UE-Colombia, tra accordi commerciali e scenari futuri

UE-Colombia, tra accordi commerciali e scenari futuri

dal   15-04-2014  al  15-04-2014
Tipologia: Fiere
Focus: Colombia Perù

La Colombia è il quarto più importante partner economico dalla Unione Europea nella regione Latinoamericana, con un volume di scambi pari a 12 miliardi di euro. La UE, dal canto suo, è il secondo partner commerciale dello stato colombiano e le relazioni politiche che li legano rientrano nelle disposizioni del trattato di Lisbona*. Nello specifico della regione colombiana esso prevede: il dialogo e la cooperazione con i paesi latino americani – in particolare con il gruppo di Rio, l’accordo quadro di cooperazione UE/CAN (Comunità Andina) e le relazioni bilaterali tra L’Unione Europea e la Colombia.

Relazioni politiche e economiche UE-Colombia. Quella colombiana è un’economia evolutiva, le cui relazioni con la UE sono costruite sulla cooperazione allo sviluppo, stabilita nel documento di strategia nazionale (CSP). Con esso è stato stanziato un budget di 160 milioni di euro per il 2007-13 volto a garantire la pace, la stabilità e lo sviluppo commercaile. Per quanto riguarda quest’ultimo,  ulteriori incentivi sono dettati da un accordo (che comprende anche il Perù) siglato nel 2011 e approvato il 16 marzo 2014. Secondo il procedimento stabilito, il Parlamento Europeo dovrebbe ratificarlo il prossimo maggio perché la parte commerciale di esso entri in vigore. L’Accordo, che dovrebbe giovare alla Colombia un incremento del PIL dell’ 1,3%, riguarderà i mercati di beni e servizi, ma soprattutto le concessioni pubbliche e investimenti finanziari, con cui si spera di dare impulso alle esportazioni di alimenti e di minerali. Il Trattato abbatte le barriere doganali, elimina quelle tecniche al commercio, liberalizza il mercato dei servizi, e apre i mercati delle licitazioni pubbliche. Se l’Unione Europea sopprimerà tutti i diritti doganali, la Colombia (e il Perù) elimineranno i dazi in un periodo di transizione di 10 anni al fine di proteggere i settori più vulnerabili e far sì che si possano adattare alla concorrenza internazionale.

Accordi commerciali e scenari futuri.  Le esportazioni colombiane verso il mercato Europeo sono aumentate dell’82%  tra il 2010 e il 2012. I flussi di investimenti, quasi inesistenti dieci anni fa, hanno raggiunto un livello di 1.800 milioni nel 2011, con un miglioramento complessivo di oltre 9.000 milioni alla fine del 2013 e con l’entrata in vigore dell’ accordo commerciale  il 1°agosto 2014, si prevede un aumento per le opportunità di business per entrambe le parti. In particolare verranno eliminati tutti i dazi doganali sui prodotti industriali e della pesca e offrirà grandi opportunità e servizi per i prodotti agricoli. L’accordo prevede inoltre anche l’ assistenza tecnica e iniziative volte a rafforzare la competitività del commercio e la capacità potenziale dell’ innovazione della Colombia. In quest’ottica la UE si è impegnata ad aiutare lo stato colombiano stanziando 30 milioni di euro di fondi per gli aiuti alla modernizzazione del settore lattiero-caseario, considerato uno dei principali in Colombia.

*Trattato di Lisbona: firmato il 13 dicembre 2007, ha apportato ampie modifiche al Trattato sull’Unione europea e al Trattato che istituisce la Comunità europea. Rispetto al precedente Trattato, quello di  Amsterdam, esso abolisce i “pilastri”, provvede al riparto di competenze tra Unione e Stati membri, e rafforza il principio democratico e la tutela dei diritti fondamentali, anche attraverso l’attribuzione alla Carta di Nizza del medesimo valore giuridico dei trattati. È entrato ufficialmente in vigore il 1º dicembre 2009.

 

Fonte: dati rielaborati da convegno “Country Day Colombia”, Roma, 9 aprile 2014 ICE - Agenzia

 

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