,5% se è integrale), accertarsi della trafilatura al bronzo e, infine, osservare l’acqua di cottura durante l’ebollizione verificando che sia limpida.

Lo sapevate che….

tra le ricette a base di pasta più amate oltre i confini nazionali figurano i famosi spaghetti con le polpette, resi celebri dal cartone animato Lilly e il Vagabondo?

Fonte: a cura di Exportiamo, di Morvarid Mahmoodabadi, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Pubblicità
  • Digital Export manager
  • Missione Commerciale in Sud Africa
  • Yes Connect
  • CTrade

Hai un progetto Export? Compila il Form

Pubblicità
  • Servizi Digital Export
  • FDA
  • Exportiamo Academy
  • Esportare in Canada
  • Uffici negli USA
  • Missione Commerciale in Sud Africa
  • Sito Web
  • CTrade
  • Vuoi esportare in sudafrica?