Sial 2022: La Più Grande Fiera Alimentare è Tornata a Parigi

Sial 2022: La Più Grande Fiera Alimentare è Tornata a Parigi

26 Ottobre 2022 Categoria: Food & Beverage Paese:  Francia

L’edizione appena conclusa del SIAL, la più grande fiera alimentare tenutasi dal 15 al 19 ottobre a Parigi, ha terminato questi 4 giorni di evento con dei numeri considerevoli: 7000 espositori, 126 paesi, 650 Startup.

In quest’epoca segnata da transizioni, reinvenzioni e responsabilità sociale su scala globale, il SIAL Paris è stato uno spazio di incontro e di dibattito per plasmare e ispirare l’ecosistema alimentare intorno alle grandi trasformazioni in atto nell’industria agroalimentare. Il tema su cui si è concentrata quest’anno la fiera è stato infatti #Ownthechange, per affrontare quest’ottica di cambiamento in cui gli stili di vita e le aspettative della società stanno evolvendo in modo molto rapido e in cui l’industria agroalimentare si trova ad affrontare problematiche di tipo sociale, ambientale ed economiche.

Durante questi cinque giorni non si ha avuto solamente la possibilità di conoscere e scoprire nuove aziende e le loro innovazioni, ma di affrontare anche diverse tematiche sotto cinque particolari attività che si sono svolte nel corso delle giornate in fiera: Sial Innovation, Sial Start up, Sial Talks, Sial la Cuisine e Sial Future Lab.

Grazie a Sial Innovation, che quest’anno ha selezionato 550 prodotti tra più di 1800 candidature, ci si è potuti rendere conto di come l’industria alimentare si stia innovando per rispondere a queste esigenze di cambiamento, sviluppando per questo motivo nuovi imballaggi e nuovi ingredienti per la creazione di elementi più sani. Grazie a questa attività, i nuovi prodotti più interessanti hanno vinto uno dei 21 premi di categoria. Tra alcuni dei prodotti vincitori abbiamo: LEGGIE PLANT BASE, sostituto della carne contenente carruba e farina di riso; KIT DI PRIMA ESPERIENZA MATÉ TARAGÜI, un kit per la preparazione della yerba maté: una fonte di caffeina, antiossidanti, vitamine del gruppo B e minerali; ed infine, TOOGOOD BARBE À PAPA, un sostituto dello zucchero filato senza zucchero che contiene fibre di cicoria.

Con Sial Start Up, le nuove imprese hanno potuto farsi conoscere e mostrare i loro allineamenti con la tematica “#ownthechange”, dandogli la possibilità di creare nuove opportunità di business.

Anche Sial Talks è stato uno spazio di grande considerazione, in quanto ha permesso ai visitatori di confrontarsi con esperti del settore su problematiche future e attuali. Inoltre, tramite il programma la Cuisine i visitatori hanno potuto prendere parte a esperienze gastronomiche uniche, che sono state anche una grande fonte di ispirazione per gli chef presenti.

Sial Future Lab è stata un’attività lungimirante, che ha permesso di fare un salto nel futuro e scoprire quali saranno le tendenze del 2030. In particolare, sono state affrontate tre particolari tematiche: l’agricoltura nel 2030, il retail nel 2030 e il food nel 2030. Nella prima attività ci si è concentrati su come si soddisferà il fabbisogno mondiale non solo in termini di quantità ma anche di qualità, per cercare allo stesso tempo di ridurre quelli che sono gli impatti negativi sulla salute della popolazione e sull’ambiente che ci circonda. Nell’attività relativa al “retail nel 2030” si è esplorato l’organizzazione del negozio del futuro in tutte le fasi che lo compongono, quindi dalla gestione delle scorte all’ultimo step dell’acquisto. Infine, nell’ultima attività ci si è maggiormente concentrati sul food del 2030, dando spunti e informazioni relative ai prodotti che caratterizzeranno la nostra tavola nel prossimo futuro.

Per quanto riguarda la presenza italiana alla Fiera del SIAL, sono state 700 le aziende espositrici (il 40% delle quali per la prima volta) rendendo la nostra nazione prima in termini di paesi esteri presenti al Salone.

In particolare, continua ad essere forte il “Made in Parma” e grazie a Parma Alimentare cinque aziende hanno partecipato alla fiera. Per loro, la presenza al SIAL è fondamentale, come sottolinea l’executive Manager Alessandro Foppiano: “Già dal 2021 l’alimentare made-in-Parma vive un buon momento, sul fronte export: se consideriamo il territorio dell’UE, le esportazioni alimentari sono cresciute del 10% nel 2021 e di un ulteriore 23,4% nel primo semestre 2022, per un valore complessivo di 808,7 milioni di euro. Siamo convinti che questa crescita vada sostenuta, soprattutto in un momento caratterizzato da un contesto macroeconomico complesso, tra costi energetici, boom dei prezzi delle materie prime e problemi nella logistica. Parigi rappresenta la vetrina giusta: siamo in un Paese vicino all’Italia e il SIAL ha una dimensione veramente internazionale, perché attrae visitatori da tutta Europa e non solo.“

Inoltre, è anche importante ricordare che la Francia ha da sempre rappresentato il primo mercato in termini di export per il settore alimentare made in Parma con una quota del 19%.

Anche le aziende siciliane si sono fatte spazio in questa fiera: 25 imprese presenti a Villepinte. Un’azienda che è sicuramente stata sotto i riflettori è Fiasconaro, con il suo stand dedicato ai prodotti natalizi. Come accennato precedentemente, il SIAL è stata anche una grande occasione per le aziende di mostrare le loro novità, e così ha fatto l’azienda sicula mostrando il suo nuovo panettone alla ciliegia e fragola.

Per concludere, è stata una fiera ricca di nuove scoperte, aggiornamenti, maggior consapevolezza delle problematiche attuali ma anche un evento proiettato al futuro, ponendo al centro di tutto la determinazione nel voler sostenere un cambiamento che deve essere guidato nella direzione migliore, cercando di progettare ognuno nel suo piccolo, il cibo di domani.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Martina Bonazza, redazione@exportiamo.it

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