Exportare in Giordania, Settori e Performance

Exportare in Giordania, Settori e Performance

02 Aprile 2020 Categoria: Focus Paese Paese:  Giordania

L’ufficio ICE di Amman ha recentemente diffuso i risultati di un approfondimento relativo agli scambi commerciali tra Italia e Giordania nel 2019, basato su un’elaborazione di dati Istat e Global Trade Data Monitor. La Porta del Medio Oriente registra performance in ascesa per molti settori del Made in Italy.

Secondo l’analisi, nel 2019 le vendite italiane verso la Giordania registrano una modesta crescita del +0,69% in confronto al 2018, mentre rilevano una profonda diminuzione, pari a -26,44%, rispetto al 2017. Le importazioni da Amman invece, evidenziano una moderata riduzione del -5,41% nel confronto 2019-2018 e registrano un buon incremento del +15,6% rispetto al 2017.

Tra i prodotti maggiormente interessati dall’interscambio Italia-Giordania, si evidenziano le importazioni nostrane di beni quali: pietre preziose e semipreziose, concimi, materie plastiche, prodotti chimici inorganici e composti inorganici, alluminio, pelli e cuoio, rame, macchine e apparecchi elettrici, reattori nucleari, caldaie, apparecchi e congegni meccanici, minerali, scorie e ceneri.

Dal lato delle esportazioni, i prodotti Made in Italy maggiormente venduti in Giordania sono:reattori nucleari, caldaie, apparecchi e congegni meccanici, pietre preziose e semipreziose, macchine e apparecchi elettrici, prodotti in ghisa e ferro, materie plastiche, strumenti ed apparecchi d’ottica per fotografi e medico-chirurgici, arredamento, articoli farmaceutici, frutta, prodotti chimici organici.

Lo studio ha inoltre rilevato i settori che nel 2019 registrano trend particolarmente positivi rispetto al 2018, evidenziando le vendite italiane di: reattori nucleari, caldaie, apparecchi e congegni meccanici, in crescita del +5,04% (per un valore di 112.147.421€), macchine e apparecchi elettrici, apparecchi per la registrazione o la riproduzione del suono, apparecchi per la registrazione o la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, in aumento del +36,89% (con un valore di 44.407.292€), prodotti in ghisa, ferro o acciaio, in ascesa del +68,73% (per un valore di 22.024.924€), materie plastiche e lavori in plastica, in crescita del +6,64% (con un valore di 20.555.170€), strumenti ed apparecchi d’ottica, per fotografi e medico-chirurgici, le cui vendite crescono del +33,82% (con un valore di 20.411.828 €), prodotti farmaceutici, che crescono del +6,39% (per un valore di 14.690.332 €), frutta e frutta a guscio commestibile, con un +48,31% (per un valore di 13.356.118 €).

Si evidenzia inoltre la crescita dell’export Made in Italy di alcuni comparti che, nonostante abbiano un volume di affari inferiore ai 15 milioni di Euro, rilevano nel confronto 2019-2018 ottime performance, tra i quali: prodotti chimici organici (+187,26%), cereali (+148,79%), cotone (+48,9%), preparazioni alimentari diverse (+16,20%), alluminio e lavori in alluminio (+43,42%), carta e cartone, lavori di pasta di cellulosa, di carta o di cartone (+13,46%), estratti per concia e tinta (+12,46%), saponi, agenti organici di superficie (+13,27%), gomma e prodotti in gomma (+41,87%), concimi (+46,96%), giocattoli (+15,21%) e bevande, liquidi alcolici e aceti (+26,22%).

Nel 2019, tra le categorie merceologiche che invece registrano rallentamenti nelle esportazioni verso la Amman troviamo: pietre preziose e semipreziose, in calo del -22,02%, arredamento e accessori, in diminuzione del -18,45%, tabacchi e succedanei, in rallentamento del -36,93%, prodotti ceramici, le cui vendite diminuiscono del -10,10% e lana, in calo del -39,49%.

Nei primi nove mesi del 2019 in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente, le importazioni italiane registrano buoni risultati per i prodotti quali: pietre preziose e semipreziose (+35,63%), materie plastiche e lavori in plastica (+74,39%), macchine e apparecchi elettrici, apparecchi per la registrazione o la riproduzione del suono, apparecchi per la registrazione o la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione (+44,31%), reattori nucleari, caldaie, apparecchi e congegni meccanici (+16,14%), vetture, automobili e trattori (+1.286,22%).

Sempre nel periodo gennaio-settembre 2019, risultano in rallentamento le importazioni di: concimi (–33,10%), prodotti chimici inorganici e composti inorganici (-16,19%), alluminio e lavori in alluminio (-28,66%), pelli e cuoio (-5,19%), rame e lavori di rame (-18,98%), semi e frutti oleosi (-44,26%).

In conclusione, l’interscambio Italia-Giordania appare particolarmente dinamico, con diversi comparti merceologici che registrano interessanti performance in ascesa e che suggeriscono rilevanti opportunità di affari per le PMI italiane, anche in ottica di espansione in Medio Oriente. Tuttavia, occorre tenere a mente che tale vivacità del mercato può rivelarsi un’arma a doppio taglio, e occorre un continuo monitoraggio dei trend economici del Paese per non incappare in possibili passi falsi.

Per ogni approfondimento/richiesta sull’andamento degli scambi e sulle opportunità del mercato giordano, è possibile contattare l’ufficio ICE di AMMAN all’indirizzo amman@ice.it.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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