Italia ed Albania hanno stretto, nel corso degli anni, relazioni economiche forti e stabili tanto che oggi quasi il 50% delle imprese straniere presenti nel Paese sono italiane. Il mercato albanese conosce ed apprezza il Made in Italy e, come ci ha confermato il Direttore ICE di Tirana Gabriella Lombardi, lo considera un simbolo di qualità ed eccellenza a livello globale. Durante l’intervista la dott.ssa Lombardi ha anche tracciato un breve profilo del consumatore albanese che è sempre più consapevole, informato ed attento a considerare gli aspetti salutistici dei prodotti che decide di acquistare.

Come sono cambiate nel tempo le relazioni economiche bilaterali tra Italia e Albania?

L’Albania è una realtà dinamica che sta crescendo non solo nel reddito procapite ma anche nella struttura industriale ed in questo contesto è da considerare il significativo ruolo svolto dall’Italia: il nostro Paese rappresenta infatti il primo partner commerciale dell’Albania, detenendo una quota pari al 37% dell’interscambio commerciale complessivo di Tirana.

Inoltre, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Albanese delle Statistiche Instat (pubblicazione del mese di giugno 2016 per i dati riferiti al 2015), l’Italia occupa altresì il primo posto per numero di imprese con capitale straniero e misto operanti in Albania, con un’incidenza del 46% sul totale ed un incremento annuo del 21%. Infine si segnala che fino a gennaio 2017, le imprese con capitale italiano e misto attive nel Paese erano pari a 2.872 (fonte: Centro Nazionale del Business QKB).

Qual è la percezione dell’Italia e del Made in Italy nel Paese?

L’Italia è un partner molto importante per l’Albania per motivi di vicinanza non solo geografica ma anche storico-culturale. Il “Made in Italy” rappresenta nel Paese il simbolo per eccellenza dell’alta qualità e dell’innovazione.

Inoltre, gli albanesi rappresentano la comunità di più antica migrazione in Italia e la seconda per numero di persone regolarmente soggiornanti, contribuendo così a rafforzare ulteriormente i reciproci rapporti di collaborazione e di buon vicinato.

L’Italia è anche che uno dei maggiori sostenitori dell’avvicinamento dell’Albania all’Unione Europea. In questa direzione, un “catalizzatore” per l’ulteriore rafforzamento della cooperazione e l’integrazione tra i due Paesi è rappresentato dal prossimo vertice dei Balcani Occidentali, che si terrá il 12 luglio a Trieste.

Quali sono, ad oggi, le opportunità e le difficoltà principali che si riscontrano per chi vuole fare affari a Tirana e dintorni?

L’Albania è un Paese molto interessante per gli investitori stranieri e soprattutto per le imprese italiane e lo scorso 31 gennaio 2017 il premier Rama ha lanciato il nuovo programma nazionale “1 miliardo per la ricostruzione” con l’obiettivo di movimentare un capitale considerevole per spingere con un’intensità più alta il processo di ricostruzione dell’infrastruttura stradale, sanitaria e dell’istruzione.

Nel mese di febbraio 2017 il Ministero dell’Integrazione ha presentato il Piano Nazionale per l’Integrazione Europea relativo al periodo 2017-2020, suddiviso in tre parti: Introduzione e gestione del processo di integrazione, Criteri politici ed economici, Capacità di assumere gli obblighi inerenti all’adesione (composta da 33 capitoli).

Per il coordinamento del processo di adesione nell’Unione Europea, il governo albanese ha istituito alcuni organi di coordinamento per la redazione dei piani per il processo dell’integrazione, lo svolgimento delle attività di coordinamento e attuazione, il monitoraggio e identificazione dei punti di debolezza, nonchè le attività di report sul progresso dell’Albania.

L’Albania ha fatto passi importanti nell’adozione di interventi necessari all’attrazione di maggiori investimenti esteri. Come evidenzia anche l’ultimo progress report dell’Unione Europea, occorre però un maggior impegno del Governo locale nell’adeguarsi agli standard europei ed anche gli investitori si aspettano che l’Albania acceleri ed intensifichi gli sforzi in questa direzione in modo da restringere la forbice delle differenze con gli altri Paesi UE.

Oltre alla capitale esistono altre aree del Paese particolarmente fertili per fare business?

I dati dell’Instat indicano che Tirana è la regione con il numero maggiore delle realtà imprenditoriali con capitale straniero e misto operanti in Albania (69% del totale). Seguono Durazzo (11%), Valona (5%), Scutari e Korça rispettivamente con il 3%.

In che stato è l’economia albanese?

Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato per il 2016 una crescita reale del Prodotto Interno Lordo del 3,4%, mentre per il 2017, la stessa fonte prevede una crescita del 3,7%. Secondo l’ultimo rapporto annuale Doing Business 2017 della Banca Mondiale, l’Albania è risalita al 58° posto (su 190 paesi) rispetto alla 97° posizione del ranking precedente. Inoltre, nel mese di gennaio 2017 il Consiglio Albanese dei Ministri ha approvato il Programma delle Riforme Economiche per i prossimi due anni. Il Programma è redatto in collaborazione con vari organismi internazionali e contempla 19 riforme in diversi settori, inclusi energia, trasporti, turismo ed innovazione.

Quali sono le categorie merceologiche del nostro Paese più apprezzate dalla popolazione locale?

L’analisi della composizione dell’import albanese dall’Italia in testa il comparto “tessile e calzature” (soprattutto lavorazione conto terzi) con il 24%, “macchinari, attrezzature e pezzi di ricambio” con il 20%, “minerali, combustibile, energia” con l’11%, “alimenti, bevande e tabacco”, “prodotti chimici e di plastica” e “materiali edili e metalli” incidono rispettivamente nella misura del 10%.

Ci descriverebbe in breve il consumatore albanese?

La vasta gamma dei prodotti importati e presenti sul mercato consente al consumatore albanese una scelta diversificata degli stessi (compresi i marchi riconosciuti a livello internazionale) sulla base del rapporto qualità/prezzo. I consumatori albanesi sono sempre più attenti agli aspetti salutistici, più consapevoli ed informati.

Qualora si volesse realizzare una partnership con un soggetto locale quali regole della cosiddetta “Business Etiquette” sarebbe opportuno tener presente?

Prima di intraprendere qualsiasi forma di collaborazione con i partner locali, le imprese italiane devono ponderare bene la tipologia di attività che intendono svolgere e l’inquadramento della stessa nel contesto economico-sociale, senza sottovalutare l’importanza dei settori focus di sviluppo dell’Albania e delle tempistiche richieste dalla normativa locale.

L’Ufficio ICE di Tirana è a disposizione per fornire tutto il supporto per l’agevolazione, lo sviluppo e la promozione dei rapporti di collaborazione con i partner albanesi, anche in termini di interventi mirati per questioni doganali, fiscali e tecniche.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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