Indonesia: Opportunità per le Imprese Italiane nel Settore della Lavorazione della Carne

Indonesia: Opportunità per le Imprese Italiane nel Settore della Lavorazione della Carne

23 Gennaio 2024 Categoria: Food & Beverage Paese:  Indonesia

L’Indonesia si presenta come un mercato in rapida crescita e con ampie opportunità per le imprese esportatrici italiane, specialmente nel settore agroalimentare e della lavorazione della carne. Scopriamole insieme!

L’Indonesia è la principale economia dell’ASEAN e il quarto paese al mondo per popolazione, con oltre 260 milioni di abitanti dei quali il 42% ha un’età compresa tra 0 e 24 anni. Questi aspetti, insieme a una crescita generale e costante e a una buona stabilità politica, rendono l’arcipelago indonesiano un interessante mercato di sbocco anche per le aziende italiane. 

Oltre agli investimenti nei settori tradizionalmente trainanti dell’economia indonesiana – tra cui l’estrazione mineraria e petrolifera, il settore energetico e della gomma, la coltivazione di olio di palma – negli ultimi anni sta guadagnando sempre più importanza l’esportazione di beni di consumo per il mercato interno indonesiano, fondato in maniera crescente su una classe media con una capacità di acquisto in aumento.

Interessanti opportunità si rilevano nel settore dell’industria agroalimentare, ed in particolare in quello della lavorazione della carne.

Il Ministero dell’Industria indonesiano ha rivelato che il potenziale sviluppo dell’industria nazionale di lavorazione della carne continua a crescere rapidamente in linea con i cambiamenti nello stile di vita delle comunità urbane, le quali richiedono prodotti veloci e istantanei. Attualmente, l’industria di lavorazione della carne conta 64 aziende con un valore di investimento pari a 3,45 trilioni di rupie indonesiane e una forza lavoro di 25.839 persone.

Anche le esportazioni dei prodotti di carne processata nel 2023 sono aumentate significativamente, raggiungendo un incremento dell’ 80% rispetto al 2019. Il valore delle esportazioni nel 2023 ha raggiunto i 3,5 milioni di dollari statunitensi, con un aumento rispetto al risultato del 2019 pari a 2,8 milioni di dollari. Il Direttore Generale dell’Industria Agroalimentare del Ministero dell’Industria, Putu Juli Ardika, ha spiegato che le prestazioni dell’industria della lavorazione della carne sono state influenzate, in parte, proprio dai cambiamenti nello stile di vita di alcune comunità urbane che richiedevano una maggiore velocità e istantaneità, incoraggiando così il consumo di cibi processati, compresi i prodotti a base di carne.

In base al rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica (OCSE) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il consumo nazionale di carne bovina attuale è di 2,25 chilogrammi pro-capite all’anno, mentre il consumo di carne di pollo è di 8,37 chilogrammi pro-capite all’anno. La crescita nei consumi di carne bovina e avicola nel 2023 è aumentata rispettivamente dell’8,2% e del 12,03% rispetto al 2019. La crescita nel consumo di carne bovina in Indonesia tra i paesi dell’ASEAN si posiziona al terzo posto dopo il Vietnam e la Malesia, mentre per la crescita della carne avicola, l’Indonesia si trova al terzo posto dopo il Vietnam e le Filippine.

Putu ha anche dichiarato che l’industria di lavorazione della carne è un settore in grado di resistere alle sfide globali e di continuare a registrare una crescita positiva nonostante le condizioni geopolitiche avverse dovute alla guerra in corso tra Russia-Ucraina e Israele-Palestina, una diminuzione dell’approvvigionamento alimentare ed energetico sul mercato globale e un’alta inflazione in diversi paesi.

Esistono infatti  varie opportunità di innovazione che possono essere ottimizzate in ogni fase dei processi aziendali nell’industria di lavorazione della carne per renderli più efficaci ed efficienti, tra cui lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia digitale per ridisegnare i processi tradizionali, la gestione dell’inventario dei magazzini, la digitalizzazione dei sistemi di monitoraggio energetico, i sistemi operativi delle macchine, e così via.

Il Ministero dell’Industria ha predisposto una serie di politiche per promuovere la crescita dell’industria nazionale di lavorazione della carne, tra cui l’esenzione dai dazi doganali sull’importazione di macchinari per lo sviluppo industriale, incentivi fiscali come deduzioni fiscali extra per la ricerca e lo sviluppo, nonché incentivi fiscali nel contesto della ripresa economica. Il governo fornisce anche il Rimborso d’Importo a Carico del Governo (BMDTP) per le industrie colpite dal COVID-19 e formula politiche tariffarie attraverso strumenti commerciali nel quadro degli Accordi di Libero Scambio (FTA).

Dal luglio 2016 l’Indonesia e l’Unione Europea hanno avviato i negoziati per un accordo di libero scambio (Comprehensive Economic Partnership Agreement, CEPA). L’ambizione è quella di stringere un’intesa che faciliti il commercio e gli investimenti coprendo una serie di materie quali le tariffe di scambio e le barriere non tariffarie, servizi e investimenti, acquisizioni, regole della concorrenza, proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile. I negoziati per l’accordo bilaterale con l’Indonesia sono il risultato di una sempre maggiore intensificazione dei rapporti (l’UE è il quarto partner economico dell’Indonesia) e si inseriscono nel medesimo quadro che annovera gli altri accordi avviati in parallelo dall’UE con altri cinque membri ASEAN, col fine ultimo di stringere un più ampio accordo di libero scambio UE-ASEAN.

Oltre a ciò, il Ministero dell’Industria fornisce incentivi non fiscali come la preparazione degli standard nazionali indonesiani (SNI) per i prodotti di carne lavorata, l’orientamento tecnico, l’implementazione dell’Industria 4.0, l’aumento delle competenze del personale attraverso la formazione, facilitazioni per l’ottenimento della certificazione Halal e l’accelerazione e la promozione dell’espansione del mercato e delle reti commerciali.

È importante che le imprese italiane siano pronte a cogliere queste opportunità, adattando le proprie strategie commerciali alle dinamiche del mercato indonesiano e sfruttando i vantaggi derivanti dagli accordi bilaterali e dagli incentivi offerti.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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