Expatriamo negli USA: come realizzare il sogno americano (parte 1)

Expatriamo negli USA: come realizzare il sogno americano (parte 1)

06 Giugno 2017 Categoria: Expatriamo Paese:  USA

Gli Stati Uniti sono considerati fra le economie più importanti e sviluppate a livello globale e soprattutto in grado di offrire numerose opportunità di crescita professionale a chi vive sul territorio a stelle e strisce. Il vero ostacolo da superare riguarda le barriere d’ingresso nel Paese che sono piuttosto rigide e che rendono complicato il rilascio di un visto.

I rapporti economici e commerciali tra Italia e Stati Uniti sono, da sempre, densi e molto importanti per entrambi i Paesi: gli Stati Uniti, d’altronde, rappresentano per il Belpaese il mercato che genera il maggiore surplus commerciale in assoluto (negli ultimi anni si è addirittura rafforzato).

Proprio per questa sua rilevanza la Redazione di Exportiamo si è impegnata, nel corso del tempo, ad approfondire la conoscenza di tutti e 50 gli stati a stelle strisce, evidenziandone peculiarità e settori di opportunità in termini di business.

A questo link (in fondo) trovate l’indice con tutti gli approfondimenti.

Non ci deve dunque sorprendere che gli USA esercitino un fascino irresistibile su molti dei nostri connazionali che vedono negli States una terra di opportunità professionali, personali ed imprenditoriali.

Ma trasferirsi, lavorare o aprire un’impresa in America è più facile a dirsi che a farsi ed in questo articolo proveremo a fornire alcune informazioni preziose a chi vuol cercare di capire cosa è necessario fare per entrare legalmente e stabilmente sul territorio statunitense.

Come espatriare negli Stati Uniti?

Come è noto un cittadino straniero per recarsi negli Stati Uniti ha necessità di ottenere un visto. Il visto viene inserito nel passaporto del viaggiatore o in altro documento di viaggio idoneo e - solo in alcuni casi e qualora si soddisfino determinati requisiti - è possibile viaggiare sprovvisti di visto.

I visti si dividono in due categorie principali:

• visti non-immigranti (destinati ad un soggiorno temporaneo);

• visti immigranti (destinati a coloro che intendono trasferirsi permanentemente).

Inoltre, all’interno di queste categorie principali, esistono molteplici sottocategorie, in funzione del motivo del viaggio. In questo articolo ci occuperemo nel dettaglio dei visti immigranti che si suddividono in tre categorie: visti di immigrazione, visti fiancè e visti diversity.

Visti Immigranti

Il Consolato Generale degli Stati Uniti di Napoli è l’unico consolato a rilasciare in Italia visti di immigrazione, visti fiancè e visti diversity, ed ha competenza per le richieste di tutte e tre le categorie presentate a beneficio di persone residenti in Italia, Iran e Malta. Il Consolato fornisce i servizi relativi a questi visti esclusivamente su appuntamento.

Visti di immigrazione

Il primo passo per ottenere questo tipo di visto consiste nel completare il modulo DS-260 online.

Si sottolinea che: “…per un visto Family-Based (esclusi Immediate Relative) o Employment-Based con figli che sono prossimi al compimento del 21esimo anno di età: per immigrare con lei negli Stati Uniti, o anche seguirla in un momento successivo, i suoi figli non devono essere sposati e non devono aver ancora compiuto 21 anni al loro arrivo negli Stati Uniti”.

Successivamente è necessario richiedere i seguenti documenti in originale o copia autenticata per sé ed eventualmente per ogni componente della famiglia che si intende portare negli Stati Uniti:

• Passaporto (in originale);
• Certificato di nascita;
• Certificato di polizia.

Cliccando qui troverete una spiegazione dettagliata per la presentazione della documentazione.

Visti fiancè

Innanzitutto per richiedere questo tipo di visto è necessario completare il modulo DS-160 per sé e per ogni componente della sua famiglia che si intende portare negli Stati Uniti; il modulo è reperibile cliccando qui.

Dopo di che si devono richiedere i seguenti documenti in originale o copia autenticata:

• Certificato di Nascita;
• Certificato di Adozione;
• Passaporto;
• Certificati di Matrimonio;
• Conclusione di Matrimoni Precedenti;
• Documenti Militari;
• Garanzia di Sostentamento (Affidavit of Support);
• Certificati di Polizia;
• Sentenze del Tribunale e Rapporti delle Autorità Carcerarie;
• Fotografie;
• Traduzioni.

Come per il visto immigrazione vi forniamo a questo link tutte le info utili per la presentazione della documentazione.

Visti Diversity (Green Card Lottery)

L’Immigration Act del 1990 ha istituito il programma Diversity Visa (DV) che mette a disposizione, dal 1995, 55.000 visti di immigrazione in una lotteria annuale. Ogni anno il Diversity Immigrant Visa Program rende disponibili gratuitamente un numero limitato di visti per immigrare permanentemente negli USA a persone che ne possiedano i requisiti. Coloro che presentano richiesta per il Diversity Visa sono inizialmente scelti attraverso un sorteggio casuale generato da un computer e devono in seguito dimostrare:

- di possedere un titolo di studio di scuola superiore o un titolo equivalente;

- o di aver lavorato almeno due anni (negli ultimi cinque) in un ambito che richieda almeno due anni di training o di esperienza.

La lista della documentazione richiesta comprende:

• Richiesta DV Education o Work Experience;
• Certificati di nascita;
• Court e Prison Records;
• Documentazione deportazione;
• Certificato di matrimonio;
• Documentazione terminazione Matrimonio;
• Appartenenza razziale;
• I dati della polizia;
• Custodia per la documentazione.

Tramite questo link è possibile seguire la procedura guidata per partecipare all’estrazione.

Quelli analizzati sono solo alcuni dei visti che è possibile richiedere per emigrare negli USA. Di altre importanti categorie di visti (H, J1, E2, B1) parleremo nel dettaglio in un successivo articolo d’approfondimento.

Secondo Anthony Pascarella, giovane export manager italiano “volato” negli States per cogliere una grande occasione di crescita personale e professionale “ottenere un visto per lavorare negli Stati Uniti è tutt’altro che semplice, soprattutto nell’ultimo periodo in cui l’immigrazione è diventato un tema molto caldo. Come punto di partenza è necessario essere qualificati, avere uno sponsor e dimostrare che nessun cittadino americano può svolgere quella mansione. Il mio consiglio è quello di affidarsi a dei professionisti che possono assistere il candidato non solo su tutti gli aspetti relativi alla documentazione, ma anche per preparare al meglio l’intervista con il border”.

Anthony fa parte di quella folta schiera di ragazzi e ragazze costretti ad abbandonare la Penisola per cercare una realizzazione professionale che, purtroppo, è sempre più complicato trovare nella loro amata e lontana Italia.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Riccardo Ciabattoni, redazione@exportiamo.it

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