L’interesse dei consumatori cileni per lo sport e il fitness è molto cresciuto negli ultimi anni e continuerà  a farlo in quelli a venire. Dove possono trovare spazio le imprese italiane del settore? Scopriamolo insieme.

Il mercato cileno degli articoli sportivi sta mostrando negli ultimi anni un’interessante dinamica di crescita destinata a svilupparsi ulteriormente nel prossimo futuro: le prospettive di Euromonitor, infatti, indicano che le vendite del settore dovrebbero raggiungere i 1,240 miliardi di euro nel 2025.

Sono tanti i driver che hanno spinto la crescita di questo segmento e che potranno continuare a sostenerla anche negli anni che verranno.

La pandemia è sicuramente uno di questi. Come tutti gli altri consumatori nel resto del mondo, anche i cileni sono diventati più consapevoli dei benefici dello sport e dell’esercizio fisico per la salute dopo la pandemia. I cileni si sono abituati a fare esercizio in casa durante i blocchi, supportati da video di formazione online diretti e supervisionati da professionisti come insegnanti di educazione fisica o personal trainer, ma anche dopo l’allentamento delle misure restrittive, il paese ha registrato un aumento della partecipazione a maratone, gite in bicicletta e attività sportive per famiglie nei parchi e nelle strade durante i fine settimana. Sport come il ciclismo, il trekking, la corsa e il crossfit, infatti, sono ora attività popolari tra le routine settimanali dei cileni.

I nuovi accordi di lavoro come lo smartworking e la flessibilitá lavorativa, inoltre, hanno spostato l’interesse dei cileni per un abbigliamento più flessibile. Come risultato di questa nuova necessità di bilanciare abbigliamento sportivo e abbigliamento quotidiano, l’activewear rimane una tendenza notevole in Cile. Activewear o “movewear” significa indossare capi eleganti e funzionali che si adattano a diversi profili, hobby e occasioni, sia per lo sport che per le attività quotidiane, in modo che possano essere indossati come un’opzione versatile. Lo sportwear e il loungewear si stanno evolvendo dall’essere percepiti come pratici e utili all’essere considerati come anche alla moda, in linea con le tendenze globali in termini di colori e design.

Un’altra tendenza è stata l’inclusione della tecnologia nella vita quotidiana, compreso l’uso di smartwatch, contapassi, cardiofrequenzimetri o smartphone dove i consumatori possono scaricare app per il fitness. Parte della routine di sport e benessere consiste nel tracciare e registrare la distanza percorsa, le calorie bruciate o la frequenza cardiaca raggiunta durante l’allenamento. Questi parametri sono spesso condivisi con altri sui social network, offrendo un valore specifico agli sforzi di formazione e consentendo così all’elettronica indossabile di emergere come un’interessante nicchia di business nel mondo dello sport.

Anche le misure statali hanno fortemente inciso su questo forte sviluppo. Nel settembre dello scorso anno è stato annunciato uno storico investimento di 247.907 milioni di pesos che il Ministero dello Sport (Mindep) ha ricevuto, e che supera di oltre 88 miliardi il budget per lo sport del 2021. Questo aumento senza precedenti è dovuto all’organizzazione dei Giochi Panamericani e Parapanamericani di Santiago 2023, ma mette in tavola anche l’importanza dello sport per i cittadini cileni. In un’indagine realizzata dal Ministerio del Deporte, gli uomini intervistati che dichiarano di svolgere qualche tipo di attività fisica o sportiva rappresentano il 74,2%, mentre le donne raggiungono solo il 25,8%, ma il governo sta promuovendo sempre di più l’attività nelle piazze e nella via pubblica, abilitando ciclovie ed incentivando le imprese ad aprire centri sportivi e di wellness, grazie a fondi statali chiamati “Fondo Nacional para el Fomento del Deporte”. Inoltre, il governo ha creato un piano nazionale chiamato “Chile se mueve” per incoraggiare lo “Sport e partecipazione sociale” mettendo al centro della politica pubblica la pratica regolare e sistematica dell’attività fisica nei giovani, negli adulti, anziani e mettendo a disposizione risorse per i cittadini disabili e per le popolazioni indigene. Tutto ciò è stato accompagnato da una forte campagna di comunicazione da parte delle autorità destinata alla diminuzione dell’obesità della popolazione con particolare enfasi per le attività sportive outdoor.

La crescita dell’attività sportiva ha dato un forte impulso al commercio al dettaglio di tutte le categorie di prodotti e servizi connessi, sostenendo una forte domanda non solo di abbigliamento e calzature, ma anche di attrezzature sportive. Proprio il mercato delle infrastrutture, dei macchinari e delle attrezzature collegate è in costante crescita, grazie all’affermarsi del Cile come destinazione d’eccellenza, sia interna che internazionale, per il turismo naturalistico e d’avventura. Il Paese, infatti, sta diventando una destinazione privilegiata a livello internazionale delle vacanze “outdoor”, con attività sempre più diffuse che vanno dallo sci alpino al camping, dalla pesca sportiva al trekking. Attività che vedono ogni anno un maggior numero di appassionati anche a livello locale. Il settore presenta rilevanti possibilità di sviluppo, grazie ai crescenti flussi turistici provenienti in particolare dal Brasile, Argentina e Stati Uniti.

Ma non è solamente lo sport invernale e le relative infrastrutture ed attrezzature che potrebbero rivestire interesse per l’offerta italiana, bensì il fatto che diversi macchinari destinati a questo settore sono ampliamente utilizzati anche nel settore minerario. Molte delle miniere presenti, data la loro ubicazione, generano una costante e rilevante domanda di mezzi destinati al mantenimento delle infrastrutture viarie, soprattutto in inverno a causa delle frequenti nevicate, fattore fondamentale per assicurare il normale svolgimento dell’attività. Spazzaneve, sistemi di sicurezza, reti, protezioni, equipaggiamento per la protezione dei lavoratori rappresentano la principale domanda del settore minerario.

La richiesta di prodotti importati è fortissima poiché in Cile la manifattura nei settori tessile-abbigliamento e calzaturiero è molto ridotta per effetto della politica di massima apertura al commercio internazionale adottata ormai da 30 anni e che ha provocato la sostituzione dei prodotti nazionali con importazioni provenienti soprattutto dall’Asia e la conseguente riconversione delle imprese locali da produttrici a importatrici. Il settore, infatti, ha una prevalenza di import dalla Cina ma l’Italia si posiziona comunque bene, al quinto posto, dopo la Spagna, Pakistan e USA.

Date le premesse, comunque, l’interesse dei consumatori locali per lo sport e il fitness continuerà a crescere nei prossimi anni e le imprese italiane del settore, da quelle dell’abbigliamento e della calzature sportive, fino a quelle che producono dispositivi indossabili, biciclette, passando a quelle che realizzano macchinari e attrezzature per l’attività sportiva, potranno trovare in Cile un terreno fertile per il loro sviluppo internazionale.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

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