È il Mozambico la prossima meta del Made in Italy

È il Mozambico la prossima meta del Made in Italy

dal   21-05-2014  al  21-05-2014
Tipologia: Fiere
Focus: Italia Mozambico

È iniziata da qualche giorno la missione di sistema italiana in Mozambico che vede il coinvolgimento di 200 partecipanti, tra cui 82 aziende, 6 associazioni imprenditoriali e 5 istituti bancari. Una missione promossa dai Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri, in collaborazione con Confindustria, Agenzia ICE, Abi, Unioncamere, Rete Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative. Paolo Zegna, Presidente del comitato tecnico per l’internazionalizzazione di Confindustria, ha confermato le reali potenzialità del mercato, ricco di materie prime che ha la volontà di evolversi e che nel medio periodo ripaga gli impegni economici legati agli investimenti.  

Perché il Mozambico? Per quanto riguarda la cooperazione e, dunque, gli aiuti pubblici allo sviluppo, l’Italia ha investito circa 530 milioni di euro dal 1992 e negli ultimi quattro anni circa 80 milioni di euro a dono . L’Italia ha sempre rappresentato un partner storico per il Paese africano, infatti gli accordi di Pace del 1992, che posero fine alla guerra civile, furono firmati a Roma. Ma il Mozambico si presenta oggi totalmente diverso dal passato. Presenta un’economia dinamica, grandi risorse e ottime opportunità di crescita. Recentemente, tra l’altro, sono stati scoperti importanti giacimenti di gas, il che rende il Paese ancora più attraente agli occhi degli investitori stranieri. E di fatto l’Eni in tali giacimenti assume un ruolo di primo piano, portando avanti uno dei più grandi investimenti al mondo. Ma, non solo Oil&Gas. Altri sono i settori da esplorare come il real estate e l’agroalimentare. 

Il Mozambico registra una crescita del PIL reale tra i più elevati in Africa, circa 8% annuo e, secondo gli analisti, continuerà ad aumentare nei prossimi anni. L’agricoltura e la pesca contribuiscono ancora per l’80% del PIL, occupando oltre l’80% della forza lavoro. Ma l’economia, grazie anche alle recenti scoperte minerarie, si sta gradualmente diversificando. Anche l’inflazione è piuttosto bassa. Nel 2012 è di fatto scesa al 2.1%

Ad oggi la presenza italiana nel Paese conta su circa 90 imprese, impegnate un po’ ovunque, dalle infrastrutture al turismo, dagli idrocarburi all’agro-industria. L’Italia è il quarto cliente del Mozambico, dopo Sudafrica, Belgio e Cina.interscambio tra i due Paesi è aumentato e nel 2012 si è attestato sui 320 milioni di euro. L’export italiano verso il Mozambico ha registrato un -13% rispetto al 2011, tuttavia il trend è positivo e in crescita. 

Alcuni punti chiave su cui riflettere: 

•porta d’entrata privilegiata per l’Africa, grazie alla sua posizione strategica all’interno anche di accordi regionali (es. SADC*). 

•Stabilità politica e buone relazioni regionali (in Africa) e internazionali (in Europa e in particolare con l’Italia). 

•Disponibilità di risorse naturali.

•Economia in rapida crescita.

•Normativa favorevole agli investimenti stranieri (è ammessa la partecipazione straniera al 100%). 

•Zone economiche speciali con incentivi speciali e la possibilità di commercializzare i prodotti qui realizzati sia all’estero che nel mercato nazionale (Beluluane, nella provincia di Maputo; Nacala, nella provincia di Nampula; Manga Mungassa, nella provincia di Sofala; distretto di Mocuba, nella provincia di Zambezia). 

 

Ricordiamo a tutti i lettori di Exportiamo che potete trovare maggiori informazioni nella relativa scheda Paese sul Mozambico e consigliamo anche la visione del Video sulla missione di sistema 19-21 maggio a Maputo!

 

*SADC: Southern African Development Community, organizzazione d’integrazione economica regionale dell’Africa australe.

 

Fonte: rielaborazione dati da InfoMercatiEsteri; IlSole24Ore.

 

 

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