La Finanza Agevolata può costituire una leva strategica di fondamentale importanza per la creazione di una nuova impresa e per la sua successiva fase di sviluppo. Scopriamo insieme quali sono le misure più interessanti attualmente disponibili per avviare un’attività sfruttando un aiuto pubblico.

Mettersi in proprio ed aprire una nuova attività imprenditoriale è il sogno di molti, ma tradurre questo sogno in realtà può divenire complicato quando non si ha a disposizione il capitale necessario per avviare il progetto.

Non tutti sanno però che esistono numerose soluzioni proposte dagli enti pubblici nazionali e locali che consentono a startupper e aspiranti imprenditori di tirare fuori i sogni dal cassetto e di buttarsi nella mischia con la propria attività.

Alcuni strumenti consistono nell’erogazione di prestiti a tassi agevolati (molto spesso prossimi o pari allo zero); altri invece combinano i finanziamenti agevolati con la concessione di contributi a fondi perduto.

Agevolazioni nazionali

I finanziamenti nazionali sono per lo più –ma non esclusivamente- gestiti da Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia) che peraltro amministra anche alcuni dei Programmi cofinanziati dall’Unione Europea.

Ecco quali sono le misure più interessanti attualmente attive:

  • Nuove Imprese a Tasso Zero

Nuove Imprese a Tasso Zero ha l’obiettivo di sostenere, in tutta Italia, la creazione di micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

Prevede il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro e può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili. Per il 25% residuo, si richiede il cofinanziamento da parte dell’impresa, con risorse proprie o mediante finanziamenti bancari.

Sono finanziabili le iniziative per la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; la fornitura di servizi alle imprese e alle persone; commercio di beni e servizi; turismo.

Complessivamente sono stati stanziati 150 milioni di euro e le agevolazioni saranno concesse fino a esaurimento dei fondi. Dal momento che si tratta di una misura a sportello, le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo e non ci sono graduatorie.

  • Resto al Sud

Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).

L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 45 anni e copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è stato elevato a 60.000 euro. A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto di 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale, e fino a un massimo di 40.000 euro per le società.

Si tratta di un’agevolazione mista così articolata:

  • 50% di contributo a fondo perduto
  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI i cui interessi sono interamente a carico di Invitalia (sotto forma di contributo in conto interessi , ovvero un contributo a fondo perduto).

Possono essere finanziate attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo; attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria). Sono comprese le imprese per la trasformazione dei prodotti agricoli, mentre rimangono escluse le attività legate al commercio e all’agricoltura.

Tra le spese ammissibili rientrano: ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa); macchinari, impianti e attrezzature nuovi; programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione; spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Anche qui non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

  • Smart & Start

Smart & Start Italia è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane.

Il programma finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili.

Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

Il “Decreto Rilancio” del 20 maggio 2020 estende il contributo a fondo perduto (il 30% del finanziamento concesso) anche alle startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia. 

Tra le spese ammissibili ci sono brevetti, software, componenti hardware, attrezzature e macchinari, consulenze e licenze.

L’incentivo è a sportello: non ci sono graduatorie né scadenze. Le domande sono esaminate entro 60 giorni, in base all’ordine di arrivo.

Bandi e agevolazioni regionali

I contributi e i finanziamenti per avviare nuove attività sono numerosi anche a livello regionale.

I fondi sono stanziati direttamente dall’ Unione Europea, per poi essere gestiti dalle regioni in base al modello dell’indipendenza delle amministrazioni locali. Si tratta dei cosiddetti fondi a gestione indiretta, detti anche fondi strutturali. L’assegnazione dei fondi è vincolata alla presentazione dei progetti entro i termini stabiliti dai relativi bandi, a un processo di analisi e valutazione, mentre in seguito le somme verranno erogate in base ai criteri indicati da ogni regione.

È consigliabile consultare il sito internet della Regione di interesse per scoprire le opportunità disponibili.

Se desideri maggiori informazioni o vuoi ottenere una consulenza in materia di finanza agevolata per supportare l’avvio e/o lo sviluppo della tua azienda compila questo form o chiamaci allo 06 5919749.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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