Semplificate le procedure per i portali on-line di e-commerce nel gestire la reimportazione dei prodotti, spesso a seguito di restituzione da parte dei clienti, tramite il progetto Easy Free Back dell’Agenzia delle Dogane che consente operazioni doganali in import più snelle e minori controlli per beneficiare dell’esenzione dai dazi.

La novità introdotta dalla Determinazione Direttoriale n. 329619/RU del 24 Settembre 2020 dell’Agenzia Dogane e Monopoli – ADM prevede la possibilità di beneficiare della Reintroduzione in franchigia, un istituto che consente di re-importare in esenzione dai dazi merci precedentemente esportate, da ora sulla base di un’autorizzazione unica per tutte le operazioni e subendo minori controlli in fase di import.

Si tratta di un’apposita procedura innovativa che semplifica le formalità doganali da svolgere per le operazioni di reso di merce precedentemente esportata a seguito di vendita on-line e realizzate attraverso piattaforme telematizzate e-commerce. L’attuale prassi infatti prevede, per ottenere l’esenzione dai dazi ai sensi dell’art. 203 del Codice Doganale dell’Unione (CDU), il rilascio di un’autorizzazione alla reintroduzione in franchigia di volta in volta per ogni singola operazione, tramite un iter articolato e tempistiche che richiedono perlomeno alcuni giorni, con un sensibile aggravio di costi per le imprese. Questo nuovo istituto di contro permette agli operatori che effettuano frequenti operazioni di reintroduzione di ottenere un’autorizzazione unica, preventiva e con validità annuale.

In aggiunta, a seguito del rilascio dell’autorizzazione, i controlli non saranno più svolti in fase di import bensì effettuati per la maggior parte a posteriori, anche presso la società autorizzata, mediante verifiche periodiche trimestrali.

Shopping on-line e il nuovo Easy Free Back

Nel I° semestre 2020 si è assistito ad un notevole incremento delle vendite su internet realizzate mediante piattaforme web (i c.d. market-place), quasi triplicate rispetto allo stesso periodo del 2019 passando da 700.000 a quasi 2.000.000. Un vero e proprio boom delle transazioni on-line con destinatari, spesso, clienti situati nei mercati Extra-UE e caratterizzate da frequenti resi della merce acquistata con un conseguente aumento delle attività svolte dagli uffici doganali e dalle imprese che gestiscono questi store web, sia con riguardo all’export sia alla successiva re-introduzione dei prodotti restituiti.

Un progetto l’Easy Free Back che era stato oggetto di confronto con gli operatori economici già da fine agosto con un open hearing dell’ADM dedicato e che ora prende forma consentendo ai soggetti interessati di presentare istanza presso l’Ufficio delle Dogane competente, in base al luogo di tenuta delle scritture contabili principali ai fini doganali, ed essere iscritti in un apposito Elenco istituito presso la Direzione Dogane denominato: “e-commerce RETRELIEF (Returned goods – Relief from import duty)”.

I requisiti tra Compliance AEO e frequenza dei resi

I soggetti ammessi ai benefici sono tuttavia circoscritti a coloro che dimostrano anzitutto di avere una certa affidabilità a livello doganale, dovendo soddisfare i requisiti ex art. 39 CDU lett. a) e b), sostanzialmente riconducibile allo status AEOAuthorized Economic Operator, e ad avere una continuità e numerosità di operazioni di reintroduzione in franchigia, pari ad almeno 100 al mese, pertanto orientandosi ad operatori piuttosto strutturati nell’e-commerce.

Oltre ad essere titolari della dogana “in-house, attraverso delle procedure di sdoganamento presso i propri magazzini, con autorizzazione presso “luogo approvato” di cui all’articolo 139 del Codice doganale dell’Unione (CDU), nonché di “destinatario autorizzato transito”, sarà necessario poter dimostrare l’identità tra la merce uscita e quella re-introdotta, nonché tra soggetto dichiarante in export e in re-importazione ai sensi dell’art. 158 del Regolamento Delegato (UE) 2446/2015.

Infine dovrà esserci la possibilità per la dogana di accedere ai fini dei controlli doganali alla piattaforma market place.

Va ricordato, in tale contesto, come con il termine AEO (Authorized Economic Operator) si intenda, in sintesi, un Operatore Economico considerato affidabile per quanto riguarda le operazioni doganali svolte, che sappia dimostrare di rispettare specifici requisiti, e pertanto autorizzato a beneficiare di determinati vantaggi in tutto il territorio UE. Una autorizzazione che sempre più sta divenendo parametro fondamentale per accedere a tutte le principali semplificazioni messe in campo dall’Autorità Doganale e quindi vero strumento di vantaggio competitivo per le imprese Export-oriented.

E-commerce e soluzioni doganali

I prodotti coinvolti nelle vendite on-line, tramite i portali web, sono sempre più numerosi e l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha contribuito fortemente a dare ulteriore slancio allo shopping sul mercato digitale con previsioni di crescita che si attestano a doppia cifra nei prossimi anni.

Questo ultimo progetto Easy free Back si inserisce in quella nuova ottica Doganale necessaria ad assicurarsi procedure veloci e snellimento dei controlli e che punta ad una gestione sempre più full-digital. Un esempio è la piena digitalizzazione del processo di rilascio dell’autorizzazione in questione e la valorizzazione degli strumenti tecnologici informatici con il Fasciolo elettronico.

Scenari che richiedono alle imprese supply chain globali affidabili e, soprattutto nel settore dell’e-commerce, di sviluppare soluzioni innovative nel Global Trade e nelle Strategie Doganali.

Fonte: a cura di Exportiamo, di dott. Marco Sella – Customs & Global Trade Advisor, redazione@exportiamo.it

Marco Sella è un Consulente e Doganalista esperto in ambito di Diritto Doganale e di Commercio Internazionale, ha una maturata esperienza formativa come relatore e docente di diversi Master e per numerose Associazioni di categoria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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