Effetto Covid: Vola l’Export Agroalimentare nel Primo Trimestre 2020

Effetto Covid: Vola l’Export Agroalimentare nel Primo Trimestre 2020

26 Agosto 2020 Categoria: Food & Beverage

Ulteriore balzo del +9,3% per la bilancia commerciale dell’agroalimentare Made in Italy nei primi tre mesi del 2020, che così rafforza maggiormente le performance positive del settore già in essere nel 2019.

Secondo i dati presenti nel Monitor della Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo, il 2019 è stato un anno record per le esportazioni nostrane di prodotti food, con l’export del settore che ha raggiunto quota 43 miliardi di Euro, in crescita del +3,7% rispetto all’anno precedente. Da sottolineare inoltre le performance dei distretti agroalimentari, che hanno fatto registrare nel 2019 performance ancora migliori, con più di 19 miliardi di Euro di fatturato estero, in aumento del +4,4% su base annua.

Nel periodo gennaio-marzo 2020, questa tendenza positiva del comparto agroalimentare ha registrato un ulteriore balzo in avanti, complice l’entrata in vigore delle misure di lockdown nel mese di marzo da prima in Italia e poi in tutta Europa, che hanno modificato radicalmente le abitudini di acquisto dei consumatori. Infatti, nei primi tre mesi dell’anno i distretti agroalimentari hanno totalizzato un ammontare di 5,1 miliardi di Euro di esportazioni, in crescita del +9,3%, chiudendo così il miglior trimestre invernale di sempre.

D’altro canto invece i distretti non food nel medesimo periodo hanno registrato un rallentamento di circa 10 punti percentuali, come effetto appunto delle misure di distanziamento sociale e di fermo produttivo che hanno generalmente causato un importanti ricadute sui consumi, molto più incentrati sulla sfera domestica. Modifiche queste che hanno riguardato sia il mercato interno che i Paesi partner commerciali dell’Italia.

Tra i comparti che hanno trainato maggiormente l’agroalimentare italiano nel primo trimetre 2020 si evidenziano il vitivinicolo, che mantiene il suo primato con oltre 1,3 miliardi di Euro di export in cresce del +6,1% su base annua, mentre spiccano le filiere della pasta e dei dolci, che nel medesimo periodo superano il miliardo di Euro di vendite estere, in aumento del +27,6% su base tendenziale.

Da evidenziare anche le vendite estere di carni e dei salumi (+10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e del riso (+12,3% tendenziale). Vanno bene anche le performance delle conserve (+5%) e dei prodotti del lattiero-caseario (+4,6%), dell’olio (+3,6%) e per i distretti agricoli (+1,8%). L’unica filiera in rallentamento è quella dei prodotti ittici, da ascrivere a una minore domanda da parte del canale ho.re.ca.

Infine, l’analisi evidenzia come tutti i principali mercati di destinazione registrano nei primi tre mesi del 2020 alti tassi di crescita in termini di esportazione di prodotti del food, e in particolare si evidenziano: Germania, in aumento del +11,5%, Stati Uniti, in crescita del +9% e la Francia, con le esportazioni che crescono di oltre il 20%. Mentre l’unica eccezione riguarda il Regno Unito, che nei primi tre mesi del 2020 rallenta del -3,8%, anche a causa delle implicazioni derivanti dalla Brexit e dallo spettro di un possibile “no deal”.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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