Si è da poco conclusa la 27° edizione di Gulfood di Dubai, una delle fiere internazionali dedicate al cibo più famose del mondo e una vetrina perfetta per i mercati mediorientali e africani. La fiera si è svolta in presenza con un flusso di visitatori di qualità e mediamente abbondante nonostante qualche grande assente.

I leader del settore globale, gli innovatori e i principali rivoluzionari hanno esaminato le ultime tendenze e creato un dialogo significativo per tracciare un futuro alimentare migliore a Gulfood 2022, la 27esima edizione del più grande evento annuale di approvvigionamento di prodotti alimentari e bevande al mondo, con un focus soprattutto su Medioriente, Africa e Asia, che si è svolto a Dubai dal 13 al 17 febbraio scorsi.

Gulfood 2022, infatti, riunisce i principali magnati del settore alimentare e delle bevande, responsabili della vendita al dettaglio, agricoltori, tecnologi, politici, ministri, analisti e futuristi di tutto il mondo sotto lo stesso tetto.

La fiera, secondo le testimonianze dell’ITA (Italian Trade Agency) e le aziende italiane e non presenti, è stata un successo. Molte sono state le piccole e medie imprese che hanno preso parte per la prima volta a questa fiera, altre sono presenze storiche come Nappi 1911, azienda dolciaria italiana, la quale esporta circa l’80% della sua produzione.

L’evento ha sicuramente beneficiato dello svolgimento in contemporanea con l’Expo di Dubai, il cui padiglione italiano dedica determinati periodi a dei focus regionali italiani. Gli investimenti italiani per la fiera sono stati importanti, alcuni per un piccolo stand, altri in collettiva con ICE ed altri ancora invece con spazi espositivi più ampi che in altre fiere.

I prodotti più apprezzati italiani durante il Gulfood sono stati sicuramente la pasta e la pizza, con un’attenzione particolare per il biologico, l’eco-sostenibilità e l’innovazione. Proprio un premio per l’innovazione food, il Gulfood Innovation Award 2022, è stato assegnato ad una piccola impresa marchigiana, “Spinosi”, la quale ha portato in fiera le sue Fettuccine Zero+, ovvero una pasta proteica a base di lenticchie rosse, ideale per gli sportivi e gli atleti.

Questa premiazione è avvenuta nello spirito e in linea con i trend globali di promozione di uno stile di vita più salutare, attento alla qualità ed al rispetto dell’ambiente. Sono state esaminate infatti le principali sfide globali, tendenze e fattori di cambiamento, tra cui e-commerce, tecnologia, sostenibilità e bioinnovazione dirompente dell’agricoltura cellulare (la produzione di alimenti di origine animale da metodi di coltura cellulare) e tendenze alimentari emergenti.

L’edizione 2022 ha anche funto da trampolino di lancio per alcune delle ultime innovazioni in materia di imballaggi sostenibili e prodotti alimentari a zero emissioni. Tra l’altro, l’ecosostenibilità e il no-waste, oltre che per i prodotti, nella loro lavorazione e nel packaging, sono state promosse dall’evento fieristico in collaborazione con la municipalità di Dubai e la Banca UAE, con un programma di donazione alle persone più bisognose di tutti i prodotti inutilizzati durante il Gulfood e che altrimenti sarebbero andati sprecati.

Grande protagonista anche l’elevata innovazione tecnologica che caratterizza gli Emirati Arabi: sono stati presentati, infatti, nuovi sistemi logistici con cargo-speed e per le brevi distanze il delivery tramite droni.

Da sottolineare la partecipazione massiccia degli Stati limitrofi agli Emirati Arabi, quali Iran, Egitto, Kuwait, Bahrein; mentre i grandi assenti sono stati la Russia e tutto l’Estremo Oriente. Ciononostante l’evento ha avuto un riscontro positivo, e sono state numerose le contrattazioni d’affari che vi hanno avuto luogo, anche grazie ad un’agenda esclusiva di networking e conferenze che alimenta il ruolo sempre più crescente del mercato digitale nella catena di approvvigionamento alimentare.

Il Gulfood ha quindi infuso ottimismo nell’ attuale quadro economico, sia per presenze che per prodotti presentati. Rappresenta oggi più che mai una tappa immancabile per le imprese che vogliono inserirsi nel mercato mediorientale che risulta essere in crescita ed alla ricerca di prodotti italiani innovativi e di qualità.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marianna Niero, redazione@exportiamo.it

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